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Presentazione del libro "Venti di Mare" di Carmine Leo

Sant'Angelo a Scala (AV) sabato 28 gennaio 2012


 Sarà Salvatore Biazzo, tra i più apprezzati giornalisti Campani, a presentare il romanzo ‘Venti di mare’ del prof. Carmine Leo. Sabato 28 gennaio 2012, alle ore 17:00 nel salone dell’edificio scolastico di Sant’Angelo a Scala, il piccolo comune alle falde del monte Partenio. Insieme a lui che ha scritto la prefazione, la professoressa di sociologia della Federico II di Napoli Anna Zaccaria e l’editore, dott. Silvio Sallicandro, direttore fondatore della Casa Editrice Delta 3 parleranno degli aspetti sociali e grafici del romanzo biografico del prof. Carmine Leo.

Così scrive Salvatore Biazzo:

Questo romanzo ha due principali protagonisti, il mare e l’uomo. L’uno è la metafora dell’altro, della sua vita e della sua morte. Il vento che gonfia il mare con insolita violenza, le onde che sollevano le barche e poi ne rimandano giù le prue, con forza, tra schiuma e scossoni tremendi, sono l’alternarsi dei momenti drammatici dell’esistenza umana”.

All’evento saranno presenti autorità religiose, civili e militari a sottolineare l’importanza che per le Istituzioni riveste la cultura, nel promuovere la persona, il Cittadino ed il territorio.

“Il Prof. Carmine Leo- afferma il Primo Cittadino del Comune di Sant’Angelo a Scala, avv. Domenico Majello - ha sempre avuto un amore sviscerato per il nostro territorio. Ancora una volta, Carmine Leo celebra questa nostra terra e la descrive con amore, quello stesso affetto che riempirà il cuore di tanti lettori di questo romanzo. All’insegnante Carmine Leo, poi, devo esprimere a nome di tutta la Cittadinanza, un grande apprezzamento per il lavoro appassionato che svolge a scuola con i nostri figli e con tutti gli alunni. Un grazie di cuore ed un “in bocca a lupo” per il bellissimo romanzo ”.

La storia del romanzo è parte della storia universale, in cui le piccole e le grandi gioie, le sofferenze e le tragedie dell’uomo formano il mare della vita.

“È la storia di Oreste, ma anche di tanti altri Oreste che ogni giorno corrono il rischio di annegare nel mare dell’indifferenza, della depressione, dei fallimenti, della violenza fisica e psicologica, delle malattie.

In questo mare di sofferenza è facile annegare, ma Oreste non si è mai abbandonato alla disperazione, al pessimismo, al pensiero di lasciarsi affogare nelle onde turbolenti dei suoi errori, delle crisi e dei suoi fallimenti.

Questo è il mare! Sì, il mare! “Come è profondo il mare” recita un verso della canzone di Lucio Dalla e in questo verso che afferma una semplice verità è racchiuso tutto il desiderio di felicità e d’immortalità dell’uomo.



Giovedì 26 Gennaio,2012 Ore: 21:51
 
 
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