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www.ildialogo.org TELEGRAFO,di Agenzia NEV del 12/12/2012

TELEGRAFO

di Agenzia NEV del 12/12/2012

(NEV) – “Se i governi dei paesi più ricchi non vogliono intraprendere le azioni necessarie per fermare il cambiamento climatico, allora dobbiamo agire noi”. E' riassunto in questa chiamata all'azione per le chiese e per i cittadini - espressa da Warimi Guti, rappresentante della Federazione luterana mondiale (FLM) -, il giudizio delle delegazioni religiose sulla Conferenza della parti (COP18) di Doha (Qatar). L'incontro, convocato dalle Nazioni Unite, non ha visto nuovi progressi negli impegni presi dalle nazioni partecipanti: “I risultati dell'incontro sono preoccupanti – ha dichiarato Mattias Söderberg, capo delegazione a Doha dell'agenzia ecumenica Act Alliance -. Ci si è accordati su questioni minori che avranno ripercussioni minime su un cambiamento climatico che invece va avanti e colpisce duramente i popoli più poveri e vulnerabili”. “Su questi temi le comunità religiose devono parlare a una sola voce”, hanno ribadito i partecipanti a un incontro giovanile interreligioso tenutosi durante i lavori della Conferenza.

(NEV/Reuters) – Non tutti sanno che nello stato dell'Arkansas (USA) un ateo non può testimoniare in tribunale. A renderlo noto è il rapporto “Libertà di pensiero 2012” che, primo in assoluto, raccoglie i dati della discriminazione e della persecuzione degli atei nel mondo. Emerge che in sette stati islamici le dichiarazioni di ateismo possono essere punite con la pena di morte, e che in altre nazioni per iscriversi all'università o ottenere la copertura sanitaria è necessario dichiararsi membri di una religione. Anche nelle nazioni cristiane essere atei è uno svantaggio, rispetto ai molteplici privilegi riservati per legge alle istituzioni religiose, oltreché ad una minorità morale che in alcune nazioni la società tende implicitamente ad attribuire ai non credenti. Il rapporto, firmato dall'Unione etica e umanista internazionale (IHEU), è stato salutato positivamente da Heiner Bielefeldt, referente speciale delle Nazioni Unite per la libertà religiosa e di coscienza.

(NEV/WWC) – “Nella figura di Ignazio IV noi rendiamo onore a un amato uomo di chiesa della tradizione ortodossa, a un ecumenista di rilievo, a un grande leader religioso del medio Oriente”. Così il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), pastore Olav Fykse Tveit, ha voluto ricordare la figura di Ignazio IV, patriarca della Chiesa ortodossa di Antiochia e di tutto l'Oriente, morto all'età di 92 anni lo scorso 5 dicembre in Libano. La cerimonia funebre, tenutasi a Beirut lo scorso 7 dicembre, è stata presieduta dal patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. Tutti gli intervenuti, tra cui il presidente libanese Michel Sleiman e il primo ministro Najib Mikat, hanno reso omaggio al patriarca quale uomo di moderazione. Il metropolita Saba Esper è stato nominato patriarca ad interim ed avrà il compito di organizzare l'elezione del nuovo patriarca della chiesa ortodossa antiochena.

(NEV/KEK) - “Le chiese europee e latinoamericane vogliono esprimere insieme alcune considerazioni riguardo agli impegni dell'Unione europea in America latina”. E' quanto ha spiegato il pastore Julio Murray, presidente del Consiglio delle chiese dell'America latina (CLAI), ad alcuni esponenti delle istituzioni europee in un incontro avvenuto a Bruxelles a inizio dicembre. L'incontro, organizzato insieme alla Conferenza delle chiese europee (KEK) di cui il CLAI è partner, aveva in vista il summit tra la UE e i governi dell'America latina che si terrà il prossimo gennaio a Santiago del Cile. “Un vero partenariato tra le istituzioni dei due continenti deve andare oltre agli accordi commerciali”, ha detto Murray al vice presidente del parlamento europeo, Laszlo Surjan. La violazione dei diritti umani, la giustizia per le persone marginalizzate, la perdita della terra dei piccoli agricoltori a favore delle multinazionali sono alcuni dei temi che gli esponenti politici dei due continenti non possono non tenere in considerazione.

