(NEV/Riforma.it) – Il 29 novembre scorso è stata inaugurata a Sesto Fiorentino una struttura abitativa per donne in difficoltà dalla Diaconia valdese fiorentina (DVF) in collaborazione con la Società della salute del nord ovest fiorentino, grazie a un contributo dell'Otto per mille metodista e valdese. “Casa di donne” è un centro per l’autonomia e il reinserimento sociale di donne sole e madri con figli. La struttura può accogliere 6 donne e fino a 12 persone nel caso siano accompagnate dai figli. Grazie a un gruppo di educatori la struttura aiuterà le donne in difficoltà con progetti individuali per un massimo di 12 mesi. “Questo progetto è nato in collaborazione con l'ente pubblico per i bisogni che si sono riscontrati in quella zona – dice Alessandro Sansone, presidente della DVF – un centro per donne sole che devono lasciare la propria abitazione per vari problemi come la perdita di lavoro, sfratto, o per motivi legati alla famiglia”.

(NEV) – Comincia questa domenica alle ore 21.00, nel tempio valdese di Luserna San Giovanni (TO), “Bach Society”, il ciclo di cantate bachiane organizzato nelle Valli valdesi del Piemonte dall’Associazione Ensemble Frau Musika. Il primo concerto di un ciclo annuale, che si concluderà il 29 ottobre 2017 al culmine delle celebrazioni per i Cinquecento anni della Riforma protestante, è dedicato all’Avvento: quel tempo di preparazione spirituale che fornì a Bach l’occasione per sperimentare le risorse compositive che ancora oggi riscopriamo nell’Oratorio di Natale. Le cantate in programma per questa domenica, composte tra Weimar e Lipsia in tre diverse fasi della vita del compositore (1715, 1724 e 1731), riflettono la progressiva padronanza di un nuovo stile contrappuntistico legato al significato del testo. Queste le date di un ciclo che intende essere itinerante: 4 dicembre 2016 (Avvento – Luserna San Giovanni); 22 gennaio 2017 (Epifania – Pomaretto); 14 maggio 2017 (Pasqua – Pinerolo); 11 giugno 2017 (Ascensione/Pentecoste – San Germano Chisone); 29 ottobre 2017 (Festa della Riforma – Torre Pellice). Per approfondimenti rimandiamo al sito ufficiale.

(NEV) – E’ “Omar” il vincitore della Terza edizione di “Fammi vedere”, concorso per cortometraggi sul diritto d’asilo promosso dal Consiglio italiano per i rifugiati (CIR) e sostenuto, tra gli altri, dal progetto Mediterranean Hope della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Nella serata conclusiva del concorso, tenutasi a Roma lo scorso 28 novembre, oltre al video di Massimo Cerbera, sono stati premiati “Fireworks” di Giulia Tata, seconda classificata, e “Orizzonti” di Alessandro Sipolo e Daniel Ganke. “Omar” racconta, in due intensi minuti senza parole e senza commenti, la vita solitaria di uno dei tanti minori che raggiungono il nostro paese non accompagnati. “Siamo convinti – spiega Roberto Zaccaria, presidente del CIR - che in un momento in cui si parla in modo convulso di immigrazione e rifugiati, uno sguardo sensibile che riesca a raccontare storie, creare suggestioni e parlare di incontro, sia la chiave essenziale per una comunicazione che getti i presupposti per una vera integrazione”.

(NEV) – E’ stata inaugurata lo scorso 24 novembre a Roma, la mostra “Rembrandt in Vaticano. Immagini tra cielo e terra”, ospitata presso i Musei Vaticani fino al prossimo 28 febbraio. Composta da una serie di stampe e dipinti provenienti dal Museo Zorn in Svezia e dalla Collezione Kremer di Amsterdam, la mostra dell’artista olandese è stata organizzata in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Si tratta in effetti di un evento ecumenico: per la prima volta il pittore di fede protestante è esposto in Vaticano. “Rembrandt arriva in Vaticano dopo il viaggio di papa Francesco a Lund e l’incontro con la comunità luterana – spiega Arnold Nisselrath, responsabile del dipartimento delle arti dei Musei vaticani -. Si tratta di un artista che è radicato nel mondo protestante da parte del padre e nel mondo cattolico da parte della madre: un artista ottimo per un evento ecumenico”.

