“Non poter più fare affidamento su entrate certe rende creativi”, commenta la pastora, che ha mobilitato un gruppo di volontari con lo scopo di tenere sempre aperto il luogo di culto. I passanti si fermano, entrano a curiosare e se lo desiderano, si fanno due chiacchiere con la pastora Maurer, sempre disponibile a nuovi incontri. “Quando all’improvviso vengono a mancare i soldi, allora non ci si può più esimere dal fare una riflessione più approfondita sullo scopo di una comunità e sulla responsabilità del ministero pastorale. Qual è la mia vocazione, e cosa sono disposta a fare pur di portarla avanti? Questo processo è una sfida e ci interroga sul cosa debba essere oggi la chiesa”, dice la “pastora-fundraiser”. La chiesa, che vanta un’ottima acustica, affitta i propri spazi anche per eventi culturali, e dal ricco programma si evince che a frequentarli non sono solo i membri della comunità svizzera riformata, bensì tutta la cittadinanza.

Intanto, Jeffrey Long, insieme a 3 amici, partirà il prossimo 30 agosto, giorno del suo compleanno, alla conquista del Vallo di Adriano, un miglio per volta per ogni anno di vita, al fine di raccogliere fondi per la sua comunità. “In tutto il Regno Unito c’è una sola chiesa svizzera. E ognuno di noi dovrebbe fare quel che è nelle sue possibilità per sostenere questo posto meraviglioso”, dice Jeffrey, il cui obiettivo è quello di arrivare a 5000 sterline di donazioni per la sua camminata “84/84” (swisschurchlondon.org.uk).