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www.ildialogo.org LA CRISI EPOCALE DEL SACERDOZIO CATTOLICO-ROMANO, LA LIBERTA' DEL CRISTIANO, E IL PAPA CHE NON VEDE E NON SENTE "LUTERO A ROMA" (1510-2010). Benedetto XVI ai futuri sacerdoti: "l’abuso non può screditare la missione, che rimane grande e pura",a cura di Federico La Sala

SVEGLIARSI DAL SONNO DOGMATICO: "IL VANGELO CHE ABBIAMO RICEVUTO" NON E’ L’EVANGELO CRISTIANO!!! E la Grazia ("Charis") di Dio ("Charitas"), l’amore evangelico "pieno di grazia" ("charitas"), non è il "caro-prezzo" del Dio "Mammona" del cattolicesimo-costantiniano ("Deus caritas est", Benedetto XVI, 2006)!!!
LA CRISI EPOCALE DEL SACERDOZIO CATTOLICO-ROMANO, LA LIBERTA' DEL CRISTIANO, E IL PAPA CHE NON VEDE E NON SENTE "LUTERO A ROMA" (1510-2010). Benedetto XVI ai futuri sacerdoti: "l’abuso non può screditare la missione, che rimane grande e pura"

I sacerdoti pedofili "hanno sfigurato il loro ministero con l’abuso sessuale di bambini e giovani". È quanto afferma Benedetto XVI in una lettera che ha inviato ai seminaristi a conclusione dell’anno sacerdotale in merito allo scandalo degli abusi sessuali commessi dai preti (...)


a cura di Federico La Sala


VATICANO

-   Pedofilia, il Papa ai seminaristi:
-  "Colpevoli distruggono sacerdozio"

L’abuso sessuale di bambini e giovani, scrive Benedetto XVI ai futuri sacerdoti, "ha provocato distruzioni di cui proviamo profondo dolore e rincrescimento". Ma "l’abuso non può screditare la missione, che rimane grande e pura" *

CITTA’ DEL VATICANO - I sacerdoti pedofili "hanno sfigurato il loro ministero con l’abuso sessuale di bambini e giovani". È quanto afferma Benedetto XVI in una lettera che ha inviato ai seminaristi a conclusione dell’anno sacerdotale in merito allo scandalo degli abusi sessuali commessi dai preti 1.  Violenze che "hanno provocato distruzioni di cui proviamo profondo dolore e rincrescimento", aggiunge il Pontefice che però avverte: "l’abuso non può screditare la missione sacerdotale, la quale rimane grande e pura".

"Ciò che è accaduto deve renderci più vigilanti e attenti - scrive il Papa rivolgendosi ai futuri sacerdoti - a causa di tutto ciò può sorgere la domanda in molti, forse anche in voi stessi, se sia bene farsi prete; se la via del celibato sia sensata come vita umana. Grazie a Dio, tutti conosciamo sacerdoti convincenti, plasmati dalla loro fede, i quali testimoniano che in questo stato, e proprio nella vita celibataria, si può giungere a un’umanità autentica, pura e matura".

"Gli anni nel seminario - raccomanda il Pontefice - devono essere anche un tempo di maturazione umana, e "di questo contesto fa parte anche l’integrazione della sessualità nell’insieme della personalità". Per il sacerdote, prosegue la lettera, "il quale dovrà accompagnare altri lungo il cammino della vita e fino alla porta della morte, è importante che egli stesso abbia messo in giusto equilibrio cuore e intelletto, ragione e sentimento, corpo e anima, e che sia umanamente ’integro’.

La tradizione cristiana, pertanto - ricorda Ratzinger - ha sempre collegato con le virtù teologali anche le virtù cardinali, derivate dall’esperienza umana e dalla filosofia, e in genere la sana tradizione etica dell’umanità". Benedetto XVI cita in proposito San Paolo per il quale "quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri".

"La sessualità - dice il Papa nella lettera - è un dono del creatore, ma anche un compito che riguarda lo sviluppo del proprio essere umano". "Quando non è integrata nella persona - prosegue - la sessualità diventa banale e distruttiva allo stesso tempo", e "oggi vediamo questo in molti esempi nella nostra società.

* la Repubblica, 18 ottobre 2010

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Sul tema, in rete, si cfr.:

 

MARTIN LUTERO RITORNA A ROMA. Al padre della Riforma protestante, che visitò Roma nel 1510, la capitale dedica due giornate e forse pure una strada

 

LA CHIESA DEL SILENZIO E DEL "LATINORUM". Il teologo Ratzinger scrive da papa l’enciclica "Deus caritas est" (2006) e, ancora oggi, nessuno ne sollecita la correzione del titolo. Che lapsus!!! O, meglio, che progetto!!!

 

FEDE E CARITA’ ("CHARITAS"): CREDERE "ALL’AMORE" ("CHARITATI"). Enzo Bianchi si domanda "come si può credere in Dio se non si crede nell’altro?", ma non si rende conto che è il quadro teologico costantiniano e mammonico che va abbandonato!

 

 



Lunedì 18 Ottobre,2010 Ore: 13:40
 
 
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Indice completo articoli sezione:
Dottrina della fede secondo Ratzinger

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