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www.ildialogo.org Il 7 dicembre i protestanti celebrano la domenica delle “catene spezzate”,di Agenzia NEV del 3/12/2014

Carceri
Il 7 dicembre i protestanti celebrano la domenica delle “catene spezzate”

di Agenzia NEV del 3/12/2014

A Firenze apre “Casa Giunia” per l'accompagnamento di detenute


Carceri/1. Il 7 dicembre i protestanti celebrano la domenica delle “catene spezzate”
Sul sito della FCEI un'apposita liturgia preparata dal Gruppo di lavoro sulle carceri
Roma (NEV), 3 dicembre 2014 - Il 7 dicembre sarà la domenica delle “catene spezzate”. Questo infatti è il titolo della liturgia che il Gruppo di lavoro sulle carceri della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) propone alle chiese membro per la seconda domenica di Avvento. “Era da tempo che pensavamo di dedicare una domenica al tema del mondo carcerario e dei suoi problemi – ha spiegato il pastore Francesco Sciotto, coordinatore del gruppo di lavoro della FCEI -. La scelta del 7 dicembre è dipesa dal fatto che in quella data le chiese metodiste e valdesi osservano la Domenica della diaconia, quest'anno dedicata al sostegno della 'Casa del melograno' di Firenze, una struttura di accoglienza per detenuti a fine pena o ex detenuti. Abbiamo così pensato di estendere a tutte le chiese della FCEI la proposta di una domenica delle 'catene spezzate'”. Il testo della liturgia, disponibile sul sito della FCEI (www.fedevangelica.it), è pensato per “riflettere e pregare sul tema della prigione: su chi vive in carcere, chi ci lavora; sui volontari, i pastori, i ministri che vi predicano. Su chi vi si trova perché perseguitato e su chi sconta una pena. “Il passo biblico suggerito per la predicazione – ha aggiunto Sciotto – è quello della guarigione dell'indemoniato di Gerasa (Marco 5:1-20). Non si tratta di un testo che parla direttamente delle carceri ma certamente affronta il tema di una prigionia che muta radicalmente nell'incontro con Gesù. Il riferimento ai ceppi, alla violenza, all’autolesionismo, ma anche la diffidenza del popolo nei confronti di Gesù e dell’ex indemoniato, costituiscono delle tracce di riflessione per parlare del carcere e del suo rapporto con la società e le chiese”, ha concluso Sciotto.
Carceri /2. A Firenze apre “Casa Giunia” per l'accompagnamento di detenute
Un progetto dell'Associazione “Punto di partenza” con il sostegno della chiesa battista fiorentina
Roma (NEV), 3 dicembre 2014 - Continua l'impegno verso il mondo carcerario delle chiese evangeliche fiorentine. Dopo l'apertura della “Casa del melograno” per detenuti uomini da parte della Diaconia valdese fiorentina (vedi NEV 42/2013), giovedì 4 verrà inaugurata “Casa Giunia”, un appartamento riadattato a casa famiglia che potrà ospitare fino a 6 detenute a fine pena o ex detenute. Situata in un immobile di proprietà della chiesa battista di Borgo Ognissanti, “Casa Giunia” fa parte di un progetto più ampio promosso dall'Associazione interculturale di donne native e migranti “Punto di partenza”, presieduta da Mercedes Frias, e che vede la chiesa battista fiorentina come partner. “Si tratta di un progetto per il reinserimento sociale di donne detenute a fine pena o uscite da poco dal carcere – ha spiegato la pastora battista Anna Maffei in un'intervista pubblicata sul sito www.riforma.it -. Con le nuove norme, infatti, è possibile uscire dal carcere negli ultimi anni di detenzione, in alcuni casi addirittura usufruire di ‘misure alternative’ al carcere sin dall’inizio della pena, purché ci sia una struttura adeguata. Ci siamo però resi conto che a Firenze queste strutture praticamente non esistono”. E' nata così l'idea di “Casa Giunia”, il cui nome deriva da una citazione dell'apostolo Paolo che in chiusura della lettera ai Romani 16:7 saluta “Giunia, mia compagna di prigionia e apostola”.
Il progetto, finanziato dall'8 per mille delle chiese metodiste e valdesi, non offre soltanto accoglienza, “ma anche accompagnamento alle detenute ed ex detenute in percorsi che le aiutino a uscire dalla marginalità e a riprogettare la loro vita. In questi percorsi di reinserimento sociale utilizzeremo tutte le risorse presenti sul territorio con cui facciamo rete”, ha concluso Maffei.
All'inaugurazione, che si terrà alle 18 in Borgo Ognissanti 6, saranno presenti il moderatore della Tavola valdese, pastore Eugenio Bernardini, il presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d'Italia (UCEBI), pastore Raffaele Volpe, e il garante per i diritti dei detenuti del Comune di Firenze, Eros Croccolini. Sarà inoltre presentato il volume “Alice la guardia e l’asino bianco”, curato da Monica Sarsini e scritto dalle detenute del carcere di Sollicciano (www.puntodipartenza.net/giunia.html).
NEV - Notizie Evangeliche, Servizio stampa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia - via Firenze 38, 00184 Roma, Italia tel. 064825120/06483768, fax 064828728, e-mail: nev@fcei.it, sito web: http://www.fcei.it .


Sabato 06 Dicembre,2014 Ore: 16:25
 
 
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