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www.ildialogo.org Il ruolo delle chiese in Europa: testimonianza, giustizia, ospitalità,di Agenzia NEV

SINODO DELLE CHIESE METODISTE E VALDESI
Il ruolo delle chiese in Europa: testimonianza, giustizia, ospitalità

di Agenzia NEV

Diaconia, servire per testimoniare. A favore di una società realmente inclusiva


SINODO DELLE CHIESE METODISTE E VALDESI
Torre Pellice (Torino), 20-25 agosto 2017
UFFICIO STAMPA
Casa Valdese, via Beckwith 2, 10066 Torre Pellice (Torino), tel. 0121.950035, cell. 339 30 48 448
A cura dell'Agenzia stampa NEV - Notizie Evangeliche
COMUNICATO STAMPA N. 10
SINODO DELLE CHIESE METODISTE E VALDESI
Il ruolo delle chiese in Europa: testimonianza, giustizia, ospitalità
Il saluto di Heikki Huttunen, segretario generale della Conferenza delle chiese europee:
“Dobbiamo chiederci se i valori originali del cosiddetto progetto europeo siano ancora rilevanti e se saremo in grado di superare le nuove linee divisorie e i muri che vediamo all’interno dell’Unione europea e dintorni”
 
Torre Pellice (TO), 23 agosto 2017 (SSSMV/10) – Non è senza preoccupazione per il progetto di integrazione europea, visibilmente in fase di stallo, che il segretario generale della Conferenza delle chiese europee (KEK), p. Heikki Huttunen, ha rivolto questa mattina il suo saluto al Sinodo delle chiese metodiste e valdesi riunito a Torre Pellice ancora fino al 25 agosto. Il protopresbitero ortodosso finlandese si è chiesto quale fosse, in questo contesto, la voce delle chiese “in una Europa che ha perso il suo focus comune”.
“Dobbiamo chiederci se i valori originali del cosiddetto progetto europeo siano ancora rilevanti e se saremo in grado di superare le nuove linee divisorie e i muri che vediamo all’interno dell’Unione europea e dintorni”, ha incalzato, anticipando il tema della prossima Assemblea generale della KEK, un organismo ecumenico che dal Portogallo all’Estonia, dalla Norvegia alla Grecia raccoglie le chiese evangeliche, anglicane, ortodosse e vetero cattoliche del Continente: “Voi siete i miei testimoni”. L’Assemblea, che si terrà a Novi Sad (Serbia) a giugno del 2018, avrà come filo rosso tre parole chiave della Bibbia: testimonianza, giustizia, ospitalità.
Per Huttunen l’Unione europea (UE), che è riuscita a mantenere la pace al suo interno, non è stata all’altezza per quanto riguarda la pace nei suoi dintorni: “nella ex-Jugoslavia, in Ucraina, Libia, Siria e Iraq l’UE si è dimostrata incapace di costruire la pace”. Di fronte alle crescenti diseguaglianze e ai disastri ambientali, qual è la “nostra visione sulla posizione dell’Europa nel contesto globale?”, si è chiesto Huttunen. “Abbiamo bisogno gli uni degli altri - protestanti, cattolici, ortodossi -, cosicché saremo in grado di formare una rilevante testimonianza in questo nostro contesto. E abbiamo bisogno di un buon contatto con tutte le persone di buona volontà”. (NEV/CS39)
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SINODO DELLE CHIESE METODISTE E VALDESI
Torre Pellice (Torino), 20-25 agosto 2017
UFFICIO STAMPA
Casa Valdese, via Beckwith 2, 10066 Torre Pellice (Torino), tel. 0121.950035, cell. 339 30 48 448
A cura dell'Agenzia stampa NEV - Notizie Evangeliche
 
COMUNICATO STAMPA N. 11
SINODO DELLE CHIESE METODISTE E VALDESI
 
Diaconia, servire per testimoniare
 
A favore di una società realmente inclusiva
 
Torre Pellice (TO), 23 agosto 2017 (SSSMV/11) – È in corso nell’aula sinodale la discussione sulla diaconia: servizi educativi, sanitari e sociali, accoglienza, ospitalità, accompagnamento, assistenza agli anziani, formazione per i giovani, servizi all’infanzia, protezione dei rifugiati e richiedenti asilo, fundraising e molto altro. In particolare, sin dall’emergenza Nordafrica del 2011, la Diaconia valdese ha considerevolmente ampliato il lavoro a favore dei migranti, ed è impegnata in prima linea nell’accoglienza dei profughi siriani che dal Libano giungono in Italia grazie ai “corridoi umanitari”.
In merito ai fenomeni migratori, nel pomeriggio di ieri, il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi ha ricevuto e inoltrato alla riflessione delle chiese un significativo documento a cura della Diaconia valdese. Francesco Sciotto, pastore e membro della Commissione sinodale per la Diaconia (CSD), ha sottolineato in conferenza stampa come esso sia un “documento politico”, che tuttavia si apre con una riflessione teologica: “noi in primis, come persone che fanno parte di una minoranza religiosa siamo stati oggetto di persecuzioni, esilio, migrazioni forzate, allontanamenti. Le migrazioni sono un fenomeno globale, enorme e complesso, che non possiamo contrastare. Militarizzare le frontiere non crediamo sia la soluzione, accogliere è meno costoso, sia dal punto di vista sociale ma anche economico”.
Giovanni Comba, presidente della CSD, ha spiegato che la parola diaconia significa “mettere in pratica il messaggio dell’Evangelo”. La Diaconia valdese ha una storia antica, ha proseguito Comba “alcune opere che stiamo gestendo risalgono alla metà dell’800 e si tratta di gestire con continuità evangelica la quotidianità assai più complessa di oggi. La diaconia ha senso solo insieme alla chiesa. È fondamentale quindi mantenere sempre un legame con le comunità locali”.
“Il lavoro della Diaconia valdese è incentrato sul concetto di integrità e dignità di ciascuna persona, senza discriminazioni legate a provenienza, età, condizione sociale”, ha affermato Anna Ponente, direttrice del Centro diaconale “La Noce” di Palermo, illustrando quanto svolto nella scuola dell’infanzia e primaria, attraverso l’inserimento di bambini che provengono da settori difficili di Palermo e dalle famiglie immigrate o arrivate con i corridoi umanitari. Un altro ambito d’intervento è quello dell’accoglienza: “Ci occupiamo di minori non accompagnati, di nuclei mamma-bambino e di famiglie in stato di necessità. Alla base del nostro lavoro c’è l’ascolto, l’idea di porre al centro la persona, non in modo assistenzialista per soddisfare necessità precarie, ma di costruire insieme percorsi che, oltre ai bisogni primari, siano tesi alla realizzazione degli interessi, delle attitudini e dei diritti di ciascun individuo”.
“Non senza dimenticare che il nostro impegno è rivolto a tutti e tutte, migranti e italiani”, ha aggiunto Sciotto, auspicando una società che sia inclusiva per tutti, “perché un welfare che è rivolto a tutti, va a favore di tutti”.
La Diaconia valdese intreccia una rete di professionisti, operatori e volontari, sparsi in diverse opere sociali in tutta Italia, coinvolgendo territori, istituzioni e chiese.
(NEV/CS40)
 
Per ulteriori approfondimenti: www.chiesavaldese.org  - www.rbe.it - www.riforma.it
 



Mercoledì 23 Agosto,2017 Ore: 19:22
 
 
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