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www.ildialogo.org Appello di quattro organizzazioni cristiane continentali in vista delle elezioni europee del prossimo maggio,di Agenzia NEV del 19/03/2014

Appello di quattro organizzazioni cristiane continentali in vista delle elezioni europee del prossimo maggio

di Agenzia NEV del 19/03/2014

DOCUMENTAZIONE
Roma (NEV), 19 marzo 2014 - Il Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) fa proprio il seguente appello preparato dalle organizzazioni cristiane europee: Conferenza delle chiese europee (KEK), Eurodiaconia, Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME), APRODEV, in vista delle elezioni 2014 del Parlamento Europeo (www.ecumenicalvoices2014.eu/it).
Si tratta dell’Europa, si tratta di te
Pregate per i re e per tutti quelli che sono al potere e che hanno grandi responsabilità, affinchè si possa vivere tutti in pace una vita serena e dedicata al Signore” (I Timoteo 2,2)
Nel maggio 2014 si terranno le elezioni per il Parlamento Europeo. I rappresentanti dei 28 stati membri dell’Unione Europea saranno eletti per decidere le politiche dell’UE per i prossimi cinque anni. In seguito ad un cambiamento normativo, il prossimo Parlamento Europeo avrà un potere legislativo più forte rispetto a quanto accadeva in precedenza. Di conseguenza, l’opportunità per i votanti di influenzare le politiche UE non è mai stata così grande.
Questa elezione è un’occasione per dare voce alle nostre visioni, alle nostre aspirazioni per il futuro. Come gruppo di chiese e organizzazioni cristiane no profit aspiriamo a:
- un’Unione Europea basata sulla combinazione fra un’economia sociale di mercato e un alto livello degli standard e della protezione sociale
- un’Unione Europea che viva e nutra la diversità, che si prenda cura delle persone più vulnerabili
- che accolga i migranti e i rifugiati
- che si schieri sempre dalla parte e a protezione dei diritti umani
- che si prenda cura della Creazione di Dio, che affronti con efficacia i cambiamenti climatici e implementi efficacemente l’attuazione di politiche ambientali
- che lavori per sradicare la povertà in un mondo globalizzato.
Speriamo che userete il vostro voto per eleggere un Parlamento che condivida la nostra visione. Il tuo voto conta. Usalo per creare un’Europa più giusta che promuova pace e giustizia per tutti.
DOCUMENTAZIONE
Rafforzare l’unità nella diversità
Roma (NEV), 19 marzo 2014 - Dichiarazione del Presidium della Comunità di Chiese Protestanti in Europa (CCPE) in vista delle imminenti elezioni per il Parlamento europeo (Vienna, 14 marzo 2014).
La partecipazione e la co-gestione sono elementi fondamentali della nostra coesistenza in Europa – di questo il Presidium della CCPE è certo e, per questo, chiama le persone a partecipare alle elezioni europee che si terranno in tutta la UE dal 22 al 25 maggio.
Queste elezioni avvengono in tempi difficili. La crisi economica e finanziaria è accompagnata da serie ripercussioni sociali. L’alto livello di disoccupazione giovanile è molto preoccupante. In Europa i livelli di povertà sono saliti e la diseguaglianza, sia tra i paesi europei sia all’interno dei singoli paesi, si è ampliata. I tentavi fatti fino ad oggi per reagire alla crisi spesso sono sembrati aggravare la situazione. La UE oggi è percepita più come un problema che come una fonte di aiuto e di prospettive future. D'altro canto, proprio la crescita del benessere e la sicurezza sociale in tutta Europa sono tra gli impegni fondamentali che sottendono al processo di unificazione dell’Europa. Il Presidium del CPCE è preoccupato che la delusione porti le persone e le società ad allontanarsi dall’Europa e a ripiegarsi su se stesse. La crescita del populismo politico in molte società ne è la prova.
In queste circostanze, le elezioni europee del 2014 assumono un’importanza speciale. Il Parlamento europeo è il punto d'incontro dei rappresentanti di diversi paesi, società, culture, lingue e partiti politici. Attraverso il dibattito politico e la partecipazione al voto parlamentare, proprio queste persone sono un’autentica manifestazione dell’unità europea nella diversità. La CCPE considera se stessa un esempio di unità nella diversità riconciliata. Guarda al Parlamento europeo come uno dei luoghi in Europa dove le persone dovrebbero cercare intensamente il “bene della città” (Geremia 29:7), il bene dell’Europa. La CCPE crede che l’Europa avrà un futuro solo se affronterà le sue responsabilità in un mondo indiviso.
Con il Trattato di Lisbona le elezioni al Parlamento europeo hanno assunto un'importanza ancora maggiore. Non solo determinano la composizione del Parlamento, ma il Parlamento stesso ha un ruolo decisivo nell’elezione del nuovo Presidente e nella composizione della Commissione Europea. In più il Parlamento esercita un’influenza in molte sfere politiche pari a quella del Consiglio dell’UE che rappresenta gli Stati membro. Questo significa che le elezioni eserciteranno un’influenza significativa sulla direzione della politica europea degli anni a venire. In passato la CCPE si è più di una volta battuta per il rafforzamento dei diritti del Parlamento europeo e contro i deficit democratici dell'UE.
La CCPE è convinta che esistono importanti questioni politiche e compiti che possono essere decisi solo congiuntamente in Europa. Di fronte alla crisi profonda, devono essere create strutture di solidarietà tra gli stati e le rispettive società, ma deve essere anche affrontata la questione di come l’economia dovrà essere gestita in futuro di modo che sostenga una mutua responsabilità sociale in tutta Europa. C’è anche la necessità pressante di raggiungere un consenso europeo, per esempio, sulle politiche di protezione ambientale e climatica in modo da rispettare gli obbiettivi mondiali sull'ambiente e sul clima. La terribile sorte di centinaia di rifugiati annegati nel Mar Mediterraneo, frontiera esterna della UE, chiede a gran voce una riforma delle politiche dell'UE sui rifugiati e i richiedenti asilo, e mette al centro l'urgentissima necessità di proteggere la vita dei rifugiati. Lo scandalo dell'Agenzia nazionale di sicurezza (NSA) degli Stati Uniti ha rivelato che le leggi nazionali non sono sufficienti per proteggere il diritto alla privacy e alla libertà personale. In tutti questi ambiti una politica su scala europea è in grado di rendere giustizia agli interessi dei singoli stati e delle loro società delineando i contorni di un interesse generale europeo.
L’Europa è un tessuto in cui si intrecciano minoranze e maggioranze, sia nell’ambito religioso quanto nella società. Le elezioni del Parlamento Europeo possono assicurare che le voci delle minoranze siano correttamente udite e che la diversità dell’Europa sia rappresentata anche a livello politico. Come chiese protestanti, sappiamo che questa diversità, se da un lato rappresenta una sfida, dall’altro costituisce un solido fondamento su cui vivere insieme in pace e giustizia. La prospettiva di una vita comune in un contesto democratico, basato sullo stato di diritto, è possibile solo se i cittadini sono disposti a sostenerla.
Le elezioni europee ci forniscono un’opportunità per realizzare questo obbiettivo.
NEV - Notizie Evangeliche, Servizio stampa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia - via Firenze 38, 00184 Roma, Italia tel. 064825120/06483768, fax 064828728, e-mail: nev@fcei.it, sito web: http://www.fcei.it .


Venerdì 21 Marzo,2014 Ore: 17:08
 
 
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