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www.ildialogo.org Lutero superstar,di Paolo Naso

Lutero superstar

di Paolo Naso

EDITORIALE AGENZIA NEV DEL 11/05/2016
Dal 6 all’8 maggio si è svolto ad Halle (Germania) il Festival della Chiesa evangelica della Westfalia intitolato “Weite wirkt”, traducibile con l’espressione “l’apertura degli orizzonti ha i suoi effetti”. Sullo sfondo della manifestazione che ha raccolto oltre quindicimila presenze, il prossimo anniversario dei 500 anni della Riforma. In vista di questo evento, la strategia di comunicazione di questa chiesa che da decenni mantiene vivo un rapporto di fraternità con i valdesi e i metodisti italiani, è molto chiara: la Riforma è un evento ecumenico, globale, che più che al passato di 500 anni fa si proietta sul futuro dell’Europa e del mondo. L’evento si è svolto in uno stadio nel quale si sono raccolti, tra gli altri, circa 500 profughi: veri ospiti d’onore dell’evento al quale la Germania evangelica ha inteso offrire un benvenuto in Europa. La presenza del ministro “speciale” Peter Altmaier, incaricato dalla Cancelliera Merkel di coordinare le politiche migratorie nazionali, ha confermato un dato politico che non sempre emerge con la dovuta chiarezza: in un’Europa che si rinchiude su se stessa e che alza muri e barriere, in Germania il dibattito pubblico sugli Asylanten resta più aperto che mai e divide la società e le stesse forze politiche. Più compatte le chiese che rivendicano la tradizione tedesca che nel dopoguerra ha accolto più rifugiati di qualsiasi altro paese europeo e che oggi ne ospita poco più di un milione. Le chiese sono state il principale partner del Governo nelle politiche di accoglienza ed oggi premono perché il Paese mantenga aperti dei canali per l’accoglienza di profughi in condizioni di particolare vulnerabilità. Nasce da qui il solido rapporto tra la Chiesa evangelica della Westfalia e il progetto Mediterranean Hope della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), sostenuto dall’8 per mille delle chiese valdesi e metodiste in Italia. La Chiesa ha contatti costanti con una rete di parlamentari di diverso orientamento politico che, anche grazie a una visita in Italia svoltasi nello scorso maggio, hanno interesse a duplicare l’esperienza italiana che in Italia si realizza nel quadro di una collaborazione tra la FCEI e la Comunità di Sant’Egidio.
Ma se le migrazioni globali sono state il grande tema politico e sociale del Festival, il grande riferimento è stata la Riforma e la sua rivoluzione teologica, etica e sociale. Una grande statua della Playmobil che ritrae il Riformatore – in piccolo formato venduta in milioni di pezzi - campeggia nel campus del Festival. L’idea è chiara: Lutero è attuale, la Riforma è ancora viva ed anzi oggi più di ieri parla ai cristiani della Namibia come a quelli della Siria o del Cile. Il vettore spirituale, sociale e culturale che è partito con la Riforma non ha affatto esaurito la sua corsa ma si misura con nuove sfide e nuovi obiettivi. E così, in un tempo di evidente declino numerico del protestantesimo storico che si registra anche in Germania, gli evangelici della Westfalia reagiscono alla crisi attualizzando Lutero e la Riforma in chiave ecumenica, globale e popolare. E nel tempo della postmodernità lo fanno a ritmo jazz piuttosto che con le cantate di Bach, e in uno stadio invece che in una chiesa gotica.  (nev-notizie evangeliche 19/2016)
Paolo Naso
coordinatore del Progetto Mediterranean Hope della FCEI


Sabato 14 Maggio,2016 Ore: 21:06
 
 
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