- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (271) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Il pastore battista Luca Maria Negro nuovo presidente,di Agenzia NEV del 09/12/2015

XVII-XVIII Assemblea FCEI
Il pastore battista Luca Maria Negro nuovo presidente

di Agenzia NEV del 09/12/2015

Il messaggio del Presidente della Repubblica Mattarella. Le priorità di lavoro della presidenza FCEI. Approvato il nuovo Statuto. Illustrata la proposta di legge sulla libertà religiosa. Presentato il lavoro di “Mediterranean Hope”


XVII-XVIII Assemblea FCEI/1. Il pastore battista Luca Maria Negro nuovo presidente
L’Assemblea svoltasi a Pomezia (RM) dal 4 all’8 dicembre ha approvato un nuovo Statuto
Roma (NEV), 9 dicembre 2015 – La XVIII Assemblea della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) riunita a Pomezia (RM), come da nuovo Statuto approvato il 6 dicembre ed entrato in vigore l’8, ha eletto il pastore battista Luca Maria Negro come nuovo presidente. Succede al pastore Massimo Aquilante, al termine del suo secondo ed ultimo mandato.
"Allora quelli che hanno timore del Signore si sono parlati l’un l’altro; il Signore è stato attento e ha ascoltato” (Malachia 3:16): questo il motto scelto per l’Assemblea FCEI, la XVII, che si era aperta lo scorso 4 dicembre a Pomezia riunendo un centinaio di delegati di chiese battiste, luterane, metodiste, valdesi, dell’Esercito della Salvezza e di alcune chiese libere provenienti da tutta Italia. L’8 dicembre alle ore 10, grazie all’approvazione del nuovo Statuto, si è fattivamente conclusa la XVII Assemblea, per ricostituirsi immediatamente nella prima sessione della XVIII Assemblea, la quale, composta da 25 delegati, ha eletto il nuovo presidente e le altre cariche esecutive.
Numerosi gli atti approvati dall’Assemblea che toccano trasversalmente tutti gli ambiti di impegno della FCEI: dal dialogo ecumenico e interreligioso all’accoglienza dei migranti, dalla libertà religiosa alla laicità dello Stato, dalla salvaguardia del Creato alla dignità del lavoro, dalla lotta alla violenza contro le donne ai 500 anni della Riforma del 2017. Inoltre, l’Assemblea ha votato un atto per l’introduzione di un Bilancio Sociale della FCEI, permettendo di comunicare periodicamente gli esiti della sua attività non limitati ai soli aspetti finanziari e contabili.
In tema di accoglienza ai migranti l’Assemblea ha approvato un articolato documento (vedi il testo in Documentazione) anche alla luce dell’esperienza con “Mediterranean Hope”, progetto della FCEI avviato più di un anno fa. Mentre una ferma condanna della violenza attuata in nome della religione - da Parigi a Beirut, dagli Stati Uniti alla Nigeria - è stata espressa con un’apposita mozione, che inoltre condanna “l’identificazione dello straniero e dell’immigrato come potenziale terrorista” e afferma “la contrarietà rispetto all’uso strumentale di simboli cristiani come rafforzamento dell’identità italiana contro l’altro”.
Il culto di apertura dell'Assemblea si è tenuto con la predicazione del pastore metodista George Ennin sabato mattina, 5 dicembre, presso l'Hotel Selene a Pomezia (RM), dove si sono svolti tutti i lavori assembleari presieduti da Sergio Velluto, membro della chiesa valdese di Torino.
L'idea federativa risale a oltre un secolo fa: le prime proposte di creare una Federazione delle chiese evangeliche furono avanzate alla fine dell'Ottocento e il primo Congresso evangelico italiano (1920) le rilanciò, ma l'avvento del fascismo e altri fattori ne impedirono la realizzazione. Fu solo il secondo Congresso evangelico, svoltosi a Roma dal 26 al 30 maggio 1965, a porre le basi concrete con un invito alle chiese di “realizzare nel tempo più breve possibile una Federazione evangelica come luogo d'incontro permanente tra di loro”. La FCEI fu costituita ufficialmente a Milano il 5 novembre 1967.
XVII-XVIII Assemblea FCEI/2. Il messaggio del Presidente della Repubblica Mattarella
“I temi al centro della vostra discussione sono di grande rilievo per l’intero Paese”
Roma (NEV), 9 dicembre 2015 – “I temi che avete posto al centro della vostra discussione sono di grande rilievo per l’intero Paese, a partire dalla libertà religiosa, che la Costituzione solennemente sancisce e che tocca a tutti noi assicurare e favorire nella concretezza della vita sociale. La libertà religiosa è fondamento delle stesse libertà civili, e le sue limitazioni, ovunque si manifestino, rappresentano una grave aggressione alla dignità della persona”. Lo ha scritto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio di saluto e di augurio di buon lavoro indirizzato all’Assemblea della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e al presidente uscente della FCEI, Massimo Aquilante, in occasione dell’apertura dei lavori assembleari lo scorso 4 dicembre.
