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www.ildialogo.org TELEGRAFO,di Agenzia NEV del 13/01/2016

TELEGRAFO

di Agenzia NEV del 13/01/2016

(NEV) - 23mila firme raccolte in meno di tre mesi: i promotori della petizione “Soutenons RTSreligion” (Sosteniamo RTSreligion), lanciata subito dopo l’annuncio a metà novembre da parte della direzione della Radiotelevsione svizzera romanda (RTS) della soppressione delle rubriche religiose, si sono detti soddisfatti del risultato raggiunto (vedi NEV 47/2015). In una conferenza stampa dello scorso 8 gennaio tenutasi a Losanna, dopo aver consegnato le firme alla direzione della RTS, i membri del Comitato di petizione - tra cui figurano storici, intellettuali e politici - hanno sottolineato come l’alto numero delle firme sia la dimostrazione di quanto il pubblico elvetico tenga alle trasmissioni televisive e radiofoniche religiose. “Una decisione dell’azienda fosse un vero e proprio errore. Le testate protestanti ed ecumeniche italiane a novembre con una lettera congiunta avevano espresso solidarietà ai colleghi d’oltralpe per la preoccupante politica dei tagli del servizio pubblico svizzero.

(NEV/LWF) - “Ci sono luoghi in cui puoi vedere da vicino quanto è forte e allo stesso tempo quanto è vulnerabile la vita umana”. Così Antjie Jackelen, vescova della Chiesa di Svezia, ha descritto il campo profughi di Za'atari, in Giordania, dove hanno trovato rifugio circa 80mila siriani fuggiti dalla guerra. Insieme alla vescova Jackelen, hanno visitato il campo le pastore Elizabeth Eaton, presidente della chiesa luterana in America, e Gloria Rojas Vargas, vice presidente della Federazione luterana mondiale (FLM). “I rifugiati siriani sono incredibilmente resilienti – ha dichiarato Jackelen -. Sono persone che ancora sperano nella pace, ma devono affrontare ogni giorno il dolore di una perdita, di una separazione. Quando in Europa si parla di Medio Oriente si parla solo di terrorismo, ma non si dice niente di queste persone”. Nel campo di Za'atari è attivo il progetto della FLM “Oasi di Pace” che offre sostegno psicologico ai profughi.

(NEV) - Il quadro dell’immigrazione in Italia nel 2015 è ora disponibile in 12 lingue: è un’iniziativa realizzata dal Centro Studi e Ricerche IDOS che, con la collaborazione di immigrati di diversi paesi, ha curato la traduzione di una sintesi del Dossier Statistico Immigrazione 2015 in albanese, arabo, cinese, francese, inglese, polacco, portoghese, romeno, spagnolo, tedesco e urdu. Le schede sono liberamente scaricabili dal sito www.dossierimmigrazione.it. Finora, sono stati realizzati circa 80 eventi in varie parti d’Italia per la presentazione del Dossier che è stato realizzato in partenariato con la rivista Confronti. Per l’anno nuovo l’idea è di raddoppiare le presentazioni anche con qualche iniziativa all’estero. Scopo dei promotori del “Dossier Statistico Immigrazione 2015” è quello di diffondere più compiutamente una conoscenza del fenomeno migratorio in Italia che sia libera da pregiudizi e basata su dati statistici. Il Dossier è stato realizzato con il sostegno dell’8 per 1000 valdese e metodista e con la collaborazione dell’Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale (UNAR).

(NEV/LWF) - Mitri Raheb, pastore luterano a Betlemme, membro della chiesa evangelica luterana in Giordania e Terra Santa (ELCJHL), è stato insignito del “Premio Olof Palme 2015” che sin dal 1987 ogni anno viene assegnato a chi si è speso a favore della pace e della giustizia, com’era nello spirito dell’ex primo ministro svedese Palme (1927-1986). Vive congratulazioni sono giunte dalla Federazione luterana mondiale (FLM) e ELCJHL Munib A. Younan, presidente della FLM. Oltre al pastore Raheb il premio è stato assegnato anche al giornalista israeliano Gideon Levy. A Betlemme Raheb ha fondato il Dar al-Kalima University College of Art and Culture, che con i corsi di cinema, arte e teatro, ha reso possibile ai giovani esprimere la loro identità palestinese, coltivare la bellezza, e impegnarsi in una cultura della vita come strumenti per una resistenza creativa contro un soffocante isolamento. Pertanto, per il Memorial Fund Olof Palme, Mitri Raheb “in quanto predicatore e pastore della chiesa luterana, invia un chiaro messaggio alle giovani generazioni di palestinesi: ‘Vogliamo farvi vivere, non morire, per la Palestina’”.

