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www.ildialogo.org La condanna unanime degli organismi ecumenici e interreligiosi,di Agenzia NEV del 14/01/2015

Attentati Parigi
La condanna unanime degli organismi ecumenici e interreligiosi

di Agenzia NEV del 14/01/2015

Solidarietà dalle chiese evangeliche italiane. Il presidente della Federazione protestante di Francia alla marcia


Attentati Parigi/1. Il presidente della Federazione protestante di Francia alla marcia
Il pastore Clavairoly: "Ho invitato tutti i protestanti a manifestare per i valori della Repubblica"
Roma (NEV), 14 gennaio 2015 - "Questa marcia l'ho vissuta come un momento repubblicano. Un momento molto intenso di comunione laica, dove i sentimenti di scoramento e tristezza si mischiavano con quelli di una grande fiducia e determinazione per il futuro". E' quanto ha dichiarato in un'intervista all’Agenzia stampa ecumenica “ProtestInter” il presidente della Federazione protestante di Francia (FPF), pastore François Clavairoly, che alla vigilia della marcia dell'11 gennaio - che a Parigi ha visto sfilare fianco a fianco non solo una cinquantina di capi di stato e di governo, ma anche leader religiosi cristiani, musulmani ed ebrei - aveva invitato tutti i protestanti di Francia ad unirsi alle marce in memoria delle 17 vittime, giornalisti del settimanale satirico Charlie Hebdo, poliziotti e clienti ebrei del supermercato kosher, barbaramente assassinate la scorsa settimana da terroristi islamici.
"Lo hanno detto tutti: ci sarà un prima e un dopo. Lo shock è stato troppo brusco e violento - prosegue Clavairoly, che lo scorso 7 gennaio aveva condannato senza mezzi termini l'attacco terroristico alla redazione di Charlie Hebdo (vedi NEV 1-2/15) -. Il 'dopo' significa innanzitutto far prendere coscienza che tutti i cittadini hanno un ruolo, una responsabilità da esercitare, nel vivere insieme. Tutti, senza eccezioni". E poi c'è il principio della laicità. "Con la Repubblica siamo passati da un regime di cattolicità ad un regime di laicità. Questo regime di laicità è stato co-prodotto dai protestanti con l’accordo dei cattolici: tocca ora ai musulmani impegnarsi in questo senso. Credere significa pensare! Questa frase di Paul Ricoeur è più attuale che mai: credere non significa semplicemente praticare e difendere la propria religione, ma anche pensarla, e cioè passarla tra il fuoco della critica e della ragione. E quando la religione impazzisce, va curata".
Quel che conta ora per il presidente della FPF è la riconciliazione tra i viventi: "Domenica scorsa ho partecipato alla cerimonia nella grande sinagoga di Parigi con l'accensione di 17 ceri. Ad accendere l'ultimo è stata una donna musulmana, madre di uno dei due militari uccisi nell'attentato di Tolosa del 2012 da Mohamed Merah. Ecco, questo ha un senso: la riconciliazione dei viventi".
Attentati Parigi/2. Solidarietà dalle chiese evangeliche italiane
Presidente FCEI Aquilante: l'Europa trascinata in un cammino di violenza preoccupante
Roma (NEV), 14 gennaio 2015 – In seguito all’attentato al settimanale Charlie Hebdo, avvenuto lo scorso 7 gennaio a Parigi, e poi alla successiva presa di ostaggi in un supermercato kosher, attacchi terroristici che insieme hanno fatto 17 vittime, sono state numerose le dichiarazioni e riflessioni dei protestanti italiani. Il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), pastore Massimo Aquilante, già il 7 gennaio con un comunicato stampa si era detto "scioccato e inorridito per quanto avvenuto. Con questo attentato l'Europa è stata ulteriormente trascinata in un cammino di violenza sempre più cruento e preoccupante" (vedi NEV 1-2/15).
Il pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese, ha scritto al pastore Laurent Schlumberger, presidente della Chiesa protestante unita di Francia, per esprimere solidarietà “in questo momento difficile per la Francia. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti alle vittime dell'attentato e al popolo francese”. Il moderatore ha messo l'accento sulla responsabilità delle chiese affinché esse promuovano il dialogo tra le religioni contro ogni integralismo. “Le chiese - ha concluso - devono pronunciarsi contro l'utilizzo strumentale e violento del nome di Dio e della religione". Il moderatore, oltre alle vittime del giornale parigino, ha voluto ricordare anche la strage del supermercato kosher dove sono stati uccisi dei cittadini ebrei, in quanto ebrei.
"Siamo certi che la grande democrazia francese e, con essa, i popoli europei sapranno respingere con fermezza e con sapienza il tentativo orchestrato da fazioni fanatiche di instillare l’odio verso l’Islam o, talora assai improvvidamente, verso i migranti e gli stranieri", è quanto si legge in un comunicato dell'Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° Giorno (UICCA), che ha espresso vicinanza e affetto alle famiglie colpite dalla disumana strage. "Urge tuttavia capire quali siano le cause e gli atteggiamenti mentali e religiosi che sovente le religioni, tutte, forse anche inconsapevolmente, diffondono, fornendo così indirettamente il pretesto ideologico a menti malate, inclini alla violenza”.
