(NEV) - Nell’anno in cui si celebrano i 500 anni della Riforma protestante, il Centro culturale protestante di Milano organizza il laboratorio biblico “Una sola è la cosa necessaria: tornare sempre al cuore delle Scritture”. Quattro incontri che vogliono mettere al centro i punti fondamentali della teologia cristiana che la tradizione protestante ha espresso attraverso le sue quattro “esclusività”: Sola Gratia, Solus Christus, Sola Scriptura, Sola Fide. Quattro affermazioni per indicare che la verità della fede non si può fondare nella Tradizione o nel magistero di una chiesa, ma esclusivamente sulla grazia di Dio; su Cristo soltanto; sull’unica Parola di Dio contenuta nelle Scritture; e sulla pura fede in Dio (cioè senza il “contributo” delle nostre opere). Il laboratorio cercherà nelle Scritture stesse il senso di queste espressioni con la guida di pastore e pastori – Gabriele Arosio, Anna Maffei e Massimo Aprile, Giuseppe Platone, Daniela Di Carlo - che per quattro mercoledì consecutivi, a partire dal 5 ottobre (alle 20.30 presso la sala adiacente la Claudiana, via Francesco Sforza 12a) offriranno ai presenti delle chiavi di lettura e un percorso di ricerca.

(NEV) – La prima settimana di ottobre vedrà cattolici e anglicani celebrare i cinquant’anni di dialogo tra le due confessioni, iniziato nel 1966 con la “Dichiarazione comune” firmata congiuntamente dall’allora arcivescovo di Canterbury, Michael Ramsey, e da papa Paolo VI. Per ricordare l’evento - che coincise con la fondazione a Roma del Centro anglicano e che vide la costituzione della Commissione internazionale anglicano-cattolico romana per l’unità e la missione (IARCCUM) – si terrà a Roma, il prossimo 5 ottobre presso la chiesa di San Gregorio al Celio, una celebrazione ecumenica presieduta dal primate anglicano Justin Welby e da papa Francesco. L’incontro terminerà con una dichiarazione congiunta dei due esponenti religiosi.

(NEV) – Anche l’edizione 2016 di Torino Spiritualità (28 settembre - 2 ottobre), vedrà la partecipazioni dei protestanti del capoluogo piemontese che contribuiranno alla riflessione sul tema generale “D(‘)istinti animali”, dedicato al rapporto tra esseri umani e animali. Tra gli eventi in programma, la diacona Karola Stobäus propone un laboratorio di danza liturgica (30 settembre, 15-17, Casa valdese); il teologo Paolo Ricca e il pastore Paolo Ribet parleranno di “Albert Schweitzer e la filosofia del rispetto per la vita” (1 ottobre, 18.30, Casa valdese) che include tutte le creature della terra”; venerdì 30 settembre vedrà invece due momenti di riflessione per iniziare, alle 7.30 presso la chiesa battista di via Passalacqua, e chiudere la giornata, alle 18 presso la chiesa valdese di via Principe Oddone, sul tema “L’animale, l’uomo, il divino”. Domenica 2 ottobre, infine, si terrà al polo del ‘900 una tavola rotonda del Comitato interfedi sul tema “Religione e ambiente.

(NEV/WCRC) – Si è tenuto presso il Clare College di Cambridge (Gran Bretagna) il secondo incontro di dialogo tra la Comunione mondiale delle chiese riformate (WCRC) e la Comunione anglicana. Dal 2 all’8 settembre scorsi, i partecipanti al dialogo, sotto la presidenza della riformata Elizabeth Welch e dell’anglicano David Chillingworth, hanno discusso della natura della comunione (koinonia). Tra gli ambiti di approfondimento, le incomprensioni tra le due confessioni su questioni teologiche; autorità ed episcopato; le continuità esistenti tra le due tradizioni ecclesiali; come preservare la comunione di fronte alle sfide che minacciano di sopraffarla. I presenti incontri di dialogo seguono quelli del 1984 che produssero la dichiarazione “Il Regno di Dio e la nostra unità”.

