Venerdì 17 e sabato 18 la comunità mottolese è stata protagonista di due importanti appuntamenti: un convegno sulle problematiche relative all'immigrazione nella Sala Convegni e il primo incontro ecumenico della Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani 2014 nella chiesa battista.
Nel primo è emerso che gli strumenti giuridici vengono dopo le esigenze sociali e la cultura diffusa, l'ideologia, e convenienza e accoglienza, sebbene necessarie, non regolano il fenomeno dell'immigrazione e la sintesi a cui tendere è l'integrazione. Inoltre, l'immigrazione è ormai una necessità storica in quanto l'Europa sta pagando un debito contratto in secoli di colonialismo: un intero continente si sta rovesciando su di noi e bisogna essere capaci di amministrare il futuro che ci attende. Queste alcune delle suggestioni del moderatore della serata, Dott. Morelli, Presidente del Tribunale di Taranto. Molto interessanti gli altri interventi: la Dott. Marisa Metrangolo, Direttore Diocesano "Migrantes", ci ha detto che a Taranto ogni anno si celebra la "Festa dei popoli" e ci ha fatto riflettere su quanto sia importante accogliere i marittimi provenienti da ogni parte del mondo (che non sempre, però, hanno il permesso di scendere a terra) e, quindi, di differente cultura e religione; il Prof. Perfrancesco Bruni, del Sindacato Libero Scrittori Italiani e Responsabile del Mibcat, ha evidenziato che le presenze etniche nell'ottica della geopolitica del mediterraneo in Italia sono storiche; il Dirigente Scolastico Pietro Rotolo, ha aggiunto che la scuola il più delle volte deve sopperire da sola alla mancanza di docenti e mediatori culturali per l'insegnamento dell'italiano agli stranieri.
Nel secondo appuntamento, più informale rispetto a quelli degli scorsi anni in cui si celebrava un liturgia ecumenica, così come da programma, sono stati molto interessanti i momenti di conoscenza reciproca su battesimo, bibbia, culto a cura del past. Dario Monaco e di don Domenico Cantore, delle testimonianze circa le iniziative che da molti anni vedono cattolici e protestanti collaborare, come il Centro d'ascolto, a cui si sono aggiunti video, proposte per altri incontri, come la GMP ecumenica delle donne che in passato veniva celebrata insieme, emozioni e, naturalmente, preghiere che per due ore hanno coinvolto i/le numerosi/e partecipanti; a fine serata ci si è intrattenuti per condividere il momento di agape comunitaria, un ricchissimo buffet in cui condividere prelibatezze dolci e salate preparate e portate da casa. I prossimi appuntamenti saranno nella chiesa di S. Rocco, con liturgia tradizionale e scambio di pulpito, a Palagiano venerdì sera e nella chiesa libera internazionale domenica sera a Massafra con canti, lode e adorazione sempre alle ore 19.30.
Quanto è bello che ci siano spazi e momenti di tale arricchimento culturale e spirituale e, certo, soltanto quando si dà a tutti la pari opportunità di partecipare in un clima di apertura mentale, laicità e accoglienza reciproca è possibile che tutti/e si esprimano nella piena libertà e nella certezza del rispetto delle precipue differenze. Restiamo in attesa che ciò diventi habitus, non soltanto mentale, dell'Italia e soprattutto della sua scuola pubblica. Nonchè della nostra Mottola che troppo spesso nelle varie iniziative dimentica la sua storica forte e attiva presenza evangelica.
Virginia Mariani