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www.ildialogo.org Lettera agli elettori,di Katia Renzulli

Amministrative 2011 a Monteforte Irpino
Lettera agli elettori

di Katia Renzulli

Monteforte Irpino si avvia al voto per la terza volta negli ultimi quattro anni.

Tre le liste contrapposte: CentroSinistra per Monteforte, il Patto Popolare e il Castello.

Delle ultime due, i protagonisti come al solito sono sempre gli stessi, Del Mastro – Nappi, che da oltre 15 anni prima bisticciano, poi si riappacificano, poi litigano di nuovo, poi cambiano partito o ne fondano di nuovi.

Perché non ricordare ai cittadini che Del Mastro, eletto nel 2008 alla Provincia, godette dell’aiuto e dei voti di Sergio Nappi? E che nel 2010 quest’ultimo fu eletto alla Regione con l'appoggio di Del Mastro? Come non ricordare l’assenza di opposizione di del Mastro quando era consigliere di minoranza?

Ma il mio rincrescimento, la mia amarezza, va piuttosto ai candidati Sindaci e ai conditati consiglieri di ambedue gli schieramenti. Come non accorgersi che sono le due facce della stessa medaglia o addirittura rappresentano pezzi e figure di una stessa faccia, basta ricomporli, come un puzzle facile facile, come quello dei bambini.

A leggere i loro proclami, i loro articoli, se si riflette , viene un senso di pietà e di commiserazione; ma poi ti afferra dentro la rabbia, lo sconforto, perché non puoi non pensare che il voto è una cosa seria e che i nostri padri hanno lottato e sono morti per quel voto.

Mi piacerebbe parlare con essi uno per uno, per capire il loro sentire. Certo, non tutti sono ambiziosi, non tutti si sono candidati per amicizia o per interessi personali, o ancora non tutti sono forzati portatori di voti. Vi è pure l’ingenuo, quello in buona fede, ma….. ?

Cosa è divenuto Monteforte, negli ultimi quindici anni? Un dormitorio direbbero parecchi, una periferia senza anima, colmo di caseggiati e palazzi senza infrastrutture, dove il terziario non può crescere e svilupparsi.

Una cosa è certa: chi conosce la nostra provincia ed è in grado di giudicare, direbbe che Monteforte è il più brutto, il più invivibile paese dell’Irpinia. L’unica strada degna di questo nome è “la Nazionale” costruita dal regime di Mussolini, ove si aggrappano i pochi commercianti sfrattati e scacciati dal grosso degli agglomerati urbani.

E allora un appello agli elettori diviene d’obbligo: ai “vecchi Montefortesi “ dico che è ora di dire BASTA, cambiare pagina si può; ai nuovi mi rivolgo con l’affettuosità e l’orgoglio di aver sposato un napoletano e conoscendo il disagio delle loro periferie: per la pessima amministrazione degli ultimi 15 anni pare che Monteforte si sia contagiata e probabilmente chi ha prodotto questo scempio, ha pensato che “ i forestieri” non se ne sarebbero accorti, beffando così voi e noi.

E’ il momento di cambiare, e la svolta si chiama Centrosinistra per Monteforteporta con Carmela D’Acierno neo-candidata a Sindaco, persona squisita, donna limpida e onesta, così come tutti i candidati nella sua lista. La sua candidatura insieme al centro-sinistra offre oggi, a mio giudizio, le migliori prospettive possibili per l’apertura di una nuova stagione politico-amministrativa di Monteforte, l’affermazione di contenuti innovativi e di uno stile diverso nel governo della città rispetto ai gravi ed urgenti problemi di qualità della vita e di coesione sociale.

E scommetto che i nostri candidati della Federazione della Sinistra all’interno della coalizione, Antonio Montuori e Francesco Zampetti, faranno la loro parte, perché sanno che nella politica c’è bisogno di una nuova passione, e che la politica è soprattutto etica.

Ecco perché mi rivolgo a voi elettori di questa tornata elettorale e vi invito a riflettere in maniera critica e ad esprimere un giudizio imparziale sul modo in cui è stata amministrata Monteforte negli ultimi quindici anni. Una amministrazione che è sotto gli occhi di tutti, che non ha fatto o ha fatto male, con i suoi conflitti di interessi, sprechi delle risorse, litigiosità inconcludenti, e cangiante solo nei nomi e nei partiti. Un’amministrazione che si è resa visibile per l’assenza di qualsiasi progettualità idea e visione del futuro, paralizzata da un immobilismo intellettuale e culturale.

Katia Renzulli

del PdCI - Federazione della Sinistra

 



Venerd́ 06 Maggio,2011 Ore: 18:33
 
 
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