(NEV) – Domenica 16 marzo le chiese metodiste e valdesi italiane celebrano la Giornata della legalità. Inizialmente istituita nel 2009 dalle chiese del sud Italia, nell'ultimo Sinodo valdese e metodista è diventata Giornata nazionale, nella consapevolezza che “la fede cristiana deve saper denunciare il sopruso e l'ingiustizia”. Motto di quest'anno è “Agire onestamente, rispettare le norme costituzionali”, che farà da guida tanto ai culti domenicali quanto alle manifestazioni pubbliche organizzate dalle chiese locali. Come spiega il pastore Franco Carri, presidente del IV Distretto (sud Italia) delle chiese metodiste e valdesi, da dove l'iniziativa ha preso il via nel 2009, “la giornata è stata promossa come risposta e mobilitazione a fronte di una illegalità e un esteso tessuto malavitoso che si può ritrovare ovunque nella Penisola. Riteniamo che la legalità sia uno degli ambiti privilegiati della nostra testimonianza evangelica”. Per l'occasione è stata approntata una locandina e una liturgia per il culto domenicale.

(NEV) – Qual è l'orizzonte ecumenico su cui si muove papa Francesco? E' la domanda a cui si propone di rispondere Paolo Naso, docente di scienza politica all'Università La Sapienza di Roma, nell'articolo “Il papa cui piacciono gli evangelici”, pubblicato sul numero 3/2014 di Limes, dedicato al primo anno di pontificato del papa venuto dagli “estremi confini del mondo”. Dopo aver messo a confronto gli “atlanti ecumenici” di Benedetto XVI e Francesco – l'uno, eurocentrico, improntato al rigore dogmatico; l'altro, che procede dal sud globale, più spirituale e dialogante -, Naso mostra come sin dall'inizio del suo soggiorno romano Bergoglio abbia espresso un'attitudine positiva verso il movimento pentecostale, l'ala più dinamica del protestantesimo contemporaneo, in fortissima espansione in tutto il sud del mondo e in particolare in America latina. A Roma, dunque, l'ex vescovo di Buenos Aires sembra intenzionato a proseguire e a coltivare il rapporto iniziato in patria con “un mondo che conosce più di molti 'esperti' della sua curia e che, diversamente da tanti osservatori europei, non riconduce alle 'sette'”. Secondo Naso, verso il mondo pentecostale, la “strada sembra essere orientata al dialogo e al confronto, nella convinzione che altri sono i 'nemici' della chiesa: l'indifferenza, la secolarizzazione, l'immobilismo nell'evangelizzazione”.

(NEV/VE) – Alcuni consiglieri del parlamento del cantone di Friburgo (Svizzera) hanno rivolto un'interpellanza al governo cantonale affinché blocchi la creazione di un Centro per la religione e la civilizzazione islamica presso l'Università della città elvetica (vedi NEV 52/2013). Una dozzina di parlamentari friburghesi ritengono infatti inaccettabile che in tempo di ristrettezze economiche l'Università possa spendere soldi dei contribuenti per un'iniziativa volta alla formazione e all'aggiornamento degli imam. Secondo i politici, inoltre, l'Università di Friburgo dovrebbe preservare la propria tradizione cristiana, invece di aprirsi al dialogo interreligioso. Il progetto del Centro è stato voluto dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione della Confederazione elvetica che, per la sua realizzazione, ha istituito un gruppo di lavoro ad hoc presieduto dal professor Antonio Loprieno, rettore dell'Università di Basilea e membro della chiesa valdese di quella stessa città.

(NEV/WCC) – Il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), pastore Olav Fykse Tveit, ha espresso grande gioia per la liberazione delle suore ortodosse rapite nel dicembre 2013 nella città siriana di Maaloula. “La fervente preghiera offerta dai cristiani di tutto il mondo è stata esaudita”, ha scritto Tveit in una lettera indirizzata al patriarca greco-ortodosso di Antiochia, Giovanni X. Secondo l'esponente del CEC, la notizia porta nuove speranze per la sorte dei due arcivescovi ortodossi di Aleppo, e del padre gesuita Paolo Dall'Oglio, ancora in mano ai loro rapitori. “Continueremo a pregare non solo per questi nostri fratelli, ma per tutti coloro che sono ancora tenuti prigionieri”, ha affermato Tveit, invocando la fine del conflitto armato in Siria che continua a causare un numero inammissibile di vittime innocenti.