(NEV/VE) - Meno di un terzo dei tedeschi (28%) collega la Riforma protestante alla nascita della Chiesa evangelica. Lo rivela un sondaggio condotto su incarico dell'agenzia di stampa Idea di Wetzlar. Secondo il sondaggio, il 29% degli intervistati considera la Riforma come un movimento di rinnovamento. Il 12% la considera la causa dello scisma nel cristianesimo. Quasi una persona su tre non sa rispondere alla domanda su che cosa significhi per lei la Riforma, non la collega a niente di preciso o non fornisce indicazioni. Differenze si riscontrano distinguendo gli intervistati per confessione. Mentre il 39% dei protestanti delle chiese regionali e il 40% di quelli delle chiese libere collegano la Riforma alla nascita della Chiesa evangelica, tra i cattolici è soltanto il 25% a pensarlo.

(NEV/BWA) – Neville Callam, segretario generale dell’Alleanza battista mondiale (BWA), ha annunciato che lascerà il suo incarico a fine 2017. Eletto dieci anni fa dall’Assemblea BWA di Accra 2007, giamaicano di nascita, Callam è stato il primo esponente ecclesiastico del sud del mondo a diventare segretario generale della BWA. All’annuncio del suo ritiro, Paul Mzisa, presidente della BWA, ha riconosciuto i molti doni di Callam e i risultati più significativi conseguiti durante il suo mandato, a partire dal riordino amministrativo dell’Alleanza resosi necessario per la crisi economica, fino alla redazione del Patto per le relazioni intra-battiste a sostegno dell’unità di un movimento di chiese caratterizzato da diversità culturali, linguistiche e teologiche. Durante i dieci anni della sua segreteria, la BWA è cresciuta numericamente passando da 214 a 235 organizzazioni membro in 122 paesi del mondo.

(NEV/LWI) – Lo scorso 15 novembre la Scuola luterana di teologia di Chicago (LSTC) ha restituito alla chiesa ortodossa greca il Codex 1424, un prezioso manoscritto cristiano del IX secolo. Trafugato un secolo fa dal monastero di Kosinitza, presso la città greca di Drama, il manoscritto fu acquistato nel 1920 dal luterano statunitense Levi Franklin Gruber e successivamente conservato presso la LSTC. “Nell’anno del Cinquecentenario della Riforma, questo gesto costituisce per noi luterani sia un passo avanti in un cammino di riconciliazione, sia la testimonianza della centralità della Parola, fattasi carne in Gesù Cristo che rendiamo al mondo insieme a cristiani di altre tradizioni”, ha dichiarato la vescova Elizabeth A. Eaton, presidente della Chiesa evangelica luterana in America, durante la cerimonia di riconsegna del manoscritto all’esarca della chiesa ortodossa greca negli Stati Uniti, l’arcivescovo Demetrios. Quest’ultimo ha a sua volta affermato: “La riconsegna del Codice 1424 è un semplice e chiaro atto di ecumenismo concreto”.

(NEV) – È andato ad “Avant les rues” del regista canadese Chloè Leriche il “Premio per il rispetto delle minoranze e per la laicità” conferito dalla Giuria Interfedi nell’ambito del XXXIV Torino Film Festival (TFF). Composta da Sergio Velluto (chiesa valdese), Manuel Disegni (comunità ebraica) e Beppe Valperga (Comitato Interfedi), la giuria interreligiosa, presente al TIFF per il quarto anno consecutivo, ha motivato con queste parole l’attribuzione del riconoscimento: “In una realtà di disagio e di emarginazione, lontana dalla cronaca di tutti giorni, una comunità solidale riesce a sostenere uno dei propri giovani che si trova in una situazione difficile. La minoranza indigena canadese, in cui anche le donne hanno un ruolo importante e non scontato, trova anche nella propria spiritualità la risorsa cui attingere”. Il premio Interfedi è stato istituito nel 2013 per iniziativa della chiesa valdese, della comunità ebraica di Torino e con il patrocinio del Comitato Interfedi, il quale riunisce rappresentanti cristiani (di tutte le confessioni), ebrei, induisti, musulmani, buddisti e mormoni. Nelle precedenti edizioni, il premio Interfedi è stato assegnato a La Plaga di Neus Ballus (2013), Felix & Meira di Maxime Giroud (2014) e Coup de Chaud di Raphaël Jacoulot (2015).