(NEV) – E' in corso presso l'Accademia evangelica di Villigst, a Schwerte (Germania), una consultazione della Conferenza delle chiese europee (KEK) per fare il punto sui pellegrinaggi che da diverse parti del continente (vedi NEV 41/2015) convergeranno a fine novembre a Parigi per la Conferenza ONU sul cambiamento climatico (COP21). Coordinata da Peter Pavlovic, segretario della rete cristiana europea per l'ambiente (ECEN), l'incontro ha per titolo “Il contributo europeo al pellegrinaggio per la giustizia climatica”. Dall'Italia è presente Antonella Visintin, coordinatrice della Commissione Globalizzazione e ambiente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). La FCEI partecipa al percorso italiano del People's Pilgrimage (vedi NEV 38, 39, 40/2015) partito dalle Filippine per iniziativa dell'attivista per la giustizia climatica, Yeb Saño.

(NEV) - “Condanniamo il ciclo di violenza e chiediamo a entrambe le parti di porvi fine. Sollecitiamo il governo di Israele e la leadership politica a mostrare responsabilità e capacità di controllo in questi giorni difficili nel tutelare i luoghi santi per ciascun popolo. Condanniamo la politica del ‘grilletto facile’ applicata verso i cittadini palestinesi di Israele e palestinesi dei territori occupati”: è quanto si legge nel comunicato stampa del Villaggio di Neve Shalom-Wahat al Salam diffuso sulla scorta delle violenze riaccesesi nelle ultime settimane. Neve Shalom-Wahat al Salam è la sola comunità in Israele in cui ebrei e palestinesi hanno scelto, da 40 anni, di vivere insieme in equità e giustizia, e dove opera la Scuola primaria bilingue e binazionale e la Scuola per la pace. “L’esperienza del vivere insieme in dignità e uguaglianza condotta nel Villaggio di Neve Shalom-Wahat al Salam ci ha insegnato che vivere insieme in pace è possibile. Per porre fine alle ostilità e allo spargimento di sangue, l’occupazione deve cessare e ci deve essere piena uguaglianza tra i due popoli”, conclude il comunicato (www.oasidipace.org).

(NEV/WCC) - “Chiediamo a tutti i governi di cessare immediatamente le azioni militari in Siria e di sostenere processi politici di pace attraverso cui possa rinascere la speranza per tutti i siriani”: lo ha affermato il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) Olav Fykse Tveit. Con una presa di posizione rilasciata il 12 ottobre il CEC ha condannato duramente tutte le operazioni militari straniere. Il CEC, insieme alle sue chiese membro e i partner ecumenici, in molte occasioni aveva già espresso la propria convinzione che “non c’è una soluzione militare” al conflitto in Siria. “Solo una soluzione politica, che porti all’istituzione di un governo nazionale di transizione, riconosciuto dal popolo siriano e dalla comunità internazionale, potrebbe adeguatamente fronteggiare la minaccia costituita dall’Isis e da altri gruppi estremisti e offrire speranza per preservare il tessuto sociale della Siria e dell’intera regione”, si legge nella dichiarazione. “Ripetiamo il nostro appello urgente al Consiglio di Sicurezza dell’ONU e alla comunità internazionale a implementare le misure necessarie per mettere fine al flusso di armi e combattenti stranieri in Siria”, ha aggiunto Tveit.

(NEV/EAA) – E' in corso la Settimana di azione delle chiese per il cibo (11-18 ottobre). Si tratta di un'iniziativa internazionale a favore della giustizia alimentare, promossa dall'Alleanza ecumenica per la difesa dei diritti (EAA). “Nel mondo una persona ogni nove è sottonutrita – ha spiegato Manoj Kurian dell'EAA –, una cifra che sale drammaticamente se si considera l'Africa Subsahariana, dove a soffrire la fame è una persona ogni quattro”. Porre fine alla fame nel mondo è il secondo dei 17 obbiettivi per lo sviluppo sostenibile recentemente lanciati dall'ONU. “Un modo per raggiungere questo obbiettivo è dare particolare attenzione alle pratiche di agricoltura sostenibile – ha ricordato Kurian -. E' vitale sostenere i piccoli produttori garantendo loro l'accesso alle risorse naturali come la terra, l'acqua e le sementi” (oikoumene.org).

(NEV) - L'ecumenismo passa anche attraverso … il cricket. Il prossimo 25 ottobre, dopo la messa di chiusura del Sinodo sulla famiglia, si affronteranno a Roma il St. Peter's Cricket Team – la Nazionale del papa – e il Church of England (COFE) XI – l'Undici dell'arcivescovo. “Sarà un gran divertimento e un segno del nostro legame ecumenico”, ha dichiarato il reverendo Steve Gray, capitano del COFE XI. L’incontro, in realtà, sarà una rivincita. Nel settembre dello scorso anno le due squadre erano scese sul terreno del Kent County Cricket Ground di Canterbury per quella che il Primate della Comunione anglicana, Justin Welby, ha definito “la prima partita di cricket tra le due parti dai tempi della Riforma”. Dopo un match combattuto fino all’ultimo, a prevalere è stato l’Undici dell’arcivescovo. Anche in questo match l’incasso sarà devoluto a una causa benefica. L’anno scorso andò al Global Freedom Network, rete mondiale contro le moderne schiavitù.

(NEV) – E' interamente dedicato a “pensieri, emozioni ed esperienze all'insegna della solidarietà” il numero 5/2015 di “Miteinander/Insieme”, il bimestrale bilingue (italiano/tedesco) della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI). La rivista si apre con un editoriale del pastore Jakob Betz, vice decano della CELI; seguono articoli su solidarietà e diaconia, solidarietà e Bibbia, le chiese in Germania e la crisi greca, testimonianze da Roma, Merano, Napoli, Genova, cappellania ospedaliera e carceraria. Miteinander/Insieme, via Aurelia Antica 391, 00165 Roma (www.chiesaluterana.it).

(NEV) – Susanna Peyronel e Filippo Maria Giordano sono i curatori del volume “Federalismo e Resistenza. Il crocevia della 'Dichiarazione di Chivasso' (1943)” (ed. Claudiana, pagg. 180, euro 16) che raccoglie gli atti del LIII Convegno di studi sulla Riforma e sui movimenti religiosi in Italia. La Dichiarazione, che intendeva rivendicare i diritti delle minoranze "contro i venti di malgoverno livellatore e accentratore" e proporre un rinnovamento dello stato italiano all'interno di un progetto di federalismo europeo, fu firmata dai rappresentanti delle popolazioni alpine riuniti clandestinamente a Chivasso il 19 dicembre 1943. Il volume propone riflessioni e approfondimenti sull'ambiente storico, politico e culturale, Resistenza inclusa, in cui maturarono i redattori - di origine valdostana o valdese - della Dichiarazione. Accanto alle rivendicazioni sull'autonomismo amministrativo, economico e linguistico-culturale, emergono quelle sottese all'affermazione del principio di libertà religiosa e di laicità, derivanti, per i valdesi, dalla condizione di minoranza religiosa. Il tema federalista, oggetto ormai di molteplici studi, è analizzato alla luce delle culture differenti che a Chivasso trovarono una momentanea sintesi. Claudiana, via S. Pio V 15, 10125 Torino; www.claudiana.it