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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org TERMINATA L'ASSEMBLEA DELLA FEDERAZIONE DELLE CHIESE EVANGELICHE IN ITALIA,di Agenzia NEV

TERMINATA L'ASSEMBLEA DELLA FEDERAZIONE DELLE CHIESE EVANGELICHE IN ITALIA

di Agenzia NEV

Comunicati stampa: eletto il nuovo presidente, approvato lo statuto, Mediterranean Hope,...


COMUNICATO STAMPA
La XVIII Assemblea della FCEI ha eletto il nuovo presidente
pastore Luca Maria Negro e le nuove cariche esecutive
Le raccomandazioni dell’Assemblea al nuovo Consiglio
toccano trasversalmente tutti gli ambiti di impegno della FCEI:
dal dialogo ecumenico e interreligioso, all’accoglienza dei migranti, dalla libertà religiosa alla laicità dello Stato, dalla salvaguardia del Creato alla dignità del lavoro,
ai 500 anni della Riforma alla violenza contro le donne
Ferma condanna per i recenti atti terroristici a Parigi, Beirut e altrove
“No” all’uso strumentale di simboli cristiani
come rafforzamento dell’identità italiana contro l’altro
Roma, 8 dicembre 2015 (NEV-CS74) – La XVIII Assemblea della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) riunita a Pomezia (RM), come da nuovo Statuto entrato in vigore questa mattina, ha eletto il pastore battista Luca Maria Negro come nuovo presidente (leggi l’intervista qui: nev.it).
Nella giornata di ieri sono stati numerosi gli atti approvati dall’Assemblea composta da delegati battisti, luterani, metodisti, valdesi, dell’Esercito della Salvezza e di alcune chiese libere. Atti che toccano trasversalmente tutti gli ambiti di impegno della FCEI: dal dialogo ecumenico e interreligioso all’accoglienza dei migranti, dalla libertà religiosa alla laicità dello Stato, dalla salvaguardia del Creato alla dignità del lavoro, dalla lotta alla violenza contro le donne ai 500 anni della Riforma del 2017. In particolare, l’Assemblea ha votato un atto per l’introduzione di un Bilancio Sociale della FCEI, permettendo di comunicare periodicamente in modo volontario gli esiti della sua attività non limitati ai soli aspetti finanziari e contabili.
In tema di accoglienza ai migranti l’Assemblea ha approvato un articolato documento anche alla luce dell’esperienza con “Mediterranean Hope”, progetto della FCEI avviato più di un anno fa (fedevangelica.it).
Una ferma condanna della violenza attuata in nome della religione - a Parigi e Beirut, ma anche negli Stati Uniti e in Nigeria - è stata espressa con un’apposita mozione, che inoltre condanna “l’identificazione dello straniero e dell’immigrato come potenziale terrorista” e afferma “la contrarietà rispetto all’uso strumentale di simboli cristiani come rafforzamento dell’identità italiana contro l’altro”.
Con l’elezione del presidente e degli organi esecutivi si è conclusa oggi la prima sessione della XVIII Assemblea che, come da nuovo statuto, si riunirà nuovamente da qui a sei mesi.  nev.it
Per i comunicati stampa dell’Assemblea (Pomezia, 4-8 dicembre 2015): fedevangelica.it
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COMUNICATO STAMPA
XVII ASSEMBLEA DELLA FEDERAZIONE DELLE CHIESE EVANGELICHE IN ITALIA
Pomezia (RM), 4 - 8 dicembre 2015
Nuovo presidente della FCEI è il pastore battista Luca Maria Negro
Tra le priorità l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, l’accoglienza dei migranti,
la libertà religiosa e la laicità dello Stato, la salvaguardia del Creato
Il presidente Negro: “Mi rallegro del fatto che questo nuovo incarico giunga in un momento favorevole per il movimento ecumenico, perché finalmente vediamo dei segnali positivi, in particolare grazie al pontificato di Papa Francesco”
Roma, 8 dicembre 2015 (NEV-CS73) - Il pastore battista Luca Maria Negro, direttore del settimanale Riforma, è il nuovo presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).
“Mi rallegro del fatto che questo nuovo incarico giunga in un momento favorevole per il movimento ecumenico, perché finalmente, dopo decenni di stagnazione, vediamo dei segnali positivi, in particolare grazie al pontificato di Papa Francesco”: questa a caldo la dichiarazione del nuovo presidente FCEI, eletto oggi dalla XVIII Assemblea della FCEI riunita a Pomezia (RM).
