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www.ildialogo.org TELEGRAFO,di Agenzia NEV del 12/08/2015

TELEGRAFO

di Agenzia NEV del 12/08/2015

(NEV) – In vista del Cinquecentenario della Riforma, per garantire nel mondo una buona comprensione di questo periodo storico, sarebbe utile non diffondere l’idea che essa dipenda esclusivamente dal Riformatore Martin Lutero. E’ l’opinione dell’ex-ambasciatore svizzero a Berlino, Tim Guldimann, membro del Comitato preparatorio al Giubileo del 2017 insieme a esponenti della Chiesa evangelica della Germania (EKD) e al presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera (FCES), il pastore Gottfried Locher. In un’intervista rilasciata all’agenzia tedesca EPD, Guldimann spiega: “Senza Zwingli e senza Calvino la Riforma sarebbe probabilmente rimasta una questione intra-tedesca, tutt’al più nordeuropea. Invece, è grazie a Calvino che il movimento si fece mondiale”. Prova ne è per Guldimann il fatto che negli Stati Uniti i luterani sono non più di 7 milioni, mentre i “discendenti” di Calvino, presbiteriani e riformati, ben 40 milioni. “In Svizzera siamo abituati a parlare di Riformatori, al plurale. Per noi la Riforma è frutto di diversi personaggi importanti del XVI secolo”: questo il patrimonio storico e culturale che Guldimann intende valorizzare in vista dell’appuntamento del 2017.
(NEV) – Anche il riformatore svizzero Huldrych Zwingli (1484-1531) avrà il suo film. In vista del Cinquecentenario della Riforma zwingliana previsto per il 2019 – nel 1519 Zwingli si insedia quale predicatore al Grossmünster di Zurigo - è in preparazione la produzione di un film dedicato alla vita del sacerdote cattolico che conosce la Riforma luterana e ne importa le idee, plasmandole sulla comunità svizzera di lingua tedesca, analogamente a quanto sta facendo nello stesso periodo Giovanni Calvino per la comunità di lingua francese a Ginevra. La sceneggiatura è a cura della giornalista e scrittrice Simone Schmid, che si avvale della consulenza della chiesa riformata cantonale di Zurigo. Il film sarà prodotto dalla C-Films (c-films.com) con un budget di circa sei milioni di euro: l’uscita nelle sale è in programma per la seconda metà del 2018.
(NEV) – L'editrice Claudiana propone il volume di Max Engammare “L'ordine del tempo. L'invenzione della puntualità nel XVI secolo” (pagg. 223, euro 28). Nel XVI secolo, i protestanti riformati - in primis nella Ginevra di Calvino, ma anche nella Francia ugonotta, a Londra o Berna - attuano una completa riorganizzazione del tempo, interiorizzandone una concezione originale e applicando un'etica nuova allo svolgimento delle loro giornate. Restrizioni d'ordine spirituale regolano rigorosamente il loro rapporto con il tempo, concepito innanzitutto in relazione a Dio, del cui uso dovranno rendere minuziosamente conto. È così che viene alla luce il moderno valore della puntualità - innanzitutto virtù spirituale, sociale e disciplinare -, che si istituiscono strutture sociali di sprone e di controllo, che si elabora un diverso calendario e nasce una nuova economia del tempo e delle sue partizioni. Claudiana, via S. Pio V 15, 10125 Torino; www.claudiana.it
(NEV) – Lo scorso 30 luglio, con un comunicato stampa, “L’Italia sono anch’io” - Campagna per i diritti di cittadinanza promossa da una ventina di realtà della società civile, tra cui la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) - ha espresso preoccupazione per il ddl di riforma della legge sulla cittadinanza. Dopo una serie di mosse politiche, tra cui le dimissioni della co-relatrice Anna Grazia Calabria (FI), la riforma proposta, a questo punto dalla sola relatrice del PD Marilena Fabbri, riguarda lo ius soli e il cosiddetto ius culturae dei soli minori, e non interviene sulle centinaia di migliaia di stranieri adulti che vivono e lavorano da tanti anni nel nostro paese e che vogliono diventare cittadini italiani. “Si rischia – si legge nel comunicato - di rinunciare a una riforma complessiva della legge di cittadinanza. Chiederemo al Presidente della Repubblica un incontro urgente per sostenere gli argomenti della coalizione che ha promosso la Campagna e che ha raccolto nel Paese centinaia di migliaia di firme e un consenso molto ampio”.
(NEV) - La chiesa riformata del “Grossmünster”, duomo di Zurigo (Svizzera), ha deciso di accogliere a fine agosto una famiglia siriana di profughi. E’ quanto si apprende dal quotidiano zurighese Tages-Anzeiger dello scorso 3 agosto. La famiglia troverà presso la “Helferei” una sistemazione temporanea, spiega in un’intervista il pastore della chiesa, Christoph Sigrist, il quale, alla domanda: “Ma a quale modello si è ispirato?”, ha risposto: “alle chiese partner metodiste e valdesi della Sicilia, che hanno accolto nelle proprie strutture profughi arrivati a Lampedusa”. Il pastore Sigrist, come ogni anno, a ottobre e ad aprile ha infatti portato i suoi “confermandi” al Centro evangelico giovanile di “Adelfia” a Scoglitti (RG), ha confermato Giovanella Scifo, responsabile della “Casa delle culture-Mediterranean Hope”, centro di accoglienza e integrazione a Scicli (RG) promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). “Con i ragazzi del Grossmünster ad aprile abbiamo organizzato un agape domenicale proprio nella nostra Casa delle culture”, ha concluso Scifo.
(NEV) - Domenica 2 agosto è stato il giorno della memoria per lo sterminio di Rom e Sinti durante la II guerra mondiale, il Porrajmos (in romanì “grande divoramento”, “devastazione”). La giornata, indetta dal Parlamento europeo, ricorda in particolare l’uccisione di 3 mila Rom e Sinti rinchiusi nello Zigeunerlager di Auschwitz-Birkenau nella sola notte del 2 agosto 1944. A fine guerra le stime parlano di più di 500 mila Rom e Sinti sterminati. A distanza di più di settant’anni il razzismo contro i rom e sinti continua a essere un tema all’ordine del giorno, e la speranza è che questa giornata di commemorazione “possa rafforzare gli sforzi per la giustizia e la riconciliazione” ha dichiarato Guy Liagre, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC). “Per tutta la loro storia le minoranze rom hanno vissuto marginalizzazione, sofferenza e violenza – ha aggiunto Doris Peschke, segretaria generale della Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME) -; ricordare il passato è il primo passo per costruire un futuro dove le minoranze vengano rispettate”. Il CEC e la CCME hanno incoraggiato l’iniziativa di osservare un momento di silenzio a mezzogiorno di domenica 2 agosto.
NEV - Notizie Evangeliche, Servizio stampa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia - via Firenze 38, 00184 Roma, Italia tel. 064825120/06483768, fax 064828728, e-mail: nev@fcei.it, sito web: http://www.fcei.it .


Sabato 15 Agosto,2015 Ore: 08:00
 
 
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