Infine, il gruppo di Dialogo ebraico cristiano islamico (DECI) di Firenze, esprimendo la propria forte condanna per l'attentato, ritiene che "atti come quello in oggetto, pur legati a gruppi di sedicenti islamici, non siano affatto espressioni di fede religiosa quanto di precise strategie politiche. Troviamo pertanto inaudito e blasfemo che si utilizzi il nome di Dio per giustificare uccisioni e massacri, perché Dio è clemente e misericordioso. Ci impegneremo ogni giorno di più per promuovere dovunque nel mondo il principio della libertà religiosa e di coscienza di tutti, credenti e non credenti. Proprio per questo respingiamo anche ogni tentativo di chi in Italia e nel mondo voglia utilizzare i drammatici eventi di questi giorni per demonizzare ed emarginare i credenti musulmani attraverso la falsa equazione musulmano-terrorista. I violenti vanno isolati e perseguiti, la libertà di religione e di coscienza salvaguardata perché suprema garanzia di democrazia”.
Attentati Parigi/3. La condanna unanime degli organismi ecumenici e interreligiosi
Roma (NEV), 14 gennaio 2015 - Per gli organismi ecumenici e interreligiosi europei e mondiali, ma anche per numerose realtà evangeliche nel mondo, la condanna degli attacchi terroristici di Parigi è stata unanime. E unanime è stata l'espressione di vicinanza e solidarietà ai famigliari delle vittime, alla Francia repubblicana e ai valori che rappresenta. Unanime la necessità di riaffermare la libertà di espressione, senza dimenticare anche quella di religione e di coscienza. Unanime la preoccupazione per l'aumento nelle nostre società dell'islamofobia e dell'antisemitismo.
Il 7 gennaio, subito dopo la strage ad opera di terroristi islamici nella redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), così come la Conferenza delle chiese europee (KEK) avevano condannato senza giri di parole il vile attentato (vedi NEV 1-2/15). Non si è fatta attendere la Sezione europea dell'Associazione mondiale per la comunicazione cristiana (WACC), che ha messo l'accento sulla difesa della libertà di stampa.
L'8 gennaio William Vendley, segretario generale della sezione internazionale di Religions for Peace, la più ampia coalizione multireligiosa al mondo con sede a New York, ha detto "no" all'estremismo religioso violento, precisando: "Non c'è giustificazione alcuna per questo atto di violenza che travisa grossolanamente il messaggio dell'islam".
Tra le numerose dichiarazioni giunte in redazione in questi giorni segnaliamo quella del Consiglio europeo dei leader religiosi (ECRL) che ha parlato di "un atto terroristico contro l'umanità". "Nel rispetto delle nostre differenze religiose proseguiremo nella cooperazione multireligiosa prendendo insieme azione a favore della pace e della libertà", ha sottolineato il pastore riformato Thomas Wipf, moderatore del ECRL.
Ieri sera a Berlino i rappresentanti della Chiesa evangelica di Germania (EKD) insieme a leader di altre fedi hanno lanciato un segnale interreligioso contro la violenza e l'odio. In nome del Consiglio della EKD è intervenuto il vescovo della capitale tedesca Markus Dröge: "Esprimiamo la piena partecipazione al lutto dei nostri vicini francesi", ha detto, mentre la presidente del Sinodo della EKD, Irmgard Schwaetzer ha chiamato ebrei, cristiani e musulmani a prendersi insieme la responsabilità di una "capacità di pace" nelle società plurali.
Il Consiglio svizzero delle religioni, attualmente presieduto dal musulmano Hisham Maizar, ha espresso il suo sostegno incondizionato alla libertà di espressione, alla libertà artistica e alla libertà di stampa. La Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera (FCES) ha salutato favorevolmente la presa di posizione del Consiglio delle religioni facendola sua. Mentre la Federazione delle entità religiose evangeliche in Spagna (FEREDE), con un lungo ed articolato comunicato, ha espresso la propria preoccupazione per le possibili conseguenze dell'atto terroristico sul piano delle libertà: "non si tratta solo del diritto alla libertà di espressione, pur da tutti rivendicato in questi giorni, ma anche della libertà religiosa e di coscienza, altrettanto importante". Concludendo ha chiamato a "mantenere l'unità e la serenità, e a confidare nella forza dei valori democratici e del legittimo ricorso allo stato di diritto per combattere il flagello del terrorismo".
Il Consiglio nazionale delle chiese degli USA (NCCUSA) ha condannato non solo le uccisioni, ma anche qualsiasi ideologia tesa a zittire le voci di commento e critica. "C'è chi teme che la difesa della libertà di espressione possa alimentare sentimenti anti-islamici creando ulteriori divisioni tra cristiani e musulmani. Nulla di più falso: mentre denunciamo questo atto di insensata violenza e gli attentatori dello stesso, ci uniamo ai musulmani di tutto il mondo che sono anch'essi inorriditi da questo male", si legge nel comunicato diffuso dal NCCUSA.
NEV - Notizie Evangeliche, Servizio stampa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia - via Firenze 38, 00184 Roma, Italia tel. 064825120/06483768, fax 064828728, e-mail: nev@fcei.it, sito web: http://www.fcei.it .


Sabato 17 Gennaio,2015 Ore: 18:53
 
 
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