(NEV) - Protestanti e cattolici dello Zambia sono uniti nell’opporsi alla creazione di un nuovo Ministero per gli Affari Religiosi, voluto dal Patriotic Front (PF), partito del Presidente Edgar Chagwa Lungu. Lo riferisce l’Agenzia Fides, che spiega le ragioni di questa scelta: secondo il PF la creazione del nuovo ministero contribuirà a regolare le attività delle chiese principali del Paese e soprattutto le diverse comunità “che sono sorte come funghi e che prendono di mira le persone più vulnerabili”. Per parte loro, il Consiglio delle chiese dello Zambia (organismo che raggruppa le principali comunità protestanti del Paese), e la Conferenza episcopale dello Zambia, si oppongono all’istituzione di un tale ministero: “Dopo tutto pensiamo che gli zambiani desiderino che il loro Paese sia una democrazia e non una teocrazia”, si legge in un comunicato congiunto. Il Presidente Lungu ha nominato il pastore pentecostale Godfridah Sumaili, a capo del nuovo ministero. Il Parlamento deve però ancora ratificare sia la sua nomina che la creazione del ministero stesso. L’Evangelical Fellowship dello Zambia, che raggruppa le chiese pentecostali, ha lodato l’iniziativa perché “promuove i valori cristiani e attribuisce un significato maggiore alla dichiarazione che lo Zambia è una nazione cristiana”.

(NEV) - Il dossier del numero di ottobre di "Jesus", mensile di cultura e attualità religiosa edito dai Paolini, sarà dedicato al Cinquecentenario della Riforma protestante. Con lo sguardo rivolto a Lund (Svezia) - dove il prossimo 31 ottobre con una commemorazione ecumenica l’anniversario verrà inaugurato per parte cattolica da papa Francesco e dal vescovo di Stoccolma, Anders Arborelius, e per parte luterana dal presidente della Federazione luterana mondiale (FLM), il vescovo palestinese Munib Younan, dal segretario generale della FLM, il pastore cileno Martin Junge e l’arcivescova della Chiesa luterana svedese, Antje Jackélen - il dossier si interroga sull’identità protestante oggi, e vede tra gli interventi l’ambasciatrice della Chiesa evangelica di Germania (EKD) per il Cinquecentenario della Riforma Margot Käßmann, alcuni osservatori del mondo cattolico, nonché numerosi esponenti del mondo evangelico italiano, tra cui Luca Maria Negro, Dora Bognandi, Fulvio Ferrario, Eric Noffke. Il dossier è a firma di Vittoria Prisciandaro, con la collaborazione di Gaëlle Courtens. La rivista "Jesus" (euro 5.90) si trova sin dai primi di ogni mese in edicola e nelle principali librerie cattoliche.

(NEV) – L’editrice Claudiana propone il libro di Corrado Malandrino dedicato a “Johannes Althusius, 1563-1638” (pagg.138, euro 14.90) il volume costituisce una densa biografia del grande giurista tedesco Althusius e un’analisi della sua opera principale “La Politica”, testo in cui sono teorizzate alcune concezioni chiave della modernità nonché classico cui tornare alla ricerca di orientamenti per la crisi di molte istituzioni odierne, in primis l’Unione Europea. “Si dice – scrive Malandrino - che un autore sia un classico quando il suo pensiero è sentito come sempre attuale. Forse anche il pensiero politico di Johannes Althusius si sta avviando ad acquisire una sua ‘classicità’, anche se ovviamente non può aspirare a un’attualità tale da permettere dirette applicazioni nelle condizioni del nostro tempo. Quale attualità può quindi vedersi per il pensiero politico di Althusius nel periodo di grande confusione e di crisi dei precedenti ordini in cui viviamo oggi?”. Claudiana, via S. Pio V 15, 10125 Torino; www.claudiana.it

(NEV) – “La ringraziamo per aver richiamato, con la sua lettera a Repubblica del 19 settembre scorso, la necessità di alzare e aprire il confronto sulle politiche di accoglienza”. Comincia così la lettera aperta che la Diaconia valdese (CSD) ha indirizzato al sindaco di Milano Giuseppe Sala, intervenendo nel dibattito nazionale sulle migrazioni. Una missiva che rivendica l’impegno della CSD in materia, ricorda i “corridoi umanitari” promossi dalla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI), dalla Tavola valdese e dalla Comunità di Sant'Egidio e auspica un confronto scevro da “schematismi preconcetti”, capace di “coagulare gli uomini e le donne di buona volontà attorno ad un progetto di società più giusto e più libero dalla paura”. “La nostra fede evangelica – si legge nel documento – guarda al cambiamento come ad un'opportunità; la nostra cultura protestante e laica mette in risalto la dimensione della responsabilità di tutti gli attori, comprese le persone in arrivo, e la dimensione del contratto sociale basato sull'esigenza assoluta del rispetto dei diritti umani di tutte le persone”.