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www.ildialogo.org NEVICA: MA NON E’ COLPA MIA!,di Nino Lanzetta

La Settimana politica irpina
NEVICA: MA NON E’ COLPA MIA!

di Nino Lanzetta

Indubbiamente erano molti anni che in Irpinia non facesse tanta neve anche nelle zone pianeggianti. Ma vivaddio, siamo pur sempre un popolo di montanari ed il lupo abita da queste parti, ed alla neve dovremmo essere abituati. Una volta era fonte di spensieratezza e di divertimenti: si aspettava la neve per invadere il Laceno e sciare in santa pace senza fare centinaia di chilometri. Stavolta ci siamo fatti trovare del tutto impreparati e di fronte all’evento siamo stati a guardare. Almeno per i prime tre giorni. Le strade sono rimaste tutte bloccate. I rami spezzati sono rimasti a terra così come erano caduti e gli amministratori ed i politici, senza distinzione di sesso e di partito, incollati dietro i vetri delle finestre a vedere come il buon Dio la mandava giù. Poi, finalmente sono usciti, per trovare la via delle televisioni e dei giornali ed esternare, senza alcuna pudicizia, le loro verità polemizzando tutti contro tutti. Intanto le scuole sono rimaste chiuse e lo sono ancora in moltissimi Comuni , ad Avellino fino al 15 : due settimane bianche di premio per tutti! Ancora sospesi i mercati rionali ( e sono passati già otto giorni dalla prima nevicata!), ancora sospesa la raccolta dei rifiuti. Irraggiungibile il pronto soccorso del Moscati per la prima giornata di neve. Ordinaria irresponsabilità e follia: tutte le autorità hanno dato forfait nei primi due giorni. Eppure le previsioni meteo portavano neve, abbondante, anche a bassa quota. Ad Avellino siamo stati superati, quanto ad insipienza pressapochismo, dilettantismo, solo dalla Roma di Alemanno. Eppure l’irpinia non è il Lazio. A quattro giorni dalla prima neve molte periferie e contrade del capoluogo sono rimaste bloccate e molti paesi, della Baronia e dell’alta Irpinia, isolati e ci sono stati anche dei morti, dei quali almeno qualcuno poteva essere salvato. La ricaduta della neve di venerdì 10, ci ha trovati più attenti e il piano emergenza, pur con tutti i limiti e le improvvisazioni, è finalmente partito. In Alta Irpinia dove la neve ha superato, in alcuni paesi i tre metri si è in piena emergenza , anche se, grazie soprattutto a molti sindaci che ci hanno messo la faccia ed anche le braccia, molte difficoltà sono state superate per l’abnegazione e la solidarietà di molti Eppure ci sono ancora contrade senza la corrente e campagne isolate! Dove è stata la Provincia nei primi due giorni? Dove la Regione di Caldoro? In Alta irpinia in alcuni paesi si è rivissuto il disagio del terremoto e sembra essere tornata l’apocalisse ed è stato invocato l’esercito che, almeno finora, non si è ancora visto! Il Governatore Caldoro ha candidamente affermato che la Regione Campania ha fatto tutto e di più. A cinque giorni dall’evento ha chiesto al Governo ( Piove Governo ladro!) lo stato di calamità naturale ed ha stanziato 500.000 euro per l’emergenza che stanno ancora a Napoli in attesa di essere spartiti ( ci auguriamo vivamente di no! ) ai soliti amici degli amici! Un sindaco dell’alta Irpinia ha confessato che la Regione nei primi giorni ha messo a disposizione del suo Comune 4000 euro, una indegna elemosina! Il comune di Avellino si è trovato del tutto impreparato per la mancanza di un piano per l ‘emergenza neve che prima veniva spazzata da una ditta privata ( la Cecchini) che curava la raccolta rifiuti. Poi la provincializzazione del servizio ha fatto ricominciare tutto daccapo ed ora… ci si sta attrezzando. Molti comuni, guidati da sindaci onesti e seri, si sono dati da fare, altri sono rimasti … imbrigliati nelle loro fasce tricolori fidando nei soccorsi , che non sono arrivati . Così va il mondo nella nostra povera Irpinia! La stampa sta facendo il suo mestiere raccontando i fatti e facendo nomi e cognomi.

Quello che proprio non va giù di questa vicenda (che vorremmo dimenticare il più presto) è la polemica fastidiosa e poco estetica che si è subito sviluppata nei “personaggi” della politica. Scoccia terribilmente dover assistere alle difese d’ufficio, acritiche e strumentali, dei difensori della propria parte politica o degli accusatori di coloro che dovevano prendere decisioni. L’opposizione contro la maggioranza, gli uni contro gli altri, per mera strumentalizzazione politica, senza alcun rispetto per l’intelligenza dei cittadini (cornuti e mazziati!). I consiglieri regionali Foglia e Nappi a difendere Caldoro; D’Amelio, Zecchino ad accusarlo. La Ruggiero contro l’alleato udc Giuseppe De Mita, vicepresidente della Giunta regionale, che “avrebbe male informato” il Governatore, come se questi non fosse in grado di leggere i giornali o di guardare la televisione. Ad Avellino la polemica è stata, come al solito, pronta e prevedibile: pro e contro Galasso, pro e contro il vicesindaco Festa, che si è difeso rimbalzando le responsabilità su vigili e funzionari. Non è colma mia! Non è mai colpa di nessuno se non del destino cinico e baro che si scatena contro i politici e gli amministratori! Così va il mondo in questa sfortunata Irpinia. A quasi dieci giorni dalla nevicata siamo ancora in piena emergenza e siamo, come sempre, soli con i nostri guai e le nostre sfortune. E’ tempo di cominciare a trarre tesoro dalle sfortune, indignarsi ed esercitare più controllo e critica verso gli amministratori senza alcuna riverenza, peraltro del tutto immeritata!

NINO LANZETTA



Sabato 11 Febbraio,2012 Ore: 19:50
 
 
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