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www.ildialogo.org TELEGRAFO,di Agenzia NEV del 20/01/2016

TELEGRAFO

di Agenzia NEV del 20/01/2016

(NEV) – Si è aperto oggi a Davos il World Economic Forum (WEF), il summit che riunisce nella stazione sciistica elvetica il gotha della politica e della finanza, con il tema: “La quarta rivoluzione industriale”. Sul tappeto le sfide che pone, e le opportunità che offre l’ineludibile rivoluzione digitale. All’ordine del giorno figurano non solo economia, finanza e politica, tant’è vero che qualche spazio è riservato anche alle religioni. A partecipare ai lavori ci sarà, tra gli altri, il vescovo luterano norvegese Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), e l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby. Inoltre, sarà presente a diversi incontri lo statunitense Brian J. Grim, a capo del “Consiglio WEF sull’agenda globale e il ruolo delle religioni”. Grim, insieme all’arcivescova della Chiesa luterana di Svezia, Antje Jackelén, e alla studiosa inglese Linda Woodhead, illustrerà una scheda sul ruolo che hanno le religioni nell’affrontare le sfide globali: in numerosi ambiti – dalla sicurezza alle migrazioni, dal commercio alla parità di genere, dagli investimenti allo sviluppo sostenibile - le religioni possono infatti essere sia lievito per un mondo migliore, sia ostacolo al progresso e alla convivenza pacifica. Elemento dirimente nell’andare nell’una o nell’altra direzione è per Grim il grado di libertà religiosa vigente nelle società e negli ordinamenti giuridici.
(NEV) – La Chiesa episcopale - braccio statunitense e progressista della Comunione anglicana – al termine del meeting che ha visto riuniti a Canterbury (UK) i 38 primati anglicani, è stata sospesa per tre anni per non aver rispettato la dottrina in tema di ordinazione di ministri di culto omosessuali e di matrimonio tra persone dello stesso sesso. L’incontro convocato dall’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, primus inter pares, e tenutosi dall’11 al 15 gennaio, si è svolto a porte chiuse per trattare “il” tema che da anni tormenta la Comunione anglicana e vede contrapposte soprattutto le chiese del Sud e del Nord del mondo. Amarezza per la decisione è stata espressa dal vescovo Michael Curry, presidente della Chiesa episcopale. Il suo pensiero è andato immediatamente “a tutti quei fedeli LGBT che si sono avvicinati alla nostra chiesa, dopo essere stati condannati dalle loro chiese d’origine, dalle loro famiglie, dalle comunità in cui vivono. Ora per loro si aggiunge dolore al dolore”. Di tutt’altro tenore la dichiarazione di Stanley Ntagali, arcivescovo dell’Uganda: “Non sono mai stato così orgoglioso di far parte della Chiesa anglicana”. Welby, per parte sua ha voluto scusarsi per le “sofferenze e il dolore” causato alle persone LGBT. Scisma evitato, dunque, in attesa tuttavia della risposta ufficiale della Chiesa episcopale che ha già annunciato battaglia.
(NEV) – Il recente Sinodo della Chiesa evangelica del Nordreno in Germania (EKIR) a stragrande maggioranza ha detto sì al matrimonio per tutti: le coppie dello stesso, iscritte regolarmente nei registri delle unioni civili, pertanto potranno sposarsi in chiesa, e come per i matrimoni, la loro unione verrà registrata anche nei libri di chiesa. A livello delle singole comunità la novità prevede, tuttavia, che per motivi di coscienza i pastori e le pastore possano rifiutarsi di celebrare le nozze gay. In tal caso la coppia, con il sostegno del consiglio di chiesa, può rivolgersi ad una altro ministro di culto. Dopo la Chiesa evangelica di Hessen-Nassau, la EKIR è la seconda chiesa evangelica in Germania ad equiparare le coppie omosessuali a quelle eterosessuali. Nelle chiese evangeliche del Braunschweig, Oldenburg ed Hannover si praticano già le benedizioni delle coppie dello stesso sesso.
