- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (246) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Il PARTITO DEMOCRATICO E LE RAGIONI DELLA FINE DEL SUO POTERE IN IRPINIA,di NINO LANZETTA

La settimana politica.
Il PARTITO DEMOCRATICO E LE RAGIONI DELLA FINE DEL SUO POTERE IN IRPINIA

di NINO LANZETTA

Scorrendo l’intervista, al Corriere dell’Irpinia del sei settembre, del consigliere comunale di Avellino Barbaro del PD, due considerazioni colpiscono l’attenzione del lettore.
La prima: “Vanno distinte posizioni politiche e posizioni di natura personale” e quindi “… credo che delle diversità di vedute in un percorso ci possano essere, ma quando il ragionamento è politico, allora è utile confrontarsi, quando, però, il ragionamento è basato su interessi particolari diventa inutile ogni forma di confronto”.
La seconda: “…bisogna prendere atto di una cosa: siamo un partito di opposizione e di posti da gestire non ce ne sono più.” Senza volerlo e, forse, per un lapsus freudiano, il consigliere Barbaro ( quello che diede luogo ad un gruppo autonomo dal PD, partito nel quale era stato eletto, poi rientrato) ha toccato la ragione di fondo della crisi del Partito democratico nella nostra provincia e i veri motivi del degrado della politica.
Fino a quando c’è stato il potere da gestire, i posti da distribuire, i fondi pubblici da elargire e una mente forte (quella di De Mita) che presiedeva alle operazioni, la folla affluiva numerosa e servizievole e portava voti. Quando il flusso è scemato e De Mita è transitato in altri lidi, la folla si è fermata ed i voti sono calati. Un’altra forza politica si va affermando e sta conquistando il potere in Campania e nella nostra provincia, per la maggior parte con gli stessi politici di prima e la folla si adegua ai nuovi padroni e, servizievole, prende la nuova direzione.
E’ il gioco di sempre: un’elite politico-economica che fa il suo interesse e la folla (che Giorgio Bocca, chiama plebe) affluisce. E’ la vera causa del degrado e dell’emarginazione del Sud, della Campania e, per quanto ci riguarda da vicino, della nostra provincia. Altro che soluzione di interessi generali, altro che discussioni e, magari, divisioni sui problemi che interessano il territorio, la povertà, la disoccupazione, il disagio giovanile, l’agricoltura di qualità, le ipotesi di possibile sviluppo! Macché! Interessi personali, clientelismo, trasformismo. Cambiano i direttori d’orchestra, ma la musica è sempre la stessa perché lo spartito non cambia mai.
Il Comune di Avellino è rimasto, ormai, l’unico centro di potere del centro sinistra e del PD. Su di esso si aggirano le fameliche voglie degli interessi e dei privilegi che si difendono con i denti. Quanto durerà? Finché c’è vita, c’è speranza! Ma, prima o poi, De Mita dichiarerà lo sfratto anche al Comune di Avellino! A meno che… fulminato come San Paolo sulla via di Damasco, non tornerà a flertare con il centro sinistra e allora si tirerà un sospiro di sollievo. In politica mai dire mai.
 NINO LANZETTA 


Marted́ 07 Settembre,2010 Ore: 17:11
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Notizie dall'Irpinia

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info