(NEV) – La Chiesa protestante unita di Francia è nata nel 2012 dalla fusione delle chiese riformata e luterana d’oltralpe. A tre anni di distanza, la nuova chiesa ha intrapreso un percorso per definire una nuova “Dichiarazione di fede” che descriva “in un linguaggio semplice le convinzioni fondamentali condivise dai protestanti francesi uniti”. Il percorso inizierà in questa prima parte del 2016 e partirà dalle chiese locali che saranno chiamate a riflettere su alcune proposte e a elaborare dei testi in vista dei Sinodi regionali e poi del Sinodo nazionale della chiesa. “In questo modo – hanno sottolineato i relatori del progetto, Katharina Schaechl e Pierre Buehler – sarà la riflessione elaborata dalle chiese locali a costituire il materiale di lavoro principale per le fasi successive”. Questo perché nella teologia protestante l'elemento ecclesiologico principale è costituito proprio dalle chiese locali. La redazione definitiva della nuova “Dichiarazione di fede” verrà approvata dal Sinodo della Chiesa protestante unita di Francia del 2017, anno del Cinquecentenario della Riforma.

(NEV) - Nella notte dell'11 gennaio il sito web del Progetto Gionata su Fede e omosessualità ha subito un grave attacco informatico. Sono state violate le sue password e bloccati tutti gli account di gestione e di pubblicazione, cancellando tutti i 7.200 post, tra articoli e testimonianze raccolte dal settembre 2007 ad oggi. I volontari e le volontarie del Progetto Gionata - che si occupano principalmente di accoglienza delle persone LGBT nella società e soprattutto nelle chiese - si dicono allibiti di fronte alla virulenza di questo hackeraggio. Solo pochi giorni fa è stato ripristinato l’account Facebook bloccato da un cyber attacco precedente. Lo riporta un comunicato stampa diffuso ieri dallo stesso Progetto Gionata, dove si spiega che il loro portale è nato per "riflettere con pacatezza, su fede e omosessualità, per dare spazio alle storie e alle speranze dei credenti omosessuali, ai teologi e ai pastori che li accolgono, a riflettere con serietà sull’ultima crociata sul cosiddetto ‘gender’” (e-mail: gionatanews@gmail.com).

(NEV) – In vista del Cinquecentenario della Riforma protestante nel 1517 il prossimo numero della storica rivista dei gesuiti “Civiltà cattolica” diretta da padre Antonio Spadaro, propone un articolo dal titolo “Ignazio Di Loyola e Lutero” a firma di Philip Endean. L’articolo mette a confronto i due personaggi facendo vedere non soltanto la tradizionale contrapposizione fra i due, ma anche alcuni aspetti che li accomunano: una notevole somiglianza nel modo in cui entrambi, in vecchiaia, ripercorsero le loro esperienze di Dio più formative; il fatto che entrambi cercarono di stabilire un nuovo ideale di ministero e di cura pastorale nel cristianesimo occidentale; e il fatto che entrambi incontrarono difficoltà nel conciliare coscienza e autorità. “Ignazio e Lutero vissero in un tempo di radicale cambiamento culturale, ma il nostro non è da meno”, si legge nella presentazione dell’articolo che uscirà con il Quaderno N°3974 del 23 gennaio. Inoltre, proprio il 23 gennaio la rivista organizza alle 18 una tavola rotonda presso la propria sede sul tema: “Lutero: 500 anni dalla Riforma”, con padre Giancarlo Pani, e con il pastore Jens-Martin Kruse della chiesa luterana di via Sicilia di Roma. L’appuntamento è in via di Porta Pinciana 1 – Roma.

(NEV) - Il Consiglio nazionale delle chiese cristiane negli USA (NCCCUSA) chiede ai candidati alla presidenza del paese di astenersi da discorsi che riflettono l’odio per gli altri e che incitano alla divisione nella società. L’appello è arrivato dopo la richiesta formulata dal candidato repubblicano Donald Trump di vietare ai musulmani l’ingresso negli Stati Uniti. Il NCCCUSA, esprimendo “solidarietà alle nostre sorelle e ai nostri fratelli musulmani”, ha assicurato loro protezione e riparo sia fisicamente che spiritualmente attraverso parole e azioni. La dichiarazione si conclude esortando “i cristiani in tutta la nazione a rispondere all’odio con l’amore, e allo straniero con l’ospitalità e la generosità, prendendo a cuore il Grande Comandamento, come riportato in Matteo 22: 36-40: Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”.

