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www.ildialogo.org Ferma condanna delle comunità islamiche e delle chiese cristiane italiane,di Agenzia NEV del 18/11/2015

Parigi
Ferma condanna delle comunità islamiche e delle chiese cristiane italiane

di Agenzia NEV del 18/11/2015

Le chiese italiane sostengono le chiese sorelle francesi. Le reazioni del mondo protestante ed ecumenico internazionale


Parigi/1. Ferma condanna delle comunità islamiche e delle chiese cristiane italiane
“Contro ogni abuso della religione per perseguire obiettivi politici”
Roma (NEV), 18 novembre 2015 – “Condanniamo ogni forma di terrore e di violenza nel nome di Dio; rivolgiamo un appello a tutte le nostre comunità perché contrastino con tutte le loro forze messaggi d’odio e di violenza incompatibili con l’islam, con il cristianesimo e con tutte le altre religioni e il loro messaggio di pace”. Queste le parole dell'appello firmato sabato 14 novembre, all'indomani degli attacchi terroristici Parigi, durante il convegno organizzato dalla rivista Confronti “Da musulmani immigrati a cittadini italiani: la sfida dell'integrazione e del dialogo” (Roma 13-14 novembre), dagli esponenti delle comunità e dei movimenti islamici e cristiani.
“Noi esponenti di varie organizzazioni islamiche e cristiane – prosegue l'appello – esprimiamo il nostro cordoglio e il nostro sconcerto, nonché la nostra solidarietà al popolo francese, con tutte le sue componenti religiose e culturali, e a tutti i popoli vittime del terrorismo. Rinnoviamo la nostra totale disponibilità a collaborare a ogni iniziativa tesa al dialogo interreligioso e al contrasto di ogni abuso della religione per perseguire obiettivi politici e di potere che nulla hanno a che fare con una fede autenticamente vissuta”.
Tra i primi firmatari i rappresentanti di alcune delle maggiori organizzazioni islamiche italiane, Abdellah Redouane (Grande Moschea di Roma), Izzeddin Elzir (Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia – UCOII), Yahya Pallavicini (Comunità religiosa islamica – COREIS); e per parte cristiana don Cristiano Bettega (Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della CEI), Luca Anziani (Tavola Valdese), Roberto Catalano (Movimento dei Focolari), Paolo Naso (Federazione delle chiese evangeliche in Italia – FCEI), Gian Mario Gillio (Agenzia stampa NEV - FCEI); e altre organizzazioni, Giovanni Sarubbi (Il Dialogo) e Marisa Iannucci (Life Onlus). “Da anni – ha dichiarato all'Agenzia stampa NEV, il direttore della rivista Confronti, Claudio Paravati – organizziamo insieme momenti di dialogo e di informazione alla cittadinanza, come per esempio in occasione dell'annuale Giornata del dialogo cristiano islamico del 27 ottobre, che non è che il primo degli eventi che durante l'anno vengono tenuti in tutta Italia. La situazione è oggi drammatica, e il pericolo del populismo altissimo: è storico questo messaggio congiunto tra cristiani e musulmani, uniti; ed è ora il momento di sottoscriverlo sempre di più affinché parli in maniera chiara a tutta la cittadinanza”.
Per sottoscrivere l'appello: info@confronti.net.
Parigi/2. Le chiese italiane sostengono le chiese sorelle francesi
I messaggi, le lettere e le dichiarazioni del mondo evangelico dopo gli attacchi terroristici
Roma (NEV), 18 novembre 2015 – “In preghiera rivolgiamo i nostri pensieri a voi, alle vittime e ai loro affetti cari, richiamando oggi con rinnovata fermezza la fede nel Signore della pace – ha scritto il pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia al pastore François Clavairoly, presidente della Federazione protestante di Francia -. Ribadiamo il nostro impegno costante per il dialogo tra i popoli, le religioni e le culture, contro ogni estremismo, fondamentalismo, intolleranza, e strumentalizzazione del nome di Dio a giustificazione di ogni genere di violenza”. Dopo la terribile serata del 13 novembre, quando 129 persone hanno perso la vita a causa del violento attacco terroristico di Parigi, sono molte le chiese italiane che hanno reagito con messaggi di vicinanza e sostegno indirizzati alle chiese sorelle francesi.
Il pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese, ha scritto al pastore Laurent Schlumberger, presidente del Consiglio nazionale della Chiesa protestante unita di Francia: “Preghiamo il Signore della pace e della riconciliazione affinché dia coraggio e speranza a voi e a noi, e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, per continuare a camminare sulla via della soluzione non violenta dei conflitti, della convivenza rispettosa delle diversità e della democrazia”.
Il pastore Raffaele Volpe, presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI), ha dichiarato: “L’attacco di Parigi mette in discussione quanto abbiamo sempre creduto e testimoniato, e cioè che bisogna difendere con tutta la forza possibile l’unicità di ogni singola persona. Un atto terroristico si fonda sul principio che l’altro non sia una persona con i suoi sogni, la sua libertà, la sua coscienza, ma un simbolo. Un freddo simbolo, invece che un volto unico e irripetibile”.
