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www.ildialogo.org BARCELLONA: BENEDETTO XVI METTE IL TIMBRO VATICANO SULLA "SAGRADA FAMILIA" E, CON TONI PIU' NETTI DI QUELLI USATI A LONDRA, DETTA IL SUO MANIFESTO CATTOLICO-COSTANTINIANO.Una nota di Giacomo Galeazzi,a . di Federico La Sala

CONTRO IL MESSAGGIO EVANGELICO ("CHARITAS"), IL "FAMILISMO CATTOLICO" PER L’AMORE DI MAMMONA ("CARITAS"). LA "SACRA FAMIGLIA" DELLA GERARCHIA CATTOLICA E’ ZOPPA E CIECA: IL FIGLIO HA PRESO IL POSTO DEL PADRE DI GESU’ E DEL "PADRE NOSTRO". E’ ORA DI RESTITUIRE "L’ANELLO DEL PESCATORE" A GIUSEPPE, PER AMARE BENE MARIA!!!
BARCELLONA: BENEDETTO XVI METTE IL TIMBRO VATICANO SULLA "SAGRADA FAMILIA" E, CON TONI PIU' NETTI DI QUELLI USATI A LONDRA, DETTA IL SUO MANIFESTO CATTOLICO-COSTANTINIANO.Una nota di Giacomo Galeazzi

Nella Spagna ultralaicista delle nozze e adozioni omosex e mentre i gay si baciano davanti alla Sagrada Familia per contestare la visita, Benedetto XVI riafferma l’«ordine naturale» e i suoi fondamentali «principi non negoziabili» (...)


a . di Federico La Sala

    • Il Papa: “Il matrimonio è solo fra uomo e donna”

      di Giacomo Galeazzi (La Stampa, 8 novembre 2010)

      Nella Spagna ultralaicista delle nozze e adozioni omosex e mentre i gay si baciano davanti alla Sagrada Familia per contestare la visita, Benedetto XVI riafferma l’«ordine naturale» e i suoi fondamentali «principi non negoziabili»: vita, famiglia, bioetica, libertà di formazione dei giovani. Prima dal pulpito della «cattedrale del XXI secolo» consacrata ieri e progettata dall’architetto e prossimo Beato Antoni Gaudì, poi nel faccia a faccia con Zapatero, il Papa ribadisce che lo Stato deve difendere la vita dal concepimento alla morte e aiutare le famiglie nate dal matrimonio tra uomo una donna.

      Il Pontefice si appella ai governanti affinché «l’uomo e la donna che si uniscono in matrimonio e formano una famiglia siano decisamente sostenuti dallo Stato». Parole pronunciate poco dopo la protesta inscenata al suo arrivo da circa 200 tra gay e lesbiche che si sono scambiati un «bacio collettivo» al suo passaggio in papamobile. Nell’omelia il Papa ha evidenziato che «le condizioni di vita sono profondamente cambiate e con esse si è progredito enormemente in ambiti tecnici, sociali e culturali», ma che «non possiamo accontentarci di questi progressi». Con essi, raccomanda, «devono essere sempre presenti i progressi morali, come l’attenzione, la protezione e l’aiuto alla famiglia, poiché l’amore generoso e indissolubile tra un uomo e una donna è il quadro efficace e il fondamento della vita umana nella sua gestazione, nella sua nascita, nella sua crescita e nel suo termine naturale».

      Con toni più netti di quelli usati alla Westminster Hall di Londra, Ratzinger ha dettato il suo manifesto contro il «secolarismo aggressivo» proprio nel Paese in cui le politiche su coppie e adozioni gay, divorzio rapido e aborto hanno suscitato l’opposizione di piazza delle gerarchie cattoliche. Il Papa invoca «adeguate misure economiche e sociali affinché la donna possa trovare la sua piena realizzazione in casa e nel lavoro, affinché l’uomo e la donna che si uniscono in matrimonio formando una famiglia siano decisamente sostenuti dallo Stato, affinché si difenda come sacra e inviolabile la vita dei figli dal momento del loro concepimento». Per questo si oppone a «qualsiasi forma di negazione della vita umana e sostiene ciò che promuove l’ordine naturale nell’ambito dell’istituzione familiare». Dopo l’Angelus, il pranzo in arcivescovado e la visita in una struttura per disabili, il Papa ha visto in privato, con un colloquio di appena 5 minuti in aeroporto, José Luis Zapatero subito prima di ripartire per Roma. Brevissimo anche il suo messaggio: «La medicina non sia contro la dignità della vita»

      Alla Sagrada Familia il Papa aveva incontrato il re Juan Carlos e la regina Sofia e ribadito l’intenzione di beatificare Gaudì, il geniale artista «modernista» catalano morto nel 1926 in un incidente dopo aver realizzato solo una piccola parte della basilica. Più volte i lavori si sono fermati per mancanza di fondi. Ora però il cuore della basilica è finito e si spera di poterla completare nel centenario della scomparsa di Gaudì.

      La visita del Papa potrebbe anche accelerare il processo di beatificazione di Gaudì. L’associazione che ne cura il caso assicura che nel dossier pronto per la Congregazione per le Cause dei Santi c’é anche un «miracolo», quello di una donna che ha ritrovato la vista dopo avere pregato Gaudì, i cui resti sono custoditi nella cripta della Sagrada Familia. «Il genio di Antoni Gaudì, ispirato dall’ardore della sua fede cristiana, riuscì a trasformare questa chiesa in una lode a Dio fatta di pietra», ha sottolineato Benedetto XVI da una terrazza del tempio, al termine della messa per la consacrazione.

      Nel suggestivo rito di «dedicazione» e con l’unzione dell’altare e delle pareti della chiesa, il Papa ha celebrato in catalano e in latino. Sotto le volte ardite, tra le colonne in forma di alberi, il Papa si è spogliato del piviale dorato, ha indossato il grembiule bianco e ha cosparso l’olio sull’altare, spargendolo con la mano sull’intera superficie in granito rosso, mentre i vescovi concelebranti hanno unto con l’olio le colonne della roccaforte della «fede di domani»


Sul tema, in rete, si cfr.:

 



 

 

 



Lunedì 08 Novembre,2010 Ore: 12:20
 
 
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Indice completo articoli sezione:
Dottrina della fede secondo Ratzinger

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