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www.ildialogo.org TELEGRAFO,di Agenzia NEV del 4/07/2012

TELEGRAFO

di Agenzia NEV del 4/07/2012

(NEV) - Tra domenica 24 e martedì 26 giugno due incendi sono stati appiccati da ignoti all’interno del Servizio Cristiano di Riesi. Le fiamme hanno lambito gli alberi di pino, alcuni ulivi e la quasi totalità degli oleandri ornamentali dei viali del giardino. La prontezza di intervento e la dislocazione di molti estintori e impianti antincendio ha permesso di limitare i danni e di salvaguardare interamente l’incolumità delle persone che vivono e operano all’interno del centro. “Non è la prima volta che si verificano atti di vandalismo più o meno gravi – ha commentato il direttore dell'opera valdese, Gianluca Fiusco –. La struttura, i terreni, rendono difficile il controllo del territorio”. I danni, ammontanti a circa seimila euro, riguardano impianti elettrici, di irrigazione, di raccolta delle acque piovane oltre, ed è questo il danno più grande, diversi alberi che avevano impiegato anni per crescere. “Ci colpisce – ha proseguito il direttore – la reiterazione del gesto a distanza di pochi giorni e sempre nello stesso luogo dove peraltro stiamo eseguendo dei lavori edili. Probabilmente si tratta di balordi, di persone che, non avendo nulla di meglio da fare, si divertono a distruggere ogni cosa. Solo la prontezza dei nostri volontari, di amici e dei collaboratori ha evitato ben più gravi conseguenze”, ha concluso Fiusco.

(NEV) – In occasione dei Giochi Olimpici 2012, la School of Oriental and African Studies (SOAS) di Londra dedica una mostra ad Eric Liddell, sprinter e uomo di fede. Significativo il titolo dell'esposizione “L'uomo che non correrebbe la domenica”: Liddell è infatti famoso per aver rinunciato ai 100 metri nelle Olimpiadi di Parigi 1924, le cui batterie si correvano di domenica, il giorno che un cristiano dedica a Dio e al riposo. Questa vicenda – e la successiva vittoria sui 400 metri – è narrata nel film premio Oscar 1984 “Momenti di gloria”. La mostra della SOAS vuole invece rendere conto della vita di Liddell successiva agli allori olimpici. Nel pieno della sua carriera di atleta, Liddell decide infatti di recarsi in Cina come inviato della London Missionary Society. Si trattava in realtà di un ritorno: Liddell era nato in Cina in una famiglia di missionari scozzesi, ed ora vi sarebbe rimasto fino alla fine della sua vita. La mostra propone fotografie, lettere, diari, rapporti missionari, conservati nell'archivio della SOAS e volti a definire il retroterra familiare di Liddell, le motivazioni che lo spinsero a diventare un missionario, il suo lavoro di insegnante in una scuola anglo-cinese a Tientsin, fino all'imprigionamento in un campo di concentramento giapponese dove morì prematuramente nel 1945. Un omaggio a un uomo di fede e di sport, conoscitore dell'Oriente. Dal 13 luglio al 22 settembre (http://www.soas.ac.uk/gallery/liddell/).

(NEV/ENI) – Leader cristiani e musulmani kenioti hanno condannato gli attacchi simultanei che hanno colpito lo scorso 1° luglio nella città di Garissa, una chiesa cattolica e una evangelica. Uomini mascherati sono entrati nei luoghi di culto provocando la morte di 17 persone e oltre 60 feriti. “Siamo profondamente rattristati dal fatto che dei kenioti che stavano lodando Dio sono stati uccisi senza pietà da criminali che hanno nascosto i loro volti per nascondere in realtà la loro codardia”, ha dichiarato il pastore Peter Karanja, segretario generale del Consiglio nazionale delle chiese del Kenya. La lettura unanime di religiosi e forze dell'ordine è che gli attentati abbiano un'origine politica e siano riconducibili al gruppo terroristico Al-Shabab, le cui basi si trovano nella confinante Somalia. L'intento dei terroristi è fomentare l'odio tra cristiani e musulmani. Un gioco che non sembra essere riuscito in Kenya dove Sheik Mohammed Khalifa, segretario del Consiglio dei predicatori e degli imam del Kenya, ha dichiarato a nome dell'organizzazione musulmana di cui fa parte: “Nessuna persona che tema Dio potrà mai celebrare la morte di persone innocenti raccolte nella preghiera e nell'adorazione”.

(NEV/ENI) – “Il movimento olimpico ha completamente accolto le persone con disabilità. E' tempo che anche le chiese facciano lo stesso e facciano sentire benvenute le persone diversamente abili, riconoscendo i doni che Dio ha dato loro per l'edificazione di tutti”. E' quanto ha affermato David Wilson dell'associazione ecumenica “More Than Gold” in vista delle Paralimpiadi – i giochi olimpici degli atleti diversamente abili – che si terranno a Londra dal 29 agosto al 9 settembre prossimi. Se gli impianti olimpici sono perfettamente attrezzati per garantire l'accesso a chiunque, le chiese che si sono organizzate negli anni con rampe per carrozzelle, parcheggi riservati, servizi igienici adeguati sono meno della metà del totale. “E' un contrasto stridente”, ha sottolineato Tim Wood, dell'associazione ecumenica “Attraverso il tetto” (cfr. Marco 2:1-12) promotrice dell'inclusione delle persone disabili nelle comunità di fede. Le Paralimpiadi hanno già portato diverse chiese di ogni denominazione e confessione a riflettere sul problema e a rendere i loro locali più accessibili.