Il pastore Stefano Paris, presidente dell’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° Giorno, ha dichiarato: “Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime, ai feriti e al popolo francese”. Ha poi chiesto alle chiese cristiane avventiste italiane di dedicare un minuto di silenzio, sabato 21 novembre, alle ore 11, a tutti coloro che sono stati colpiti da questa ennesima tragedia.
Anche la Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) – si legge in un comunicato – condanna la strage di Parigi e l’uso del nome di Dio per commettere crimini così efferati: “Nulla di quanto accaduto può essere giustificato con l’appartenenza alla religione islamica, ma solo con il fanatismo omicida di terroristi”. Sono numerosi infine i momenti di incontro e preghiera già avvenuti o in programma nei prossimi giorni, nelle chiese protestanti di tutta Italia.
Parigi/3. Le reazioni del mondo protestante ed ecumenico internazionale
Clavairoly: “Determinati a testimoniare la speranza e a resistere a ogni fanatismo”
Roma (NEV), 18 novembre 2015 - Celebrazioni interreligiose e momenti di preghiera, accompagnati da dichiarazioni pubbliche di cordoglio, solidarietà e speranza, hanno caratterizzato in tutto il mondo la risposta da parte delle comunità di fede agli attacchi terroristici che hanno colpito Parigi lo scorso venerdì. “Di fronte a una prova così grande, dobbiamo restare uniti!” E' questa l'esortazione con cui il pastore François Clavairoly, presidente della Federazione protestante di Francia (FPF), ha invitato tutte le chiese membro della FPF a dedicare momenti di preghiera e di riflessione nei culti di domenica scorsa. Mentre “i valori della Repubblica e della democrazia sono presi di mira, e la fraternità umana è messa alla prova – ha dichiarato Clavairoly - noi vogliamo esprimere solidarietà a chi opera per la pace e la giustizia, ribadendo la nostra determinazione a testimoniare una speranza che non può essere vinta e a resistere a ogni forma di fanatismo”.
Lo stesso richiamo all'unità in questo momento di crisi è stato lanciato dal pastore Laurent Schlumberger, presidente della Chiesa protestante unita di Francia (EPUF). In un messaggio rivolto alle chiese locali, Schlumberger si è chiesto: “Di fronte a tanta paura e sconforto, cosa possiamo fare? Possiamo pregare; possiamo offrire l'ascolto e la parola; possiamo coltivare la solidarietà e la fraternità, così fragili e così preziose, che ci sono state affidate”.
Tra le organizzazioni ecumeniche internazionali, la prima a intervenire pubblicamente è stata la Conferenza delle chiese europee (KEK) che, attraverso il suo segretario generale, il belga Guy Liagre, ha definito gli attentati “una vile aggressione, una tragedia immane e un affronto all'umanità intera”. Dopo aver espresso vicinanza e solidarietà nella preghiera a chi piange una persona cara e a chi nella notte “ha messo a rischio la propria vita per salvare quella degli altri”, il pastore Liagre ha affermato: “questi tragici eventi ci spingono a rafforzare il nostro lavoro per la pace e la riconciliazione. Come cristiani, dobbiamo rimanere fedeli all'evangelo e impegnarci per un'Europa, umana, pacifica, giusta e libera”.
Una ferma condanna della violenza terroristica è arrivata anche dal Comitato esecutivo del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), le cui riunioni si sono tenute a cavallo del fine settimana a Ginevra (Svizzera). “Non possiamo accettare che tali atrocità possano venire giustificate in nome di Dio o di una qualsiasi religione. La violenza nel nome della religione è una violenza contro la religione, che noi condanniamo, rifiutiamo e denunciamo. Non lasciamo che questi eventi riducano la nostra ospitalità a coloro che fuggono dalla violenza e dall’oppressione”, hanno inoltre ammonito gli esponenti del CEC. Domenica scorsa il CEC, insieme alla chiesa protestante di Ginevra, ha organizzato presso la cattedrale di Saint Pierre un culto per ricordare sia le vittime di Parigi, sia le persone uccise negli attentati di Beirut giovedì scorso. (riforma.it)
Sui fatti di Parigi si sono espressi numerosi altri esponenti cristiani internazionali tra i quali l'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, il presidente della Federazione luterana mondiale (FLM), Munib Younan, il Consiglio mondiale metodista. Per ulteriori commenti: riforma.it
NEV - Notizie Evangeliche, Servizio stampa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia - via Firenze 38, 00184 Roma, Italia tel. 064825120/06483768, fax 064828728, e-mail: nev@fcei.it, sito web: http://www.fcei.it .


Venerdì 20 Novembre,2015 Ore: 20:19
 
 
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