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www.ildialogo.org TELEGRAFO,di Agenzia NEV del 20/06/2012

TELEGRAFO

di Agenzia NEV del 20/06/2012

(NEV) - A Biella c'è un luogo aperto ai battesimi di tutti i cristiani. Si tratta dell'antico battistero, risalente all'XI secolo, che la diocesi biellese ha deciso di mettere a disposizione di tutti i cristiani della zona, siano essi cattolici, ortodossi o protestanti. A rendere concreta questa disponibilità è stato lo scorso 9 giugno il battesimo di una bimba valdese, il primo celebrato da protestanti del biellese nell'antico edificio di culto. L'apertura ecumenica del battistero era stata annunciata lo scorso gennaio, durante la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, in un incontro a cui avevano partecipato mons. Gabriele Mana, vescovo di Biella, don Carlo Gariazzo, parroco del Duomo, fr. Guido Dotti della Comunità di Bose, la diacona Alga Barbacini della chiesa valdese di Biella, padre Cristian Prentu, presbitero della chiesa ortodossa romena e il diacono Oleg della chiesa ortodossa russa. In quell'occasione gli intervenuti avevano sottolineato due elementi che rendevano il battistero un luogo ecumenico: il fatto storico che l'edificio risalisse a un periodo precedente alle divisioni dei cristiani, e il fatto teologico che il battesimo, amministrato nel nome della Trinità, sia riconosciuto reciprocamente dalle tre confessioni cristiane.

(NEV/ENI) – La Chiesa d'Inghilterra non può sostenere la proposta del governo Cameron di permettere “a tutte le coppie, senza riguardo al genere, di avere un matrimonio civile”. E' quanto si legge nella risposta ufficiale della chiesa anglicana alla consultazione governativa sui matrimoni gay. Il documento degli anglicani ricorda come la loro chiesa abbia sostenuto il riconoscimento giuridico delle coppie dello stesso sesso; tuttavia, pur ribadendo che anche nelle relazioni omosessuali esistono valori importanti quali la fedeltà e il sostegno reciproco, la definizione di matrimonio deve continuare a riferirsi all'unione tra un uomo e una donna. Una diversa decisione del governo britannico potrebbe costringere gli anglicani a rinunciare alla celebrazione di matrimoni con effetti civili, una eventualità eclatante per quella che in Inghilterra è la chiesa di Stato. Oltre agli anglicani si oppongono alla proposta del governo Cameron gli ebrei ortodossi, i musulmani e i cattolico romani; favorevoli sono invece i quaccheri, gli unitariani e gli ebrei riformati.

(NEV/ENI) – Otto dei dieci vescovi della chiesa luterana di Danimarca hanno presentato al Ministero degli affari ecclesiastici una liturgia per i matrimoni delle coppie dello stesso sesso. Si tratta di un atto che segue l'approvazione da parte del Parlamento danese, lo scorso 7 giugno, del matrimonio di coppie omosessuali da celebrarsi in sede civile o religiosa. La liturgia esenta dal celebrare tale funzione i pastori che non possono teologicamente sostenere il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Lo stato danese ha riconosciuto legalmente le coppie omosessuali nel 1989, mentre dal 2005 sei delle dieci diocesi luterane del paese hanno introdotto cerimonie di benedizione per le unioni gay. “Questa liturgia mostra concretamente come la nostra chiesa si situi nella tradizione evangelica luterana di interpretare l'evangelo nel presente”, ha dichiarato il vescovo Peter Skov Jakobsen. Di parere diverso è invece Lise-Lotte Rebel, vescova di Helsingoer, secondo cui la decisione del Parlamento di permettere riti religiosi per le coppie gay è “un'interferenza negli affari ecclesiastici. Il Parlamento ha promesso a nome della chiesa qualcosa che solo la dirigenza ecclesiastica avrebbe potuto legittimamente promettere”. In Danimarca, la chiesa di Stato è governata dal re e dal governo.

