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www.ildialogo.org INQUINAMENTO DEL TERRITORIO, ASSENZA DELLA POLITICA E INDIGNAZIONE POPOLARE.,di Nino Lanzetta

Irpinia
INQUINAMENTO DEL TERRITORIO, ASSENZA DELLA POLITICA E INDIGNAZIONE POPOLARE.

FERMARE LE TRIVELLAZIONI: SI PREPARANO MIGLIAIA DI FIRME.


di Nino Lanzetta

I seminari (l’ultimo sabato scorso alla Casina del Principe), gli incontri e gli appelli contro l’inquinamento e le trivellazioni si fanno più frequenti ma lasciano il tempo che trovano.
I molti comitati, i giovani e gli esperti parlano al vento perché la politica, purtroppo è assente. L’indignazione si sta trasformando in rabbia popolare e non ci si vuole rassegnare contro un destino, cinico e baro, che ci vuole sottomessi alle grandi potenze economiche e finanziarie che stanno distruggendo il nostro territorio. Siamo vicini alla terra dei fuochi e non vorremmo fare una fine analoga. Purtroppo il silenzio dei nostri politici, dei parlamentari e dei consiglieri regionali che si rifiutano perfino di discuterne è assordante, anche se siamo in periodo preelettorale e quindi di facili promesse.
I fiumi Calore, Sabato e Solofrana sono pieni di sostanze inquinanti fino al punto che il Sindaco di Montoro ha dovuto proibire la coltivazione nei paraggi della Solofrana. Lo smog nella valle del Sabato è entrato nel DNA del territorio. Pianodardine (dove doveva sorgere una struttura per la lavorazione dei rifiuti da mandare agli inceneritori) è una discarica a cielo aperto che fuma e scarica diossine e polveri sottili in quantità preoccupanti.
Non dimentichiamoci dell’amianto dell’Isochimica ancora da bonificare, dello Stir e Nuovolegno che sono sotto indagine giudiziaria. Da tempo e a vuoto i medici per l’ambiente, chiedono uno screening sul territorio. Ma chi ti ascolta?
 Anche in alta Irpinia i pericoli per le trivellazioni, che si annunciano prossime, porteranno ad uno scempio del territorio con possibili inquinamenti delle fonti acquifere per una sorta incosciente di sfruttamento economico di grandi e protette aziende che non lasciano ai comuni neanche le briciole e una sciagurata legge (la Sblocca Italia) rende più facili e non adegua neanche alle direttive europee. Basterebbe solo questo obbiettivo per fare della città pilota dell’All’Irpinia un progetto ambizioso che il Presidente De Mita dovrebbe perseguire perdendoci anche il sonno!
Eppure il cambiamento climatico è il problema del secolo che la politica non prende in considerazione in nome di una globalizzazione tabù e di una crescita ritenuta prioritaria. Invece esso è lo scontro del secolo tra il capitalismo e il pianeta. “… La logica che vorrebbe tagliare le pensioni, i buoni per gli alimenti e l’assistenza sanitaria piuttosto che alzare le tasse che gravano sui ricchi (farle almeno pagare! n.d.r.) è proprio la stessa logica pronta a far saltare in aria il basamento roccioso della Terra per estrarre fino agli ultimi vapori di gas e all’ultima goccia di petrolio invece di passare alle energie rinnovabili.” (Naomi Klein “Una Rivoluzione ci salverà” Rizzoli 2015). Siamo ad un punto di non ritorno e perfino la nostra Irpinia senza aziende ne resta schiacciata e anche la piazza Kennedy di Avellino presenta un alto tasso di inquinamento per lo sforamento del biossido di azoto e di altre polveri sottili.
Ed oggi, che si cominciano ad affermare i valori di uno sviluppo eco-sostenibile, alla ricerca di una diversa e, forse, più gradevole vivibilità, nella salvaguardia dell’ambiente e nello sfruttamento razionale delle risorse naturali: una “decrescita serena” (Latouche – il suo teorico- è stato in Alta Irpinia la settimana scorsa), le trivellazioni in Irpinia, alla ricerca di un eventuale giacimento petrolifero (dopo lo scempio del territorio che è stato compiuto nella vicina Val d’Agri!), appaiono un accanimento, addirittura antistorico, perché vanno in direzione opposta alle prerogative di un habitat di montagne e di boschi che andrebbe, invece, rivalutato e sfruttato. Negli anni cinquanta (ai tempi di Enrico Mattei) le trivellazioni furono fatte anche in Irpinia con esito negativo. Oggi ci si ritenta con maggiore invasività e pericolo! Ritornano i barbari! NINO LANZETTA



Martedì 17 Marzo,2015 Ore: 17:18
 
 
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