(NEV/ENI) – L'Alleanza delle chiese presbiteriane e riformate dell'America Latina (AIPRAL) ha espresso la preoccupazione per le procedure che nel giro di due giorni hanno portato all'impeachment e alla destituzione del presidente paraguaiano Fernando Lugo. In una lettera indirizzata al Senato e alla Camera dei Deputati del Paraguay, il segretario generale dell'AIPRAL, Dario Barolin, ha sottolineato come “il fatto che il 21 giugno il Senato abbia introdotto l'accusa, per risolvere la situazione il giorno dopo, sia una chiara indicazione dell'assenza di un equo processo”. Lugo è stato posto in stato d'accusa per non aver saputo mantenere la pace sociale dopo che, lo scorso 15 giugno, la protesta di alcuni agricoltori per il possesso della terra era sfociata in scontri con la polizia che hanno provocato 17 morti (11 contadini e 6 poliziotti). “Consideriamo poco saggio che le procedure non abbiano concesso il tempo sufficiente per un'indagine appropriata, un ampio dibattito e l'esibizione di prove. Il tutto in assenza del legittimo esercizio della difesa”. La speranza di Barolin è che la comunità internazionale e, in particolar modo, i governi della regione latinoamericana seguano con estrema attenzione quello che molti definiscono un golpe istituzionale non diverso da quello che nel 2009 portò in Honduras alla destituzione del presidente Manuel Zelaya. L'AIPRAL è membro della Comunità mondiale delle chiese riformate (CMCR) (www.aipral.org; www.wcrc.ch).

(NEV/ENI) – L'Associazione mondiale per la comunicazione cristiana (WACC) sosterrà il progetto del Centro delle culture indigene del Perù (CHIRAPAQ) per la formazione di 50 operatori radiofonici. Come sottolinea il documentario “Voices through Time”, realizzato dal CHIRAPAQ, la radio è il mezzo migliore per far udire la voce delle popolazioni discriminate e per dare notizia di quanto accade in regioni dimenticate dai media ufficiali. “Le radio comunitarie fanno veramente udire la voce della gente. E noi le sosteniamo perché crediamo che la comunicazione sia un diritto umano fondamentale”, ha dichiarato Maria Teresa Aveggio a nome della WACC. CHIRAPAQ rappresenta 65 gruppi etnici, spesso soggetti a discriminazioni nell'ambito dell'educazione, delle cure sanitarie e del lavoro. Il documentario mostra come le comunità indigene usino la radio per offrire una corretta immagine di se stesse al più grande pubblico, per preservare le loro culture e identità, difendere i loro diritti (www.chirapaq.org.pe; http://intercontinentalcry.org/voices-through-time).

(NEV/Notizie Avventiste) - “Gli avvocati sono dei guaritori e il diritto deve essere usato come un farmaco che guarisce”. E' quanto ha affermato Daniel Nsereko, giudice della Divisione d'Appello della Corte penale internazionale dell'Aia, a un incontro di avvocati avventisti tenutosi recentemente a Punta Cana (Repubblica Dominicana). Nato nel 1941 in Uganda ed egli stesso avventista, Nsereko fa attualmente parte del Tribunale speciale delle Nazioni Unite per il Libano. Il suo discorso è stato in parte biografico: ha raccontato di come le vite e le vicende del Mahatma Gandhi e dell’arcivescovo cattolico ugandese Janani Luwum, entrambi assassinati per la loro dedizione alla causa della giustizia, lo convinsero che la legge era la strada da intraprendere per la difesa degli oppressi. La sua chiesa, tuttavia, non lo sostenne nella sua scelta. “Nessuno dubita che un medico possa essere un cristiano. Molti, invece, mettono in questione le credenziali di fede di un avvocato”, ha ricordato Nsereko che nel suo discorso ha più volte detto di avere trovato ispirazione nella Scrittura e in particolare in due passi biblici: “Beati coloro che osservano la giustizia, che fanno ciò che è giusto in ogni tempo” (Salmo 106:3) e "Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri” (Proverbi 3:5, 6).

(NEV) – E' uscito nella collana “Piccola biblioteca teologica” dell'editrice protestante Claudiana, il libro di Maria Cristina Bartolomei “La filosofia e il Grande Codice. Fissità dello scritto - Libertà del pensiero?” (pagg. 296, euro 29). La filosofia si è occupata in molti modi e sensi della Bibbia che, a sua volta, l'ha influenzata, prima ancora che per i suoi contenuti, per la sua stessa struttura di testo e libro. Un rapporto non ovvio, quello tra Bibbia e filosofia, data la pretesa autoritativa avanzata dalla prima e, viceversa, la strutturale autonomia del filosofare. Attraverso alcuni tra i più significativi esempi di confronto filosofico con il Grande Codice - da Spinoza e Kant ai contemporanei, dalla tradizione ebraica a quella marxista -, il volume intende interrogarsi sulla qualità del rapporto dialettico intercorrente tra l'apparente fissità dello scritto e la libertà del pensiero, in particolare rispetto all'oggi. Claudiana, via S.Pio V 15, 10125 Torino; www.claudiana.it.



Sabato 07 Luglio,2012 Ore: 16:00
 
 
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