Roma (NEV), 11 settembre 2013 - Una festa partecipata, gioiosa, con molta musica e tanti momenti dedicati alla fraternità. E' questa l'atmosfera in cui si è svolto a Roma, dal 5 all'8 settembre scorsi, il Festival per i 150 anni della presenza battista in Italia, organizzato dall'Unione cristiana evangelica battista d'Italia (UCEBI). Il comprensorio dell'Istituto Taylor, nel quartiere di Centocelle, con i suoi ampi spazi verdi, ha favorito l'incontro dei quasi quattrocento partecipanti di ogni età, provenienti da tutta la penisola, giunti non solo e tanto per un momento celebrativo ma per rinnovare il proprio impegno di testimonianza nel Paese. I temi affrontati danno il senso di questo impegno che spazia dalle “eco-comunità” al mondo carcerario, dalle relazioni intergenerazionali alla multiculturalità, dall'immigrazione all'impegno nell'ambito politico. Alla storia - oltre a una grande torta su cui capeggiava il numero 150 – è stata dedicata una mostra che in 19 pannelli racconta le origini del movimento e i 150 anni di esistenza delle chiese battiste in Italia. Ciò che forse ha dato il senso di una testimonianza che viene dal passato e si proietta nel futuro sono stati i tre concerti che hanno offerto una panoramica dell'innologia evangelica e battista, in particolare, dalla tradizione alla contemporaneità: dagli inni che cantavano nonni e bisnonni a quelli dei nipoti e pronipoti. Tra i temi del presente non è stato dimenticato il conflitto in Siria al quale sono stati dedicati momenti di preghiera e una dichiarazione del Comitato esecutivo dell'UCEBI (vedi notizia sulla Siria). Tre incontri in plenaria hanno visto intervenire ospiti nazionali e internazionali, tra i quali, la vice presidente dell'Alleanza battista mondiale, Regina Claas, il moderatore della Tavola valdese, Eugenio Bernardini, e la presidente dell'Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia, diacona Alessandra Trotta. Questi ultimi, insieme al presidente dell'UCEBI, pastore Raffaele Volpe, hanno animato un incontro che ha inteso rilanciare la collaborazione BMV, cioè tra battisti, metodisti e valdesi.