(NEV/Notizie avventiste) - “Il regno di Dio è vicino!” È il tema della Settimana di preghiera della gioventù avventista che inizierà, in tutto il mondo, sabato 15 marzo. “Lo scorso anno ci siamo concentrati sulla giustizia sociale” - spiega Gilbert Cangy, direttore della Gioventù avventista mondiale -. Quest’anno rifletteremo sul regno di Dio esplorandone la centralità negli insegnamenti di Gesù e ne scopriremo il significato per i giovani, oggi”. In molti paesi del mondo, l’inizio della Settimana coinciderà con la Giornata mondiale della gioventù, una nuova iniziativa lanciata lo scorso anno dalla chiesa avventista mondiale. “L’idea è di destinare un giorno intero a 'essere le mani e i piedi di Gesù' nel servire gli altri. È un modo per riscoprire il senso di appartenenza a una comunità globale e per riaffermare la missione quale centro della pastorale giovanile”, spiegano gli organizzatori.

(NEV/AsiaNews) - In Corea del Nord la polizia ha arrestato decine di cittadini di Pyongyang, accusati di aver aiutato un missionario cristiano sudcoreano nelle sue presunte "attività di spionaggio" sul territorio nazionale. Gli arrestati sarebbero stati internati in un campo di lavoro per prigionieri politici e, a quanto affermano fonti anonime locali riprese dall'emittente Free North Korea Radio, rischierebbero la fucilazione. Kim Jeong-wook, di confessione battista, è stato arrestato nell'ottobre del 2013 dalle autorità nordcoreane. Dopo l'arresto, del missionario si è persa traccia per quattro mesi, fino a quando è riapparso lo scorso 27 febbraio quando in una conferenza stampa televisiva avrebbe confessato i suoi “crimini”: spionaggio per conto dei servizi segreti di Seoul, e diffusione illegale di materiale religioso, fra cui Bibbie e testi cristiani. Gli altri cittadini nordcoreani arrestati avrebbero aiutato Kim ad entrare nel paese con lo scopo di fondare 500 chiese clandestine. “Ora rischiano la fucilazione, o, se va bene, l'internamento in un campo di lavoro”, afferma Lee Seok-yeong, direttore di Free North Korea Radio.

(NEV) – “Oggi è più forte la voce dell'ortodossia in Italia”. E' quanto afferma un comunicato stampa della Sacra arcidiocesi ortodossa d'Italia e di Malta nel presentare il sito www.ortodossia.it. Il sito è stato presentato al pubblico dal metropolita Gennadios, a conclusione delle celebrazioni liturgiche per la Domenica dell’Ortodossia. Gennadios ha sottolineato il decisivo contributo offerto dalla tecnologia alla promozione dei messaggi della chiesa ortodossa. Il sito contiene, sia in greco sia in italiano, oltre alle informazioni riguardanti l’Arcidiocesi e la sua attività, una “biblioteca on line”, con una vasta bibliografia sull’ortodossia, divisa in numerose sottocategorie periodicamente aggiornate. Inoltre è disponibile una mappa attraverso cui trovare la chiesa ortodossa più vicina. Sarà a breve possibile visionare video riguardanti celebrazioni ed altre manifestazioni, e ci si potrà anche iscrivere alla newsletter mensile dell’Arcidiocesi, che verrà attivata fra pochi giorni.

(NEV) – L'editrice Claudiana propone una nuova edizione cartonata de “Il popolo della Bibbia. Vita e costumi” (pagg. 112, euro 9.90). Un libro formato da 50 schede tematiche collegate alle vicende dell'Antico e del Nuovo Testamento, rivolte a ragazzi e ragazze tra gli 8 e i 12 anni, scritte da Claire Musatti e illustrate da Silvia Gastaldi. Il volume invita a esplorare usi e costumi dell'antico Israele fino ai tempi di Gesù. Tra storia, sociologia, geografia e tecnologia, un prezioso supporto cognitivo all'immaginazione dei ragazzi. Claudiana, via S. Pio V 15, 10125 Torino; www.claudiana.it.

(NEV) – La Guerra e la Pace sono il filo conduttore del numero 226 di “Gioventù evangelica”, rivista trimestrale della Federazione giovanile evangelica italiana (FGEI), diretta da Sara Rivoira e Nicola Rochat. In sommario articoli su cosa succede nel mondo (Nicola Rochat), Debora e Livia, due forme di vocazione (Emmanuela Banfo), nessun futuro senza perdono (Letizia Tomassone), quando il gioco si fa duro i cristiani incominciano a giocare (Roberto Bottazzi), fare la guerra (Giorgio Rochat), una testimonianza di impegno trentennale per la pace: da Com Nuovi Tempi al Cipax (Gianni Novelli), “dicono pace, ma pace non c’è” – l’Assemblea di Busan (Marco Fornerone); un resoconto dalla X Assemblea del Consiglio ecumenico delle chiese (Valeria Fornerone), dal XIX Congresso della FGEI “Fede, speranza, amore” (Luisa Meytre). In apertura, l’editoriale di Sara Rivoira e Nicola Rochat per presentare il numero. Gioventù evangelica, via Porro Lambertenghi 28, 20159 Milano.