(NEV) - Lo scorso 19 gennaio la Comunità luterana di Venezia ha festeggiato, ad Abano Terme (PD), il 50° anniversario della Cappella di San Giuseppe, luogo di preghiera di protestanti e cattolici di lingua tedesca. L’evento è stato celebrato con un culto presso la stessa Cappella, collocata all’interno della chiesa cattolica del Sacro Cuore e costituita da un'aula di forma ellittica, compenetrata da un ambiente minore di pianta circolare. “La Cappella di San Giuseppe fu una delle prime testimonianze ecumeniche d’Italia. Nacque nel 1966 dallo spirito del Concilio Vaticano II: ogni domenica, da decenni, i luterani vi celebrano il culto domenicale anche in madrelingua, grazie all’ospitalità generosa dei cattolici della parrocchia del Sacro Cuore” ha spiegato il pastore della comunità di Venezia Bernd Prigge che ha aggiunto: “Ci riempie di gioia la possibilità di festeggiare questa ricorrenza proprio durante la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, a testimoniare, ancora una volta, il clima fraterno tra tutte le confessioni cristiane”.
(NEV) – Il prossimo 26 gennaio prende il via a Milano la XIII serie di “Incontri ecumenici sul Vangelo” organizzati congiuntamente dal Centro culturale protestante e dalla Fondazione culturale San Fedele. Il tema di quest'anno si ispira alle parole di Gesù “Io sono la luce del mondo”, e si concentra sull'esperienza del “vedere” nei racconti evangelici. Come si legge nella presentazione della serie, “tutte le Scritture insegnano che 'Dio è luce', ma anche che 'Dio è amore'. Così, questa luce amorosa di Dio non solo inonda il creato di splendore; giunge pure fino a noi, rifulge nelle tenebre in cui ci troviamo immersi, per risvegliarci a una nuova, luminosa vita. E’ Gesù stesso, 'luce del mondo', a indicarci la via per non vagare più nell’ombra, seguendo invece il lume della sua Parola. Gesù ci aiuta ad aprire gli occhi, fino a intravedere il volto di Dio rilucere nel volto del prossimo che ci guarda e ci interpella”. I primi quattro incontri della serie si terranno ogni martedì alle 18.30, dal 26 gennaio al 23 febbraio, presso la sede della Fondazione San Fedele in via Hoepli 3.
(NEV) – E' uscito il nuovo libro della teologa Elizabeth E. Green intitolato “Padre nostro? Dio, genere, genitorialità. Alcune domande” (ed. Claudiana, pagg. 100, euro 11.50). A partire dalla constatazione che oggi la nostra società vive una grande trasformazione in assenza, o quasi, di quella figura che è sempre servita da suo imprescindibile punto di riferimento – il padre –, l'autrice interroga alcuni aspetti del Dio padre, in particolare in riferimento a genere e genitorialità. Come scrive la stessa Green: “Negli ultimi anni la figura del padre è diventata oggetto di riflessione per quanti studiano i cambiamenti nel comportamento umano a livello sociale e individuale. Man mano che il padre è diventato meno presente o addirittura assente dalle nuove configurazioni familiari, eccolo riapparire e occupare un posto centrale sullo schermo o nei libri. Ovvero, da quando il protagonismo delle donne è un fatto consolidato in Occidente, da quando le relazioni tra donne e uomini sono in uno stato fluido e sono emersi nuovi modi di vivere la famiglia, ecco tornare alla ribalta il Padre. Il problema è che ciò accade in un contesto che non si è affatto liberato dalla vecchia immagine patriarcale, tuttora riproposta anche nel cristianesimo”. Claudiana, via San Pio V 15, 10125 Torino, www.claudiana.it .
NEV - Notizie Evangeliche, Servizio stampa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia - via Firenze 38, 00184 Roma, Italia tel. 064825120/06483768, fax 064828728, e-mail: nev@fcei.it, sito web: http://www.fcei.it .


Venerdì 22 Gennaio,2016 Ore: 23:04
 
 
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