Oltre al dialogo ecumenico, ma anche interreligioso, tra le priorità della FCEI vede in particolare le questioni migratorie e quella della libertà religiosa e di coscienza in Italia: “Sarà nostra cura  proseguire nello sforzo di accoglienza, accompagnamento ed integrazione dei rifugiati attraverso il progetto ’Mediterranean Hope’ avviato sin dall’anno scorso. Sul fronte invece della libertà di religione e di coscienza e della laicità dello Stato la FCEI ha contribuito a un progetto coordinato da un gruppo di giuristi, finalizzato all’elaborazione di un disegno di legge che superi finalmente la legislazione fascista sui ‘culti ammessi’. La FCEI continuerà dunque a impegnarsi su questo tema che è essenziale in un paese che diventa sempre più multietnico, multiculturale, multireligioso”. E poi, con un occhio rivolto alla COP21 di Parigi, il pastore Negro cita “l’impegno non più procrastinabile a favore della salvaguardia del Creato, un impegno che vede le chiese in prima linea”. Tuttavia, Negro tiene a sottolineare che “la FCEI non è una ONG. E’ un’organizzazione che in primo luogo ha al suo centro l’attenzione verso l’unità del protestantesimo, ma più in generale verso l’unità delle chiese. In questo senso è importante riuscire a mantenere il giusto equilibrio tra il nostro impegno sociale e la nostra testimonianza di fede”. (Per l’intervista integrale: nev.it).
Luca Maria Negro, torinese di 62 anni, succede al pastore metodista Massimo Aquilante. Ha svolto il ministero pastorale a Albano Laziale (Roma), Ginevra (Svizzera) e Torino. Comincia la sua carriera giornalistica presso la redazione dell’allora quindicinale ecumenico “Com Nuovi Tempi”, per prendere successivamente la direzione del mensile interreligioso “Confronti”. Entra a far parte della FCEI nel 1992 come direttore di “NEV – Notizie Evangeliche”, agenzia stampa che dirigerà fino al 2001. Dal 1995 al 2001, inoltre, è stato segretario esecutivo della FCEI. Luca M. Negro vanta anche un’esperienza di 9 anni a Ginevra (Svizzera) come segretario per le comunicazioni della Conferenza delle chiese europee (KEK).
Questa mattina la XVIII Assemblea FCEI, composta da 25 delegati come da nuovo Statuto approvato il 6 dicembre, ha eletto anche le altre cariche esecutive. Nel nuovo Consiglio della FCEI sono stati eletti: Stefano Bertuzzi (metodista), Maria Bonafede (valdese), Ilaria Castaldo (Esercito della Salvezza), Christane Groeben (luterana), Roberto Mellone (valdese), Silvana Ronco (metodista). Il Collegio dei revisori è composto da: Avernino Di Croce (battista), Gian Paolo Ricco (metodista), Cordelia Vitiello (luterana).
L’ufficio stampa è a cura dell’Agenzia NEV
Per informazioni: cell. 339 3048448, 334 3502090, 335 5250593
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COMUNICATO STAMPA
XVII ASSEMBLEA DELLA FEDERAZIONE DELLE CHIESE EVANGELICHE IN ITALIA
Pomezia (RM), 4 - 8 dicembre 2015
Approvato il nuovo Statuto della FCEI
Tra le maggiori novità:
due assemblee deliberative all’anno e un’assise dell’evangelismo italiano ogni tre anni
con finalità di indirizzo sui principi generali
Roma, 6 dicembre 2015 (NEV-CS72) – Una struttura più snella per essere più efficaci, non senza trascurare anche i necessari momenti di riflessione e approfondimento sui grandi temi che attengono all’evangelismo italiano: questo in breve lo spirito del nuovo Statuto della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) approvato questa sera a stragrande maggioranza dalla XVII Assemblea della FCEI in corso a Pomezia (RM). “Si tratta di un momento importante nel percorso della storia delle nostre chiese federate, che dimostra come siamo in grado, senza grossi traumi, a rispondere alle esigenze di cambiamento”, sono state le parole del presidente dell’Assemblea Sergio Velluto subito dopo la votazione.
Dopo un lungo e partecipato dibattito in sessione plenaria, i delegati delle chiese membro della FCEI – battisti, luterani, metodisti, valdesi, dell’Esercito della Salvezza e di alcune chiese libere – hanno detto “sì” ad una struttura della FCEI più snella, trasparente e operativa. L’organo decisionale della FCEI si alleggerisce notevolmente: dai 120 delegati di chiese per l’Assemblea si passa a soli 25 delegati composti in base all’incidenza numerica sul territorio delle singole chiese membro. La nuova Assemblea, in carica per tre anni, si riunirà almeno due volte l’anno (e non più ogni tre anni) con i compiti di determinare le linee generali di lavoro, esaminare l’operato dell’organo esecutivo (ovvero il Consiglio), indicare le coperture economiche per le azioni decise, approvare i bilanci. Inoltre, la nuova Assemblea, ogni tre anni elegge il presidente dell’organo esecutivo e i suoi 6 membri, nonché il Collegio dei revisori.