Il messaggio del Presidente Mattarella così prosegue:
“L’ordinamento democratico è chiamato a rimuovere gli ostacoli che si frappongono a un pieno sviluppo della libertà personale, e al tempo stesso a garantire la dimensione pubblica delle fedi religiose, nel rispetto dei diritti universali dell’uomo, tanto più preziosi in un mondo che si trova ad affrontare nuove minacce di guerra e di terrore.
Di certo, la libertà religiosa va accompagnata – particolarmente in questo momento storico – con il dialogo tra i credenti, e con quello tra credenti e non credenti, in nome di un umanesimo da condividere, di un pianeta da salvare insieme, di un tessuto di cooperazione e di pace da consegnare alle future generazioni. La tensione ecumenica di cui siete interpreti e il confronto interreligioso che voi promuovete, può essere d’ausilio, nel nostro paese e oltre i nostri confini.
Sono certo che queste giornate di riflessione aiuteranno non soltanto le vostre comunità, ma l’intero dibattito culturale e civile del paese, a compiere un passo in avanti. La FCEI è impegnata in meritevoli progetti di alto contenuto sociale, come quelli per l’integrazione dei migranti, per l’accoglienza dei profughi, per la dignità e la sostenibilità del lavoro, per la lotta agli sprechi alimentari, per il sostegno alle persone anziane e ai più deboli. Azioni che, mi auguro, utilmente proseguano, orientate verso il bene comune”.
XVII-XVIII Assemblea FCEI/3. Le priorità di lavoro della presidenza FCEI
Ecumenismo, dialogo interreligioso, accoglienza dei migranti, libertà religiosa, giustizia climatica
Roma (NEV), 9 dicembre 2015 - Il pastore battista Luca Maria Negro, direttore del settimanale Riforma, è il nuovo presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). “Mi rallegro del fatto che questo nuovo incarico giunga in un momento favorevole per il movimento ecumenico, perché finalmente, dopo decenni di stagnazione, vediamo dei segnali positivi, in particolare grazie al pontificato di papa Francesco”: questa a caldo la dichiarazione del nuovo presidente FCEI, eletto ieri dalla XVIII Assemblea della FCEI riunita a Pomezia (RM).
Oltre al dialogo ecumenico, ma anche interreligioso, tra le priorità della FCEI vede in particolare le questioni migratorie e quella della libertà religiosa e di coscienza in Italia: “Sarà nostra cura proseguire nello sforzo di accoglienza, accompagnamento ed integrazione dei rifugiati attraverso il progetto ’Mediterranean Hope’ avviato sin dall’anno scorso. Sul fronte invece della libertà di religione e di coscienza e della laicità dello Stato la FCEI ha contribuito a un progetto coordinato da un gruppo di giuristi, finalizzato all’elaborazione di un disegno di legge che superi finalmente la legislazione fascista sui ‘culti ammessi’. La FCEI continuerà dunque a impegnarsi su questo tema che è essenziale in un paese che diventa sempre più multietnico, multiculturale, multireligioso” (vedi notizie successive). E poi, in tema di giustizia climatica, con un occhio rivolto alla COP21 di Parigi, il pastore Negro cita “l’impegno non più procrastinabile a favore della salvaguardia del Creato, un impegno che vede le chiese in prima linea”.
Tuttavia, Negro tiene a sottolineare che “la FCEI non è una ONG. E’ un’organizzazione che in primo luogo ha al suo centro l’attenzione verso l’unità del protestantesimo, ma più in generale verso l’unità delle chiese. In questo senso è importante riuscire a mantenere il giusto equilibrio tra il nostro impegno sociale e la nostra testimonianza di fede”.
Ieri mattina la XVIII Assemblea FCEI, composta da 25 delegati come da nuovo Statuto approvato il 6 dicembre, ha eletto anche le altre cariche esecutive. Nel nuovo Consiglio della FCEI sono stati eletti: Stefano Bertuzzi (metodista), Maria Bonafede (valdese), Ilaria Castaldo (Esercito della Salvezza), Christane Groeben (luterana), Roberto Mellone (valdese), Silvana Ronco (metodista). Il Collegio dei revisori è composto da: Avernino Di Croce (battista), Gian Paolo Ricco (metodista), Cordelia Vitiello (luterana).
