Roma (NEV), 3 ottobre 2012 - "Pellegrini verso la pace. Mai più violenza in nome di Dio": con questo titolo si svolgono questa sera e domani a Bergamo una serie di iniziative di preghiera e di dibattito a sfondo interreligioso promosse, tra gli altri, dalla chiesa valdese della città lombarda.

"Parte dell'iniziativa è legata alla situazione difficile che si era venuta a creare l'anno scorso alla Malpensata, il quartiere di Bergamo dove diverse comunità religiose, innanzitutto musulmani ed evangelicali, erano state sfrattate, per motivi di ordine pubblico assai discutibili, dai loro locali di culto presi regolarmente in affitto", spiega la pastora Janique Perrin della chiesa valdese di Bergamo. Oggi molte comunità espulse hanno ritrovato un locale in periferia, "ma - aggiunge la pastora - la questione 'libertà di culto' non è affatto risolta".

Bergamo, con i suoi 20mila cittadini stranieri di 130 paesi diversi (circa il 16% della popolazione totale) è oggi una città multiculturale e multireligiosa. "Non c'è dubbio che tra culture e fedi diverse dobbiamo conoscerci, perché solo attraverso il dialogo si può realizzare la reciproca comprensione, prerequisito per una crescita armoniosa della collettività", prosegue Perrin, che domani sera, insieme a rappresentanti cattolici, musulmani, pentecostali, buddisti, hare krishna e ortodossi romeni, salirà a Palazzo Frizzoni per consegnare al sindaco di Bergamo, Franco Tentorio, una lettera congiunta che richiama l'attenzione sui temi della libertà religiosa.

L'iniziativa "Pellegrini verso la pace" si svolge nel quadro della manifestazione più ampia "Molte fedi sotto lo stesso cielo", un ciclo di incontri promosso dalle ACLI, con il patrocinio del Comune di Bergamo, in collaborazione con moltissimi gruppi e associazioni del territorio (www.moltefedisottolostessocielo.it).

Giovedì 04 Ottobre,2012 Ore: 17:48