(NEV/WCC) - “Le chiese non possono sfidare l'ingiustizia se non sanno riconoscerne la presenza al loro stesso interno”. Ad affermarlo è un documento stilato dal gruppo di lavoro del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) sulle comunità giuste ed inclusive. Pensato come un contributo per la decima Assemblea generale del CEC che si terrà a Busan (Corea) nell'autunno del 2013, il documento parte dalla situazione all'interno delle chiese nelle quali spesso discriminazioni ed esclusioni presenti nella società “ricevono tacita legittimazione in nome della cultura e della tradizione”. Al contrario, una fedele testimonianza dell'evangelo dovrebbe portare i cristiani a una definizione di giustizia e di pace diversa da quella che la società spesso propone. In vista dell'assemblea di Busan, il responsabile del gruppo di lavoro, Deenabandhu Manchala, ha auspicato l'organizzazione di spazi adeguati per dare la parola “a chi lotta per la propria vita, giustizia e pace”.

(NEV) - Luciano Zappella con il suo “Bibbia e storia” (pagg. 190, euro 14.50) è l'autore del quarto volume della collana “Bibbia, cultura, scuola” pubblicata dall'editrice Claudiana. La Bibbia è il racconto di un Dio che, rivelandosi nella storia, accetta di farsi raccontare secondo una prospettiva storica. Accostarsi alla Bibbia come a un racconto storico che confermi la storicità dei fatti narrati o, viceversa, considerarla un insieme di leggende prive di fondamento storico significa tuttavia condannarsi a una lettura fuorviante. Nel volume Zappella affronta la duplice dimensione della storia nella Bibbia e della Bibbia nella storia, facendo il punto sul dibattito storiografico, sui rapporti tra storia e fede e sulla liceità dell'utilizzo della Bibbia come fonte storicamente attendibile.

(NEV) – E' uscito il numero 3 dell'anno 2012 de “La Parola”, bollettino quadrimestrale della Società biblica in Italia (SBI). In sommario una meditazione di Avvento del presidente della SBI, pastore Eric Noffke; un servizio su Bibbia e alfabetizzazione nel mondo; notizie sulla diffusione della Bibbia in Cina. Società biblica in Italia, via IV Novembre 107, 00187 Roma; www.societabiblica.eu

(NEV) – Si apre con uno studio biblico di Elisabetta Ribet dal titolo “Benedetti e salvati: vocazione di popolo”, il numero 221 di "Gioventù evangelica", trimestrale della Federazione giovanile evangelica italiana (FGEI), diretto da Nicola Rochat ed Eva Valvo. La sezione monografica è dedicata al tema del bene comune, approfondito da un punto di vista biblico-teologico (Marco Fornerone), economico (Giuseppe Stilo), della condivisione dei saperi (Sara Rivoira), dei beni culturali (Valeria Arrabito). Completano il numero le sezioni Spazio alla Parola e Orme. Gioventù evangelica, via Porro Lambertenghi 28, 20159 Milano.

(NEV) - “L'evangelo di Natale, fede cristiana e cultura secolare”, Riforme nella chiesa, iniziativa delle parrocchie”, e “Casse malati sempre più care, nessun limite alle spese” sono i titoli di copertina del numero di dicembre di “Voce evangelica”, mensile della Conferenza delle chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera (CELIS). In sommario, benedizione delle coppie gay nel cantone di Vaud, Cinquecentenario della Riforma, Justin Welby, Gallo verde, difesa del Creato, Sonia Gidal. Completa il numero la sezione Vita delle comunità. Voce evangelica, via Landriani 10, CH 6900 Lugano; www.voceevangelica.ch



Venerdì 14 Dicembre,2012 Ore: 17:16
 
 
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