XVII-XVIII Assemblea FCEI/4. Approvato il nuovo Statuto
Tra le novità due assemblee all’anno e un’assise dell’evangelismo italiano ogni tre anni
Roma (NEV), 9 dicembre 2015 – Una struttura più snella per essere più efficaci, non senza trascurare anche i necessari momenti di riflessione e approfondimento sui grandi temi che attengono all’evangelismo italiano: questo in breve lo spirito del nuovo Statuto della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) approvato nella serata del 6 dicembre a stragrande maggioranza dalla XVII Assemblea della FCEI svoltasi a Pomezia (RM). “Si tratta di un momento importante nel percorso della storia delle nostre chiese federate, che dimostra come siamo in grado, senza grossi traumi, di rispondere alle esigenze di cambiamento”, sono state le parole del presidente dell’Assemblea Sergio Velluto subito dopo la votazione.
Dopo un lungo e partecipato dibattito in sessione plenaria, i delegati delle chiese membro della FCEI – battisti, luterani, metodisti, valdesi, dell’Esercito della Salvezza e di alcune chiese libere – hanno detto “sì” ad una struttura della FCEI più snella, trasparente e operativa. L’organo decisionale della FCEI si alleggerisce notevolmente: dai 120 delegati di chiese per l’Assemblea si passa a soli 25 delegati composti in base all’incidenza numerica sul territorio delle singole chiese membro. La nuova Assemblea, entrata in carica l’8 dicembre per tre anni, si riunirà almeno due volte l’anno (e non più ogni tre anni) con i compiti di determinare le linee generali di lavoro, esaminare l’operato dell’organo esecutivo (ovvero il Consiglio), indicare le coperture economiche per le azioni decise, approvare i bilanci. Inoltre, la nuova Assemblea, ogni tre anni elegge il presidente dell’organo esecutivo e i suoi 6 membri, nonché il Collegio dei revisori.
Tra le novità figura quella dell’”assise triennale dell’evangelismo italiano”, una sorta di “stati generali” del protestantesimo storico e non, con lo scopo di promuovere momenti di incontro, dibattito e lode, ma anche di deliberare su principi generali a cui l’Assemblea della FCEI si ispirerà per il suo lavoro. Questa “assise” sarà convocata dall’Assemblea al termine del proprio mandato triennale con finalità di confronto e consultazione.
Il nuovo Statuto - che mantiene saldo il suo fondamento, per cui la FCEI ha lo scopo “di manifestare l’unità della fede e ricercare una comune linea di testimonianza in Italia fondata sullo studio della Parola di Dio” (art. 2) – è entrato in vigore l’8 dicembre alle ore 10. Pertanto, il nuovo presidente e le nuove cariche esecutive della FCEI sono state elette ieri a norma del nuovo Statuto dalla prima sessione della XVIII Assemblea. (Il nuovo Statuto è scaricabile qui: fedevangelica.it).
XVII-XVIII Assemblea FCEI/5. Illustrata la proposta di legge sulla libertà religiosa
Con “Biblia” insegnamento laico e aconfessionale della cultura biblica nella scuola pubblica
Roma (NEV), 9 dicembre 2015 – Sono stati dedicati alla proposta di legge sulla libertà religiosa i lavori pomeridiani del 5 dicembre della XVII Assemblea della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) svoltasi a Pomezia (RM). La proposta, elaborata in collaborazione con la FCEI da un pool di giuristi, è stata illustrata per sommi capi in Assemblea da Sara Domianello e Roberto Zaccaria, tra gli estensori del testo. “Norme sulla libertà di coscienza e di religione”: questo il titolo della proposta di legge, di cui si spera possa incominciare l’iter parlamentare ancora in questa legislatura. Tutti d’accordo nel dire che serve superare con urgenza la normativa del 1929 sui “culti ammessi”, totalmente obsoleta di fronte al pluralismo religioso ormai vigente nella società italiana e alle sfide poste dal multiculturalismo. “Serve introdurre una norma che finalmente colmi un vuoto di tutela, eliminando gli aspetti di discrezionalità che oggi creano discriminazione – ha spiegato Sara Domianello –. Una norma che metta tutti nella condizione di esercitare in materia i propri diritti individuali e collettivi”.
