- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (253) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org DOVE VA Il PD IRPINO?,di Nino Lanzetta

La settimana politica irpina.
DOVE VA Il PD IRPINO?

di Nino Lanzetta

Orfani di De Mita della DC, e di D’Ambrosio del PCI, passati attraverso la trasformazione della margherita e dei DS, sono rimasti ai posti di vertice quelli che facevano la gavetta in quei gloriosi partiti o le comparse di terza e quarta fila, “usi ad obbedir tacendo”. Oggi, cresciuti troppo in fretta, si sono messi in proprio con una scarsa conoscenza della politica come scienza e come un mezzo per conseguire il bene comune. E, poiché mancano personaggi di valore riconosciuto e privi di carisma da leader, sono diventati, o si sentono, protagonisti , loro malgrado; si ostacolano a vicenda sgomitando e lottando, con i mezzi più disparati, per conquistarsi un posto al sole, una poltrone, magari uno strapuntino ma incapaci, poi, di condurre una decente azione politica. La situazione è sotto gli occhi di tutti (la babele di interessi e di come si fa politica nell’amministrazione consiliare di Avellino è un esempio da manuale) ed è la ragione principale che un vero politico del passato, dopo circa sessanta anni, mantiene ancora in scacco la provincia ed in parte la regione, che ha tenuto in pugno, seppur in condominio, negli ultimi tempi, per tantissimi anni. Molti, politici ed opinionisti, sostengono che le due culture ( quella cattolica e quella socialista) non si sono mai veramente fuse nel PD e si farebbe meglio tornare ognuno alla casa madre. Quale casa? Quella della DC che storicamente ha finito il suo ciclo e non è mai stata un partito cattolico, semmai un partito di cattolici, ma che aveva una concezione laica ed autonoma dal Vaticano? Quella del marxismo-leninismo del PCI che pure è stato sconfitto dalla storia e la caduta del muro di Berlino ha reso irreversibile segnando la fine delle ideologie? I socialisti, poi, quelli di Saragat prima e di Longo e Tanassi dopo e quelli di Nenni prima e di Craxi dopo, sono confluiti per la gran parte in Forza Italia e nel centro destra. Il PD nasce, invece, dal tentativo di mettere insieme esperienze diverse nel comune segno del riformismo democratico, tentando di unificarne le culture ( non solo la cattolica e la socialista ma anche quella liberal repubblicana). Non ha nulla a che fare con i vecchi partiti di derivazione pur non rinnegando, ognuno, le proprie radici. Esponenti come Veltroni, Franceschini, Bindi, Letta ed, in certa misura Bersani, incarnano meglio dei Fiorani o dei Binetti, l’ideale del riformismo democratico quale amalgama comune in continuazione del proprio passato che non si rinnega come hanno fatto tanti altri ex democristiani ed ex comunisti che hanno seguito scelte diverse confluendo o in Forza Italia o nell’ex Alleanza nazionale o nel partito di Di Pietro. Le sinistre radicali e comuniste si sono prima divise fra Bertinotti, Cossutta e Diliberto e poi, una parte si è messa in proprio con Vendola che ha creato un partito movimento che risente, in un certo qual modo di un populismo e personalismo, seppur sobrio. Al partito di Vendola si sono, poi, aggiunti i resti di quei diessini (Mussi e compagni) che non entrarono nel PD e che furono sconfitti dal passaggio elettorale. Questa componente, che si trovò a fianco del compianto Vescovo rosso D’Ambrosio in Irpinia, sta tentando di dar vita ad una grande utopia quale è quella di un “centro sinistra alternativo”. Alternativo, naturalmente al PD. E’ uno scopo nobile ma irrealizzabile e che finisce per mettere fuori dalla realtà e dal gioco politico, come spesso accade, i migliori e i meno compromessi con il potere. Il loro è più un movimento di opinioni e di idee che un partito che, in una realtà degradata come quella irpina, deve fare i conti con interessi personali, con clientelismi e provincialismi, con mortificazione di diritti di cittadini-lavoratori, spesso trasversali agli stessi partiti politici. Moricola esalta le esperienze ed i risultati di alcune primarie e amministrative che hanno portato alla ribalta personaggi di grande spessore politico e morale come Pisapia a Milano, Zedda a Cagliari, De Magistris a Napoli e, da ultimo, il prof. Doria alle primarie di Genova. Questi episodi, sicuramente esaltanti, che pur rappresentano una visione plastica della crisi dei partiti e dal sentimento dell’antipolitica, ormai dilagante, non possono da soli raffigurare un cambiamento del sistema se questo cambiamento non prende corpo e non passa attraverso la trasformazione profonda dei partiti. Tra questi partiti c’è sicuramente anche il Sel di Vendola, che farebbe bene a togliere il suo nome dal logo del partito e abbandonare quel certo personalismo mediatico che pure lo premia e, se vuole diventare un partito di guida del Governo e non un movimento, dovrà pur adeguarsi ad un realistico e possibile riformismo democratico e graduale. Se ad Avellino il PDS non si fosse diviso, forse oggi il PD sarebbe diverso da quello che è e la presenza degli ex DC , dorotei per il potere, sarebbe ridimensionata e forse la politica provinciale sarebbe cambiata in meglio, specie dopo l’uscita di De Mita. Oggi siamo, invece, in panne tra una maggioranza di destra aggrappata al potere per il potere ed una vecchia Margherita che difende strenuamente gli ultimi avamposti in attesa di cederli ai nuovi signori del tutto simili a quelli che ci sono sempre stati, con il risultato di lasciare le cose come stanno ormai da oltre mezzo secolo!

NINO LANZETTA



Domenica 19 Febbraio,2012 Ore: 14:30
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Notizie dall'Irpinia

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info