(NEV) - Si chiama “BibleApp”, è gratuita, e permette di seguire in inglese, francese, spagnolo, tedesco o portoghese le riflessioni della prossima Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio). La nuova offerta digitale per smartphone, computer e tablet, nasce grazie alla collaborazione che il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) ha avviato con YouVersion, sviluppatore della nuova App biblica. L’applicazione permette agli utenti di condividere versetti sui social network, e di memorizzare i passi preferiti. Un modo diverso per i cristiani di accedere ai testi biblici e di adattarli ai loro contesti locali e culturali, ha detto il pastore Odair Pedroso Mateus, direttore di Fede e Costituzione del CEC: “È gratificante che la tecnologia, invece di separarci, possa offrirci testi comuni in un formato che si presta ai contesti ecumenici”. “Sempre più persone accedono ai versetti della Bibbia attraverso i loro smartphone. È un momento ideale per collaborare con il CEC, e l’applicazione effettivamente personalizzerà la vostra esperienza della Settimana di preghiera”, ha detto per parte sua il pastore Geoff Tunnicliffe, già segretario generale dell’Alleanza evangelica mondiale, e attualmente presidente del direttivo della Christian Media Corporation International e ambasciatore di YouVersion international (youversion.com).

(NEV/GEKE) - “Eccellenti in termini qualitativi e quantitativi”: questo il commento del segretario generale della Comunione di chiese protestanti in Europa (CCPE-GEKE), il vescovo luterano Michael Bünker, relativo ai risultati del Concorso per l’inno della Riforma - cosiddetto "European Reformation Song Contest” – indetto dalla CCPE in occasione del Cinquecentenario della Riforma protestante che cadrà l’anno prossimo. Una commissione internazionale ha valutato più di 120 contributi in musica e in testo giunti alla sede viennese del CCPE. Il premio per la migliore melodia in stile “tradizionale” è andato a Åshild Watne di Oslo (Norvegia) per la musica composta per “When you will” con i testi del danese Holger Lissner; mentre il premio per il miglior inno in stile “contemporaneo” è andato a “Burning on Limes” con testi del poeta ungherese Zsolt Miklya e trasposto in musica dal gruppo “Hangraforgó”, composto da László Faggyas and Bea F. Sipos). Le prime mondiali dei vincitori del concorso verranno eseguite a marzo del 2017 a Wittenberg (Germania).

(NEV) - È stato presentato l'11 gennaio, presso la Sala Zuccari del Senato della Repubblica a Roma, il libro “Blasfemia, diritti e libertà – discussione dopo le stragi di Parigi a cura di Alberto Melloni, Francesca Cadeddu e Federica Meloni: “Un libro ricco, polifonico, di voci in dialogo” ha detto la pastora battista Lidia Maggi, chiamata a commentare il volume insieme al direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale, alla giurista Barbara Randazzo e ai tre curatori. Il libro è un confronto tra storici, teologi, filosofi e giuristi sul tema della parola che offende il sacro: dall’evoluzione del concetto di blasfemia, al racconto di episodi di vilipendi storici e di persecuzioni, sino al tentativo di definire i limiti dell’intervento statale della punizione “per fornire – sostiene Melloni nella sua introduzione – conoscenze giuridiche, politiche, storiche, teologiche che servano a comprendere e giudicare fatti, atti, ragioni, sfondi. Incluso quello così ambivalente della ‘blasfemia’”. Tra i temi affrontati nel pamphlet figurano, per citarne alcuni: “La blesfemia e la presenza di Dio” di Giuseppe Veltri; “La satira blasfema antiebraica”, di Mauro Perani; “La via mediana del politically correct“, di Paolo Naso; “Se la blasfemia diventasse un non sense”, di Giancarlo Bosetti; “Il mito dell’islamofobia”, di Marie Levant. “Per rispondere alle domande sulle tensioni irrisolte dei nostri tempi – ha rilevato Lidia Maggi: il senso dell’appartenenza, la parcellizzazione, la frammentazione, le fratture nei legami sociali e famigliari, dove tutto è fragile, dove vi è una insufficiente proposta di sistemi educativi, e dove sono vigenti ancora le censure e derive per i diritti civili e umani, i sospetti e le intolleranze, la blasfemia ha a che fare con la ‘parola pubblica’”.

NEV - Notizie Evangeliche, Servizio stampa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia - via Firenze 38, 00184 Roma, Italia tel. 064825120/06483768, fax 064828728, e-mail: nev@fcei.it, sito web: http://www.fcei.it .


Mercoledì 13 Gennaio,2016 Ore: 21:48
 
 
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