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www.ildialogo.org L'impegno delle chiese nella promozione della giustizia climatica,di Agenzia NEV del 3/12/2014

COP20
L'impegno delle chiese nella promozione della giustizia climatica

di Agenzia NEV del 3/12/2014

Una catena di digiuno contro il cambiamento climatico


COP20/1. L'impegno delle chiese nella promozione della giustizia climatica
A Lima verrà ufficialmente presentato il documento interreligioso sul clima
Roma (NEV), 3 dicembre 2014 - La posta è alta: alla 20a Conferenza delle parti sul cambiamento climatico (COP20), apertasi a Lima (Perù) il 1° dicembre, è in ballo l'elaborazione di uno strumento internazionale vincolante post-Kyoto, teso a mitigare fortemente le emissioni a effetto serra e che sarà sottoposto l'anno prossimo alla COP21 di Parigi per la ratifica.
All'appuntamento, com'è ormai consuetudine, non manca la presenza degli organismi ecumenici mondiali, primo fra tutti il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC). Guillermo Kerber, coordinatore del programma Care for Creation and Climate Justice del CEC ha sottolineato che "questo incontro è un'opportunità per rafforzare i legami ecumenici e interreligiosi e dare visibilità al lavoro delle chiese del mondo nelle questioni della difesa ambientale e del cambiamento climatico".
L'11 dicembre una delegazione del CEC presenterà ufficialmente alla COP20 il documento "Clima, Fede e Speranza: tradizioni di fede insieme per un futuro comune" scaturito dal Summit interreligioso sul cambiamento climatico svoltosi lo scorso settembre a New York e promosso dal CEC e da Religions for Peace (per il documento in inglese clicca qui: http://interfaithclimate.org/the-statement).
Tra le altre cose, il CEC e le sue chiese membro, in collaborazione con numerose organizzazioni della società civile, partecipano anche all'organizzazione del "Vertice dei popoli sul cambiamento climatico" previsto dal 9 al 12 dicembre nella capitale peruviana. Inoltre, la chiesa metodista del Perù, per l'occasione promuoverà l'8 dicembre il "Methodist Day": previsti una conferenza sul tema della salvaguardia del Creato con la partecipazione di esponenti di organismi ecumenici nazionali ed internazionali, dei workshop sul riciclo della plastica e sulla cucina salutare, concerti e spettacoli teatrali. Numerose saranno in questi giorni anche le iniziative proposte dal Consiglio interreligioso del Perù-Religioni per la pace.
In occasione dell'apertura della COP20 lo scorso 1° dicembre alcuni giovani della Federazione luterana mondiale (FLM) provenienti da Canada, Francia, India, Norvegia, Svezia, USA e Papua Guinea hanno partecipato al digiuno per il clima, pregando per il buon esito della Conferenza ONU (vedi notizia seguente). La COP20 si chiuderà il 12 dicembre.
COP20/2. Una catena di digiuno contro il cambiamento climatico
La partecipazione delle chiese in vista della prossima Conferenza ONU a Parigi
Roma (NEV/Riforma.it), 3 dicembre 2014 - In concomitanza con la conferenza dell’ONU sul clima a Lima (COP20, 1-12 dicembre), sono riuniti nella capitale peruviana i promotori del movimento #fastfortheclimate, il digiuno per il clima. Con una veglia di preghiera, un concerto e un incontro pubblico è stata lanciata la "catena mondiale di digiuno" che ha l’ambizione di essere il più grande digiuno mondiale mai realizzato a favore dell’ambiente, in vista della prossima conferenza (COP21) che si terrà il prossimo anno a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre. La catena mondiale di digiuno coinvolgerà 365 digiunatori dei vari continenti - credenti di tutte le religioni e laici di tutti gli orientamenti - che si daranno la staffetta digiunando ciascuno per un giorno fino alla conferenza parigina. Ogni primo del mese migliaia di digiunatori si associeranno al digiuno, intorno a manifestazioni per il clima organizzate nei vari paesi.
Il movimento #fastfortheclimate ha fatto il suo esordio all’incontro ONU di Varsavia nel novembre 2013, promuovendo un digiuno di solidarietà per sostenere Yeb Sano, presente alla conferenza in rappresentanza del suo Paese, le Filippine, che aveva avviato uno sciopero della fame per sollecitare azioni forti di prevenzione dei grandi cambiamenti climatici cui assistiamo in questi anni.
Da questa scintilla il movimento ha deciso di continuare la propria battaglia coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone. Il movimento è sostenuto da vari organismi di ispirazione cristiana, in particolare il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e la Federazione luterana mondiale (FLM) (http:).
Comitato esecutivo CEC. "Aumentare gli sforzi nella protezione dei rifugiati e sfollati"
NEV - Notizie Evangeliche, Servizio stampa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia - via Firenze 38, 00184 Roma, Italia tel. 064825120/06483768, fax 064828728, e-mail: nev@fcei.it, sito web: http://www.fcei.it .


Sabato 06 Dicembre,2014 Ore: 16:28
 
 
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