(NEV) - “Chi crede in Dio è libero. In questa affermazione vedo riassunto il messaggio centrale della teologia riformata”. Con queste parole il pastore Gottfried Locher, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera (FCES), ha aperto il suo discorso in occasione dell'assemblea della FCES che si è tenuta ad Aarau dal 17 al 19 giugno scorsi. I circa 70 delegati da 26 chiese evangeliche riformate in Svizzera hanno discusso sulla modalità di partecipazione alle celebrazioni dei 500 anni della Riforma nel 2017, anniversario dell'affissione delle 95 tesi di Lutero a Wittenberg, esprimendo la volontà di collegarle con quelle per i 500 anni dall'inizio della predicazione di Zwingli a Zurigo del 2019. Al fine di rafforzare la dimensione internazionale dei festeggiamenti, è stata altresì programmata l'organizzazione di una giornata di riflessione teologica in collaborazione con la Chiesa evangelica in Germania (EKD). Tra le mozioni approvate anche una più incisiva collaborazione con l'esecutivo della Confederazione elvetica e, in generale, una istituzionalizzazione delle relazioni tra la FCES e le autorità federali.

(NEV/ENI) – E' in corso a Bogor (Indonesia) il Global forum su povertà, benessere ed ecologia, organizzato dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC). Dal 19 al 22 giugno oltre cento partecipanti discuteranno dei concetti di giustizia economica ed ecologica scaturenti dal cuore dell'etica cristiana. Quest'incontro conclude il processo di studio del CEC denominato AGAPE - in inglese, acronimo di “Alternativa alla globalizzazione economica rivolta ai popoli e alla Terra”. Partito all'indomani dell'Assemblea del CEC di Porto Alegre (Brasile) del 2006, questo “percorso ecumenico verso la giustizia economica ed ecologica” ha fatto tappa nei cinque continenti. L'incontro di Bogor è l'ultimo prima della prossima Assemblea del CEC che si terrà a Busan (Corea) l'anno prossimo. “La preoccupazione che rinnoviamo è il fatto che coloro che definiscono le politiche economiche, finanziarie ed ecologiche internazionali non affrontano i problemi alla radice, ma rinnovano la fiducia in una concetto di crescita illimitata”, ha dichiarato Sorita Nabadan, presidente del CEC per l'Asia. Il Forum è stato organizzato in collaborazione con le chiese indonesiane membro del CEC.

(NEV) - Ambiguo e contraddittorio almeno quanto scettico e disperato, il libro del Qohelet sembra scoraggiare ogni tentativo di commento, soprattutto se volto alla ricerca di una precisa coerenza interna che ne difenda l'autorevolezza testuale. Il carattere provocatorio di questo libro biblico così spesso incompreso e svalutato nonché la sua saggezza non di rado iconoclasta sembrano piuttosto invitare allo scontro critico e all'opposizione, nel tentativo di arginarne gli elementi più problematici. Per William P. Brown, di cui l'editrice Claudiana propone il commentario “Qohelet” (pagg. 191, euro 19), un commento fedele all'essenza di questo testo veterotestamentario deve porsi lungo una sottile linea di dialogo tra una spiegazione del testo che non debba necessariamente difenderlo e una critica che non lo rifiuti in toto, lasciando che esso diventi fonte di interrogativi che stimolano la riflessione esistenziale e teologica. Claudiana, via S. Pio V 15, 10125 Torino; www.claudiana.it

(NEV) – E' dedicata al “Dossier carceri” la copertina del numero di giugno della rivista “Confronti”, mensile di fede, politica e vita quotidiana diretto da Gian Mario Gillio. Le dodici pagine della sezione monografica, intitolata “Carceri: un'emergenza non più rinviabile”, propongono un'introduzione di Valter Vecellio, interviste a Emma Bonino e Giuliano Capecchi, articoli di Tonio Dell'Olio, Rita Bernardini, Ilaria Cucchi, Misa Chivari e Massimo Corti. La rivista si apre con quattro editoriali su Israele/Palestina, chiesa e donne, rom, Vaticano; in sommario i servizi su Turchia, Zimbabwe, il convegno nazionale autoconvocato sul Concilio Vaticano II, Comunità di base, intervista a Giuliano Montaldo, legge sulla libertà religiosa. Completano il numero le rubriche Osservatorio sulle fedi, Note dal margine, Spigolature d'Europa, Diari dal Sud del mondo, L'intervento, Cinema, Libro, Segnalazioni. Confronti, via Firenze 38, 00184 Roma; www.confronti.net; www.confrontiblog.it



Giovedì 21 Giugno,2012 Ore: 18:31
 
 
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