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www.ildialogo.org TELEGRAFO,di Agenzia NEV del 04/03/2015

TELEGRAFO

di Agenzia NEV del 04/03/2015

(NEV) - Tra le priorità del "Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani" (CPPDU) - organismo composto da una novantina di realtà della società civile, tra cui la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) - figura la creazione di un'Istituzione nazionale indipendente per i diritti umani in accordo con i Principi di Parigi (1991). E' quanto è emerso dall'Assemblea generale dell'organismo che dal 2002 opera a livello nazionale e nelle sedi internazionali per la promozione dei diritti umani in Italia. Svoltasi il 2 marzo a Roma, l'Assemblea ha riconfermato quale portavoce del Comitato Maurizio Gressi (Comitato UNRWA Italia), e come coordinatrice Barbara Terenzi (Fondazione Basso). I due hanno espresso preoccupazione per il ritardo con cui l'Italia risponde ai suoi obblighi in materia di diritti umani, nonché la necessità di svolgere un'azione politica per arrivare nelle Commissioni parlamentari competenti alla discussione dei disegni di legge già depositati per l'istituzione di un'autorità indipendente per la promozione e protezione dei diritti umani. Tra le altre attività, il CPPDU appronta regolarmente dei rapporti di monitoraggio in riferimento alle raccomandazioni del Consiglio per i diritti umani dell'ONU all'Italia espresse in sede di "Esame periodico universale" (www.comitatodirittiumani.net).
(NEV/EKD) - L'8 marzo la Chiesa evangelica di Germania (EKD) presenterà il suo primo Atlante per le pari opportunità tra uomo e donna. L'Atlante, che ricalca quello annuale predisposto dal governo federale, offre analisi, statistiche e approfondimenti sulle pari opportunità all'interno delle chiese membro della EKD. Approntato dal Centro studi della EKD sulle questioni di genere nella chiesa e nella teologia, in cooperazione con la conferenza delle donne e degli sportelli per le pari opportunità delle singole chiese regionali, l'Atlante traccia una situazione assai variegata. Heinrich Bedford-Strohm, presidente della EKD, si è detto sorpreso dall'eterogeneità dei risultati nelle varie Landeskirchen. A livello nazionale le donne sono il 33% del corpo pastorale, mentre la partecipazione femminile nel Sinodo della EKD è del 46%, e nel Consiglio della EKD del 47%. Percentuali comunque superiori rispetto al Bundestag e al governo federale, come si legge in una nota della EKD. L'Atlante contiene anche informazioni sulla distribuzione per genere nella Diaconia e nell'ambito della vita ecclesiastica, senza dimenticare il lavoro volontario e onorario. Il prossimo Atlante della EKD sulle pari opportunità è previsto per il 2016.
(NEV) - A Bogotà, Colombia, è in corso la 35sima Assemblea generale della Federazione mondiale degli studenti cristiani (WSCF). Data di chiusura dei lavori, giovedì 5 marzo. Christine Housel, segretaria generale del WSCF, nel suo discorso introduttivo ha espresso la speranza che l’assemblea sia capace di una comprensione migliore e aderente al presente delle istanze di pace e giustizia nel mondo. “Ci vuole capacità di comprendere le dinamiche globali e locali riguardanti i temi della pace, la giustizia, lo sviluppo economico” ha detto la Housel, e ha concluso “come anche le lotte in corso per la difesa delle identità. Noi riteniamo la diversità essere una ricchezza nell’unità, e sosteniamo una visione di vita condivisa nella pace, nella giustizia e nell’amore che provengono da Dio e che non conoscono confini né barriere nel mondo”. Il WSCF è nato nel 1895 ed è una federazione mondiale. L’Assemblea generale si tiene ogni 4/6 anni, e questa in corso vede la partecipazione di 180 persone da tutto il mondo.
(NEV/WCC) - Il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) ha condannato i recenti attacchi contro una moschea in Cisgiordania e un Centro cristiano di Gerusalemme, che sembrano far parte di una strategia di rappresaglia (price-tag strategy) da parte di gruppi estremisti. Secondo i media, un gruppo di coloni ebrei ha preso d’assalto sia il villaggio di Al-Jaba’a, vicino a Betlemme, sia un edificio della Chiesa greco-ortodossa a Gerusalemme, entrambi dati alle fiamme. “Il CEC – ha affermato il vice segretario generale dell'organismo ecumenico, Geoges Lemopoulos - chiede misure rapide e concrete per assicurare alla giustizia i responsabili e per impedire” altri attacchi del genere in futuro”. Lemopoulos ha anche espresso gratitudine per la “risposta chiara e inequivocabile” da parte del presidente di Israele, Reuven Rivlin, in una telefonata al patriarca greco-ortodosso Teofilo III, in cui ha definito l’attacco di Gerusalemme “un crimine atroce”.