Tra le novità figura quella dell’”assise triennale dell’evangelismo italiano”, una sorta di “stati generali” del protestantesimo storico e non, con lo scopo di promuovere momenti di incontro, dibattito e lode, ma anche di deliberare su principi generali a cui l’Assemblea della FCEI si ispirerà per il suo lavoro. Questa “assise” sarà convocata dall’Assemblea al termine del proprio mandato triennale con finalità di confronto e consultazione.
Il nuovo Statuto - che mantiene saldo il suo fondamento, per cui la FCEI ha lo scopo “di manifestare l’unità della fede e ricercare una comune linea di testimonianza in Italia fondata sullo studio della Parola di Dio” (art. 2) - entrerà in vigore l’8 dicembre alle ore 10. Pertanto, il nuovo presidente e le nuove cariche esecutive della FCEI, saranno elette dopodomani da un’Assemblea a norma del nuovo Statuto.
L’ufficio stampa è a cura dell’Agenzia NEV. Per informazioni e interviste con esponenti del protestantesimo italiano: cell. 339 3048448, 334 3502090, 335 5250593.
Per maggiori informazioni, schede e documentazione, clicca qui: fedevangelica.it
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COMUNICATO STAMPA
XVII ASSEMBLEA DELLA FEDERAZIONE DELLE CHIESE EVANGELICHE IN ITALIA
Pomezia (RM), 4 - 8 dicembre 2015
MIGRAZIONI
Presentato ai delegati di chiese il Progetto “Mediterranean Hope” della FCEI
Nei prossimi giorni prevista la formalizzazione di un accordo con i Ministeri degli esteri e dell’interno per l’istituzione di corridoi umanitari per profughi vulnerabili
Roma, 6 dicembre 2015 (NEV-CS71) – Tra i numerosi temi all’attenzione della XVII Assemblea della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) in corso a Pomezia (RM), figura quello riferito alla crisi migratoria e alle attività messe in campo dalla FCEI attraverso il progetto “Mediterraneaan Hope” (MH).
Le serata di ieri è stata dedicata alla presentazione del progetto MH iniziato nel maggio del 2014 con un Osservatorio sulle migrazioni mediterranee a Lampedusa, e da un anno operativo anche a Scicli (RG) con una Casa delle culture e di accoglienza che lavora a stretto giro con la Prefettura di Ragusa. Il progetto prevede per i migranti accolti anche un Relocation Desk che opera negli uffici della FCEI di Roma ed è teso all’accompagnamento di casi più difficili, mentre per quanto riguarda il progetto MH sui corridoi umanitari, portato avanti dalla FCEI in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, è arrivata la notizia dell’imminente semaforo verde da parte delle autorità competenti: “Nei prossimi giorni verrà formalizzato un accordo tra i Ministeri degli affari esteri e degli interni da una parte, e FCEI, Tavola valdese e Sant’Egidio dall’altra, per la realizzazione di canali umanitari dal Marocco e dal Libano e, in prospettiva, anche dall’Etiopia, attraverso i quali profughi in condizione di particolare vulnerabilità possano ottenere un visto umanitario, così come previsto dal regolamento di Schengen e ripetutamente auspicato in sede europea” ha annunciato Paolo Naso, responsabile per le relazioni internazionali di MH. A breve si attendono quindi i primi profughi che arriveranno legalmente in Europa senza rischiare la propria vita in mare, alimentando oltretutto il business degli scafisti e dei trafficanti di uomini. “Si tratta di una buona pratica limitata ai soli casi ‘umanitari’ per verificare la funzionalità di questo dispositivo che realizziamo senza oneri per lo Stato. L’idea è che anche altri paesi europei vogliano riproporla. Per ora la nostra speranza è quella di riuscire ad accogliere un migliaio di profughi. I finanziamenti sono garantiti in larga misura dalla Tavola valdese attraverso l’otto per mille e da varie chiese ed agenzie ecumeniche in Italia e all’estero”, ha concluso Naso.
Ieri, in occasione della Giornata internazionale del volontariato, Mediterranean Hope è stato presentato al Quirinale alla presenza del Capo dello Stato (vedi comunicato stampa qui: nev.it).
