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www.ildialogo.org TELEGRAFO,di Agenzia NEV del 02/05/2012

TELEGRAFO

di Agenzia NEV del 02/05/2012

(NEV/ENI) - Ancora una domenica di sangue per i cristiani in Africa. Almeno 21 morti e decine di feriti: questo il primo bilancio di diversi attacchi terroristici sferzati lo scorso 29 aprile contro delle chiese cristiane in Nigeria, a Maiduguri e Kano, e in Kenya nella capitale Nairobi. Ancora sotto attacco mentre vi si svolgevano i culti della domenica. La risposta da parte dei leader religiosi non si è fatta attendere: in un comunicato stampa del 30 aprile Georges Lemopoulos, vice segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) ha espresso la sua vicinanza ai famigliari delle vittime assicurando che i vertici del CEC sono in stretto contatto con le chiese membro della Nigeria e del Kenya, ma anche di altre parti del mondo dove le comunità religiose sono sotto attacco. Il pastore David Gathanju, moderatore della chiesa presbiteriana dell'Africa orientale, nel condannare con forza gli attentati, all'Agenzia ENI ha dichiarato: "Sono atti codardi che però ci dicono di rimanere vigili". Sulla stessa linea il leader musulmano Sheikh Mohammed Khalifa del Consiglio degli imam e predicatori del Kenya, che, escludendo una guerra di religione, ha condannato qualsiasi attacco contro i luoghi di culto.

(NEV) – Un sondaggio della rivista “Kirchenboten” rivela che in Svizzera è sempre meno diffusa la celebrazione ecumenica della Santa Cena. Secondo la ricerca sono lontani i tempi in cui, soprattutto sulla scia del Concilio Vaticano II, la celebrazione congiunta della Santa Cena fra protestanti e cattolici era portata avanti da numerose comunità. Negli otto cantoni presi in esame, infatti, Basilea Campagna, con le sue 9 chiese in cui si usa l'ospitalità eucaristica, rappresenta l'unica regione in cui tale prassi è ancora diffusa. Secondo la rivista, il motivo del progressivo abbandono dell’ospitalità eucaristica sta nel divieto che il Vaticano ha imposto ai sacerdoti di amministrare l'eucarestia ai non cattolici. In risposta, i protestanti non hanno trovato opportuno continuare a prendere parte alla comunione cattolica. Dal sondaggio emerge tuttavia che, nonostante i divieti, i fedeli protestanti e cattolici non considerano un problema l'intercomunione.

(NEV/CEC) – “Le chiese sono chiamate a condividere il lamento e la sofferenza del mondo, ma anche la speranza nella possibilità di un cambiamento”. Con queste parole il pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), si è rivolto al Consiglio nazionale delle chiese in India (NCCI) durante la sua 27ª assemblea nazionale tenutasi a Bangalore, capitale dello stato indiano del Karnataka, fra il 25 e il 28 aprile scorsi. Davanti agli oltre 500 delegati in rappresentanza di una trentina di chiese, Tveit ha inoltre aggiunto – con particolare riferimento alla situazione in Medio Oriente – “la redenzione può diventare realtà e l'ingiustizia e i conflitti non avranno l'ultima parola”. Durante l'assemblea è intervenuto anche il governatore del Karnataka, Hans Raj Bhardwaj, che ha ricordato il ruolo fondamentale dei cristiani nella regione, soprattutto in ambito educativo e nella cura ai bisognosi, affermando che “i recenti attacchi ai cristiani sono da considerarsi un attacco alla costituzione indiana”.

(NEV/ENI) – Lo scorso 25 aprile l'Alleanza ecumenica per i diritti (EAA) con sede a Ginevra si è rivolta al presidente neo-eletto della Banca Mondiale, Jim Yong Kim, che si insedierà il prossimo 1 luglio, affinchè nelle sue decisioni consulti organizzazioni religiose e ascolti “tutti coloro che soffrono a causa della povertà, fame, malattia e ingiustizia”. In una lettera rivolta al futuro presidente, il direttore esecutivo dell'EAA Peter Prove ricorda come l'EAA abbia sostenuto un'iniziativa del 2005 dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), quando Kim era direttore del dipartimento HIV/AIDS, in cui l'OMS si impegnava a curare 3 milioni di persone con medicinali antiretrovirali. Prove ha inoltre sottolineato la necessità di continuare a investire le risorse in “progetti che rafforzino le comunità locali e che facciano la differenza su lunga durata, aiutando i paesi in via di sviluppo per quanto riguarda le infrastrutture e la loro capacità di immagazzinamento, conservazione e distribuzione del cibo”. La EAA è una rete globale di 80 organizzazioni cristiane che promuove e facilita azioni in favore della giustizia su problematiche specifiche, quali la prevenzione dell'HIV/AIDS e la sicurezza del cibo. I membri dell'EAA rappresentano chiese protestanti, evangeliche, cattoliche e ortodosse (www.e-alliance.ch).

(NEV/EKD) – In vista del Giubileo della Riforma che avrà luogo nel 2017 la Chiesa evangelica in Germania (EKD) intende rafforzare il dialogo ecumenico con le altre religioni. Per questo motivo nei giorni scorsi l'EKD e la l'Accademia evangelica di Berlino hanno invitato una delegazione di musulmani, drusi e cristiani del Vicino e Medio Oriente ad intraprendere un viaggio nelle città della Riforma. Il vescovo luterano Martin Schindehütte, registrando un notevole entusiasmo tra i partecipanti, ha dichiarato: “l'esperimento ha avuto molto successo e tutti noi partecipanti ne abbiamo tratto giovamento. Lo stare insieme e la visita a queste città così cariche di storia rappresentano un modo più vicino, più intenso e più sfaccettato di fare dialogo. Per questo auspico che iniziative di questo tipo vengano replicate anche in futuro”.

(NEV) – L'editrice Claudiana propone ai lettori il volume che Alessandro Roveri dedica a “Renata di Francia” (pagg. 190, euro 15). Nel dramma religioso del Cinquecento italiano, Renata di Francia, duchessa di Ferrara - figlia di Luigi XII e moglie del duca Ercole II d’Este -, di solida fede calvinista, fu una figura di grande rilievo. In corrispondenza per tutta la vita con Calvino, fondò a Ferrara un cenacolo dove si diffondevano libri “proibiti” e venivano ospitati molti protestanti ed “eretici” italiani, i quali spesso vi trovavano temporaneo rifugio dalle persecuzioni, talvolta prima di trasferirsi all’estero, contribuendo alla diffusione della libertà religiosa in Occidente. Processata dall’inquisizione e costretta all’abiura, segregata a palazzo fino alla morte del marito, lasciò l’Italia per Montargis, dove osò resistere persino alla cattolicissima e potente famiglia dei Guisa. Claudiana, via S. Pio V 15, 10125 Torino; www.claudiana.it



Giovedì 03 Maggio,2012 Ore: 19:15
 
 
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