Per Roberto Zaccaria, nell’Italia di oggi, la legge sulla libertà religiosa è solo una delle tre leggi mancanti nell’ordinamento italiano. Per affrontare le sfide che la società oggi ci pone servirebbe un “trittico di leggi” che si sostengono vicendevolmente, ha affermato il costituzionalista e presidente del Consiglio italiano per i rifugiati (CIR): “Naturalmente serve una legge sulla libertà religiosa e di coscienza che abbia come principio cardine quello della laicità dello Stato, ma serve con altrettanta urgenza una legge moderna sulla cittadinanza, e una legge oggi inesistente sull’integrazione”. Zaccaria, a capo del pool di giuristi che negli scorsi 6 mesi ha consultato numerosi rappresentanti di comunità di fede coinvolgendoli anche nell’estensione del testo, ha annunciato in primavera un seminario pubblico sulla proposta di legge sulla libertà di coscienza e di religione.
Tra le tematiche affrontate in sessione plenaria anche quella riferita al contrasto all’”analfabetismo biblico” delle giovani generazioni rilevato in ormai diversi studi di settore. In particolare si è discusso del progetto "Storie di guerra e profezie di pace nella Bibbia”, concorso lanciato per quest'anno scolastico da “Biblia”, associazione laica e aconfessionale che da trent'anni promuove la diffusione della cultura biblica nelle scuole (vedi NEV 40/15). Nell’ambito di un’Intesa siglata già da qualche anno con il Ministero dell’istruzione e della ricerca (MIUR), il concorso – dal titolo “Storie di guerra e profezie di pace nella Bibbia” - si rivolge ad alunni e alunne delle scuole primarie, secondarie di primo e di secondo grado. Alle fasi di valutazione degli elaborati, insieme ad altri esperti di diverso orientamento, parteciperanno anche collaboratori del Servizio istruzione ed educazione (SIE) della FCEI.
XVII-XVIII Assemblea FCEI/6. Presentato il lavoro di “Mediterranean Hope”
A giorni l’accordo con i Ministeri degli esteri e dell’interno per i corridoi umanitari
Roma (NEV), 9 dicembre 2015 – Tra i numerosi temi all’attenzione della XVII Assemblea della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) svoltasi a Pomezia (RM) (4-8 dicembre), figura quello riferito alla crisi migratoria e alle attività messe in campo dalla FCEI attraverso il progetto “Mediterranean Hope” (MH).
Le serata del 5 dicembre è stata dedicata alla presentazione del progetto MH iniziato nel maggio del 2014 con un Osservatorio sulle migrazioni mediterranee a Lampedusa, e da un anno operativo anche a Scicli (RG) con una Casa delle culture e di accoglienza che lavora a stretto giro con la Prefettura di Ragusa. Il progetto prevede per i migranti accolti anche un Relocation Desk che opera negli uffici della FCEI di Roma ed è teso all’accompagnamento di casi più difficili, mentre per quanto riguarda il progetto MH sui corridoi umanitari, portato avanti dalla FCEI in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, è arrivata la notizia dell’imminente semaforo verde da parte delle autorità competenti: “Nei prossimi giorni verrà formalizzato un accordo tra i Ministeri degli affari esteri e degli interni da una parte, e FCEI, Tavola valdese e Sant’Egidio dall’altra, per la realizzazione di canali umanitari dal Marocco e dal Libano e, in prospettiva, anche dall’Etiopia, attraverso i quali profughi in condizione di particolare vulnerabilità possano ottenere un visto umanitario, così come previsto dal regolamento di Schengen e ripetutamente auspicato in sede europea” ha annunciato Paolo Naso, responsabile per le relazioni internazionali di MH. A breve si attendono quindi i primi profughi che arriveranno legalmente in Europa senza rischiare la propria vita in mare, alimentando oltretutto il business degli scafisti e dei trafficanti di uomini. “Si tratta di una buona pratica limitata ai soli casi ‘umanitari’ per verificare la funzionalità di questo dispositivo che realizziamo senza oneri per lo Stato. L’idea è che anche altri paesi europei vogliano riproporla. Per ora la nostra speranza è quella di riuscire ad accogliere un migliaio di profughi. I finanziamenti sono garantiti in larga misura dalla Tavola valdese attraverso l’otto per mille e da varie chiese ed agenzie ecumeniche in Italia e all’estero”, ha concluso Naso.
Il 4 dicembre, in occasione della Giornata internazionale del volontariato, Mediterranean Hope è stato presentato al Quirinale alla presenza del Capo dello Stato (vedi notizia successiva).
NEV - Notizie Evangeliche, Servizio stampa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia - via Firenze 38, 00184 Roma, Italia tel. 064825120/06483768, fax 064828728, e-mail: nev@fcei.it, sito web: http://www.fcei.it .


Mercoledì 09 Dicembre,2015 Ore: 23:06
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Notizie Ecumeniche

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info