Clicca qui per la scheda su MH: fedevangelica.it
L’Assemblea FCEI ieri è entrata nel vivo dei lavori toccando anche temi quali la libertà religiosa e l’insegnamento laico e aconfessionale della cultura biblica nella scuola pubblica, mentre la giornata di oggi è dedicata interamente alla revisione dello Statuto proposto dal Consiglio della FCEI. (Vedi il comunicato stampa qui: nev.it).
L’Assemblea della FCEI si concluderà l’8 dicembre con l’elezione di un nuovo presidente e delle nuove cariche esecutive.
L’ufficio stampa è a cura dell’Agenzia NEV. Per informazioni e interviste con esponenti del protestantesimo italiano: cell. 339 3048448, 334 3502090, 335 5250593.
Per maggiori informazioni, schede e documentazione sulla FCEI:
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COMUNICATO STAMPA
XVII ASSEMBLEA DELLA FEDERAZIONE DELLE CHIESE EVANGELICHE IN ITALIA
Pomezia (RM), 4 - 8 dicembre 2015
Entrati nel vivo i lavori dell’Assemblea
Un centinaio di delegati di chiese evangeliche discutono di libertà religiosa, educazione biblica, accoglienza di rifugiati e migranti, corridoi umanitari.
Oggi in programma la discussione sulla proposta di un nuovo statuto della FCEI
Roma, 6 dicembre 2015 (NEV-CS70) – La XVII Assemblea della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) in corso a Pomezia (RM), ieri è entrato nel vivo dei lavori toccando temi quali la libertà religiosa, l’insegnamento laico e aconfessionale della cultura biblica nella scuola pubblica, la sfida delle migrazioni e l’istituzione di corridoi umanitari, mentre oggi si dedica interamente alla revisione dello Statuto proposto dal Consiglio della FCEI. “Se approvata – ha dichiarato il tesoriere FCEI Riccardo Bachrach – la revisione introdurrà una maggiore trasparenza e chiarezza in riferimento ai compiti dei singoli organi in cui si articola la FCEI, e tutto questo senza negarne i principi fondanti”. (Intervista integrale a Riccardo Bachrach: nev.it).
Buona parte del pomeriggio di ieri è stato dedicato alla proposta di legge sulla libertà religiosa elaborata in collaborazione con la FCEI da un pool di giuristi, tra cui Sara Domianello e Roberto Zaccaria. Ieri in Assemblea hanno illustrato per sommi capi la proposta dal titolo “Norme sulla libertà di coscienza e di religione”, che si spera possa incominciare l’iter parlamentare ancora in questa legislatura. Tutti d’accordo nel dire che serve superare con urgenza la normativa del 1929 sui “culti ammessi”, totalmente obsoleta di fronte al pluralismo religioso ormai vigente nella società italiana e alle sfide poste dal multiculturalismo. “Serve introdurre una norma che finalmente colmi un vuoto di tutela, eliminando gli aspetti di discrezionalità che oggi creano discriminazione – ha spiegato Sara Domianello –. Una norma che metta tutti nella condizione di esercitare in materia i propri diritti individuali e collettivi”.
Per Roberto Zaccaria, nell’Italia di oggi, la legge sulla libertà religiosa è solo una delle tre leggi mancanti nell’ordinamento italiano. Per affrontare le sfide che la società oggi ci pone servirebbe un “trittico di leggi” che si supportano positivamente l’un l’altra, ha affermato il costituzionalista e presidente del Consiglio italiano per i rifugiati (CIR): “Naturalmente serve una legge sulla libertà religiosa e di coscienza che abbia come principio cardine quello della laicità dello Stato, ma serve con altrettanta urgenza una legge moderna sulla cittadinanza, e una legge oggi inesistente sull’integrazione”. Zaccaria, a capo del pool di giuristi che negli scorsi 6 mesi ha consultato numerosi rappresentanti di comunità di fede coinvolgendoli anche nell’estensione del testo, ha annunciato in primavera un seminario pubblico sulla proposta di legge sulla libertà di coscienza e di religione.