(NEV/Riforma.it) – La pastora protestante nigeriana Esther Abimiku Ibanga è stata insignita del XXXII Premio Niwano per la Pace. Ibanga è la fondatrice di “Women Without Walls Initiative”, una ONG che combatte le violenze e uccisioni ingiustificate di donne e bambini nella regione nigeriana di Plateau. L’organizzazione – che raccoglie donne di diverse etnie e tribù – sostiene inoltre l'idea di uno sviluppo non violento, promuovendo la presenza di componenti femminili nella vita politica e amministrativa del paese, valorizzandone il ruolo di portatrici di pace. Il comitato di selezione del premio ha inoltre sottolineato l’effetto positivo che l’ONG ha avuto sulla vita di migliaia di persone e delle loro comunità. Il Premio – che verrà consegnato il prossimo 14 marzo a Tokio - prende il nome dal fondatore e primo presidente della organizzazione laica buddista Rissho Kosei-kai, Nikkyo Niwano, che dedicò più di metà della sua vita a promuovere la pace nel mondo, specialmente attraverso il dialogo tra le fedi.
(NEV) – Il Patriarca copto ortodosso Tawadros II ha incontrato ieri, 3 marzo, i familiari dei 21 cristiani copti trucidati in Libia da terroristi legati allo Stato Islamico (IS). L'incontro si è tenuto nel villaggio di Samalot, a 25 chilometri da Minya in Egitto, nella provincia da cui provenivano la maggior parte delle vittime della barbarie jihadista. Durante l'incontro, papa Tawadros ha consegnato alle famiglie i certificati di morte delle vittime, che attestano la loro efferata esecuzione avvenuta per decapitazione, riferisce l'Agenzia Fides. Nei giorni scorsi, papa Tawadros aveva già ribadito che i 21 cristiani massacrati in Libia sarebbero stati celebrati come martiri dalla Chiesa copta. Intanto dalla Libia giunge la notizia dell'ennesima uccisione di un egiziano copto, il cui cadavere senza testa è stato ritrovato alla periferia della cittadina di Mechili, in Cirenaica. La vittima del barbaro omicidio si chiamava Mansour Saad Awad e lavorava in un allevamento di pollame della zona.
(NEV/AsiaNews) - L'attacco di ieri al Cairo ha fatto due morti e nove feriti. Due giorni fa ad Assuan altri due morti. Molti applaudono al pugno di ferro sulla sicurezza di al-Sisi, altri lo criticano perché illiberale. Le elezioni che dovevano tenersi in marzo e maggio, sono state spostate in data da destinarsi: la Corte costituzionale ha bocciato alcune leggi elettorali. Condanne a morte e all'ergastolo per gli islamisti, ma pure condanne pesanti per giovani dimostranti della primavera araba. Nonostante tutto ciò, vi è un "futuro migliore per l'Egitto": lo ha affermato il pastore André Zaki, presidente della Federazione delle chiese protestanti in Egitto che raccoglie 17 denominazioni. In un'intervista rilasciata alla stampa Zaki ha parlato di speranza per il paese, anche per il crescente riconoscimento del contributo dei cristiani alla rivoluzione anti-Mubarak e anti-Morsi, come pure a un cambiamento di visione del governo verso i cristiani del Paese. Egli ha fatto anche notare che la maggiore unità dei cristiani con la vita della nazione sta andando di pari passo con l'unità fra le chiese ortodossa, cattolica e protestante.
(NEV) - Il Consiglio cristiano di tutta l'India (AICC), un'ampia coalizione di chiese nata nel 1999, ha accolto favorevolmente il recente discorso del primo ministro Narendra Modi sulla libertà religiosa, pronunciato in seguito ad attacchi contro alcune chiese cristiane a Delhi, attacchi che nella capitale indiana si protraggono sin dalla fine dell'anno scorso. Il 17 febbraio è arrivata la conferma da parte del primo ministro sull'impegno del suo governo a tutelare il diritto di ogni individuo ad adottare e mantenere la religione di sua scelta. Modi ha ricordato che in India la tolleranza religiosa è una tradizione che si è mantenuta per secoli, fino alla comparsa in questi ultimi decenni di un violento estremismo religioso. L'AICC per parte sua, sottolineando come i cristiani sono contrari a conversioni forzate oppure ottenute con metodi fraudolenti, ha dichiarato che le leggi attuali sono sufficienti per agire contro i responsabili di abusi in tal senso e che certe voci a favore di leggi anti-conversione sono meri tentativi di dividere gli indiani e demonizzare i cristiani, perché "tutto ciò che i cristiani chiedono, è di poter praticare e diffondere la loro fede pacificamente come garantito dalla Costituzione".
NEV - Notizie Evangeliche, Servizio stampa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia - via Firenze 38, 00184 Roma, Italia tel. 064825120/06483768, fax 064828728, e-mail: nev@fcei.it, sito web: http://www.fcei.it .


Mercoledì 04 Marzo,2015 Ore: 21:19
 
 
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