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www.ildialogo.org Costituzione de “La via Maestra” in Irpinia,a cura di Annibale Cogliano

Costituzione de “La via Maestra” in Irpinia

a cura di Annibale Cogliano

Comunicato stampa
Oggi sabato 9 novembre, presso la CGIL di Grottaminarda, a seguito di una vivace assemblea che ha visto la partecipazione di operai e operaie della Iribus, della FMA, di giovani impegnati nei comitati no-petrolio, di sindacalisti, di esponenti politici di SEL e Rifondazione, e di intellettuali senza tessera di partito, si è costituita La via Maestra.
Difendere e attuare la Costituzione in Irpinia: sono gli obiettivi e l’iter di lavoro intorno a cui la discussione si è sviluppata con passione civile e riflessione su questi lunghi anni di egemonia neo-liberista e della profonda crisi della sinistra. La strada dalle larghe intese prefigura la personalizzazione della politica, il presidenzialismo, lo svuotamento della Costituzione liberale, del Parlamento e di ogni rappresentanza, l’attentato ai diritti più elementari conquistati nel secondo dopoguerra, la xenofobia, l’accentuazione della divisione territoriale, la crescita della criminalità organizzata.
Pur nella diversa sensibilità e dal diverso angolo prospettico delle storie e delle appartenenze, sono emersi alcuni elementi comuni di analisi. La crisi in Irpinia, simile a tante altre aree del Paese, si manifesta virulenta: disoccupazione di massa, crisi del misero apparato industriale del dopo terremoto, ripresa massiccia dell’emigrazione soprattutto giovanile, impoverimento dei servizi sociali, territorio ridotto a discarica di rifiuti tossici e preda delle multinazionali per l’estrazione del petrolio, suicidi sempre più diffusi in tutte le classi di età e dei ceti sociali, patologie tumorali e altre gravi malattie, imbarbarimento della vita politica e istituzionale, individualismo e corporativismo crescente.
Prospettive immediate di lavoro comune:
a) Una iniziativa provinciale sulla difesa e attuazione della Costituzione, che per decenni è stata riferimentoe ancoraggio programamtico delle lotte sociali e politiche, sino alla globalizzazione imperante, che ha travolto non solo i diritti politici e civili classici, ma anche i diritti sociali conquistati in tanti anni di lotta (lavoro, reddito, dignità, casa, salute, istruzione, cultura).
b) Lotta contro l’estrazione del petrolio in Irpinia e in tutto il Mezzogiorno, scomparso come questione storico-politica e oggi, sempre più ridotto a colonia. Se l’Irpinia vincerà la guerra del petrolio salvaguardando il proprio territorio, potrà vincere ogni altra sfida e migliorare l’economia e la qualità della vita dei suoi abitanti per generazioni. Se l’Irpinia accetterà supinamente l’invasione delle compagnie petrolifere, si vincolerà ad un futuro di solo sfruttamento, perdendo ogni speranza di rinascita sociale ed economica. La battaglia potrà essere vinta alla sola condizione che sia fatta insieme ad altri movimenti sociali e territoriali, in una prospettiva nazionale di nuovo modello di civiltà e di sviluppo.
Prime adesioni: Annibale Cogliano; Dario Meninno, operaio IRIBUS; Silvia Curcio, operaia IRIBUS; Italia d’Acierno, operaia FMA; Franco Fiordellisi, segretario generale FILCTEM di Avellino; Raffaele Aurisicchio, coordinatore provinciale SEL; Tony della Pia, segretario provinciale Rifondazione; Beatrice Giuseppe; Rocco Pignatiello; Eugenio Nocera, comitato no-triv e esponente di Rifondazione comunista; Melania Sammarco; Rita Labruna.



Martedì 12 Novembre,2013 Ore: 06:53
 
 
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