Tra le tematiche affrontate ieri in sessione plenaria anche quella riferita al contrasto all’”analfabetismo biblico” delle giovani generazioni rilevato in ormai diversi studi di settore. In particolare si è discusso del progetto "Storie di guerra e profezie di pace nella Bibbia”, concorso lanciato per quest'anno scolastico da “Biblia”, associazione laica e aconfessionale che da trent'anni promuove la diffusione della cultura biblica nelle scuole. Nell’ambito di un’Intesa siglata già da qualche anno con il Ministero dell’istruzione e della ricerca (MIUR), il concorso si rivolge ad alunni e alunne delle scuole primarie, secondarie di primo e di secondo grado. Alle fasi di valutazione degli elaborati, insieme ad altri esperti di diverso orientamento, parteciperanno anche collaboratori del Servizio istruzione ed educazione (SIE) della FCEI.
L’ufficio stampa è a cura dell’Agenzia NEV. Per informazioni e interviste con esponenti del protestantesimo italiano: cell. 339 3048448, 334 3502090, 335 5250593.
Per maggiori informazioni, schede e documentazione, clicca qui: fedevangelica.it
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COMUNICATO STAMPA
MEDITERRANEAN HOPE

In occasione della Giornata internazionale del volontariato
presentato al Quirinale, tra gli altri, il progetto “Mediterranean Hope”
della Federazione delle chiese evangeliche in Italia
Marta Bernardini, operatrice di Mediterranean Hope presso l’Osservatorio sulle migrazioni a Lampedusa, in presenza del capo dello Stato ha detto: “Vivere a Lampedusa mi ha cambiato l’esistenza. Cambia la prospettiva con cui guardi il mondo. Siamo stanchi di contare i morti. Diciamo sì ai corridoi umanitari”
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Fate parte dell'Italia migliore. Il volontariato è una grande risorsa per il nostro paese”
Roma, 5 dicembre 2015 (NEV-CS69) – “Fate parte dell'Italia migliore. Il volontariato è una grande risorsa per il nostro paese”, con queste parole il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto a sei operatori, invitati a rappresentare il mondo del volontariato, per testimoniare il loro impegno e presentare le loro attività presso il Palazzo del Quirinale in occasione della cerimonia per la Giornata internazionale del volontariato istituita dalle Nazioni Unite nel 1985 allo scopo di promuovere, valorizzare e incoraggiare l'attività svolta dai volontari di tutto il mondo.
La cerimonia è stata condotta dalla presentatrice Geppi Cucciari che ha intervistato sei volontari impegnati in diverse aree, tra cui Marta Bernardini, che si occupa di assistenza ai rifugiati e richiedenti asilo nell’ambito del progetto Mediterranean Hope della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) – con un Osservatorio sulle migrazioni mediterranee a Lampedusa e una Casa delle culture e di accoglienza a Scicli (RG) e che insieme alla Comunità di Sant’Egidio sta istituendo dei corridoi umanitari dal Marocco e dal Libano.
“Vivere a Lampedusa mi ha cambiato l’esistenza. Cambia la prospettiva con cui guardi il mondo e gli eventi del nostro tempo. Da questo scoglio nel cuore del Mediterraneo passa l’umanità intera – ha detto Marta Bernardini rivolgendosi al capo dello Stato e alla presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini –. Per il nostro lavoro ci troviamo a raccontare l’isola e a incontrare le persone che l’attraversano. Insieme ad altri volontari siamo presenti al molo di Lampedusa nel momento in cui approdano i profughi. Ho incontrato tanti volti e tante storie in questi mesi. E poi ci sono i volti di chi è cresciuto in quella piccola isola. Un luogo diventato simbolo per tutto il mondo, isola che accoglie e salva ma anche approdo di disperazione e sofferenza. L’energia di Lampedusa, delle persone che la abitano, che l’attraversano e di quanti si spendono per mantenere un’umanità che spesso ci dimentichiamo, ti conquista. Collaborare con chi per vent’anni ha aperto la propria casa a ragazzi diventati figli e figlie, condividere esperienze quotidiane con chi si batte per i diritti di tutti, dagli ultimi agli stessi concittadini di un’isola lontana ma al centro di tutto, mi ha insegnato qualcosa che altrove non si comprende. Con Mediterranean Hope – ha concluso Bernardini – non ci occupiamo solo di chi arriva ma anche di chi parte, e per questo crediamo fortemente nell’apertura di corridoi umanitari che permettano vie legali, sicure e dignitose per raggiungere l’Italia e l’Europa. Siamo stanchi di contare i morti”.
Per la scheda su Mediterranean Hope: fedevangelica.it
Per maggiori informazioni sui corridoi umanitari dal Libano e Marocco leggi l’intervista a Paolo Naso, responsabile per le relazioni internazionali di Mediterranean Hope:
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tel. 06.4825120/06.483768, fax 06.4828728 - nev@fcei.it



Martedì 08 Dicembre,2015 Ore: 19:47
 
 
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