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www.ildialogo.org SRM. Guardare all’immigrazione come una risorsa,di Agenzia NEV del 10/10/2012

VERSO L’ASSEMBLEA DELLA FCEI: idee, dibattiti, sfide
(Pomezia/Roma, 1-4 novembre 2012)

SRM. Guardare all’immigrazione come una risorsa

di Agenzia NEV del 10/10/2012

Da oltre vent’anni il Servizio rifugiati e migranti (SRM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) gestisce una serie di attività in uno dei settori più delicati della società italiana. L’Italia è ormai un paese di immigrazione con una quota di presenze, secondo dati generalmente acquisiti, ormai al livello dei paesi europei.

Purtroppo questo dato di realtà che nasconde il lavoro e la partecipazione sociale di milioni di immigrati viene spesso occultato e, come è accaduto negli ultimi tre anni, la questione migratoria è stata presentata come una continua emergenza che desta un grave allarme sociale: basti pensare alle ragioni che hanno ispirato il cosiddetto “pacchetto sicurezza” approvato nel luglio del 2009 che, oltre a ridurre le tutele e i diritti dei migranti in Italia, ha reso ancora più difficile e precaria la loro permanenza.

La mancanza di una coerente politica di accoglienza, inoltre, ha aggravato la criticità degli “insediamenti spontanei” in condizioni abitative degradate e disumane.

La sentenza della Corte europea di Strasburgo del febbraio del 2012 contro la politica dei “respingimenti” ha confermato quanto movimenti ed associazioni - tra di essi anche la FCEI - affermavano da tempo, ovvero che le norme e le politiche con cui l’Italia pretendeva di affrontare gli sbarchi dal Nord Africa erano lesive di fondamentali diritti umani.

In questo quadro evidentemente molto complesso, il SRM ha lavorato su alcune direzioni principali; in primo luogo l’informazione e la sensibilizzazione, producendo articoli apparsi sulla stampa evangelica e inviando materiali e documenti alle chiese.

Un secondo filone di attività è stato quello della “pressione politica” su partiti ed istituzioni, soprattutto partecipando con altre associazioni ai tavoli nazionali costituiti in materia di asilo e di politiche dell’immigrazione. Vanno inserite in quest’ambito le campagne “Non aver paura! Apriti agli altri, apri ai diritti “ (2010) e, ancora in corso, “L’Italia sono anch’io”. Anche in questo caso, oltre che il SRM, si è impegnata la FCEI tutta, favorendo la più ampia mobilitazione su di un tema – quello della cittadinanza - che per una comunità di credenti non è solo questione “politica” ma attiene all’idea stessa di “patto” e di libertà: non a caso il tema veniva richiamato anche nella Settimana della libertà del 2012 e nel volume preparato in quella occasione intitolato: “Un patto per il futuro. Teologia, società e politica” (Claudiana, 2012). Altri temi rilevanti di questo filone di sensibilizzazione e denuncia sono stati gli interventi del Servizio sulla condizione dei rom, sui Centri di identificazione e espulsione (CIE), sulla tratta degli esseri umani.

Terzo consolidato filone di lavoro del SRM è stato il mantenimento dei contatti europei, in primo luogo la Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME) che resta un partner importante anche per avvalorare le campagne e le azioni realizzate in Italia.

Un altro settore di lavoro è il cosiddetto “sportello” ovvero il lavoro di informazione, orientamento, sostegno e consulenza reso agli immigrati che si rivolgono al Servizio.

In qualche caso avanzando delle proposte, in altri rispondendo a delle richieste, infine, il Servizio ha mantenuto relazioni sia con le chiese evangeliche che con le reti ecumeniche impegnate sulle tematiche di sua competenza.

Come per altri Servizi e commissioni di lavoro, la prossima Assemblea della FCEI valuterà il lavoro svolto e deciderà le linee strategiche per il futuro di questo settore di attività che si conferma di grande importanza per un Paese che deve trovare il coraggio di guardare all’immigrazione come una risorsa e che deve pensarsi come multietnico e multiculturale. (nev-notizie evangeliche 41/12)



Venerdì 12 Ottobre,2012 Ore: 15:36
 
 
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