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www.ildialogo.org CEC e CETA preoccupati per l'escalation militare nella città petrolifera di Heglig,di Agenzia NEV del 18/04/2012

Sudan.
CEC e CETA preoccupati per l'escalation militare nella città petrolifera di Heglig

di Agenzia NEV del 18/04/2012

Tveit e Karamaga: una guerra tra Sudan e Sud Sudan causerebbe un disastro umanitario


Roma (NEV), 18 aprile 2012 - I pastori Olav Fykse Tveit e André Karamaga, segretari generali rispettivamente del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e della Conferenza delle chiese di tutta l'Africa (CETA), hanno espresso la loro profonda preoccupazione per l'escalation di violenza che si sta verificando al confine tra il Sudan e il Sud Sudan - il nuovo stato africano nato lo scorso anno con un plebiscito che ne ha sancito la secessione dal nord del Paese. La città petrolifera di Heglig, situata in Sudan, è stata infatti occupata dall'esercito sud sudanese, provocando la reazione dell'esercito di Karthoum. Non ci sono notizie precise ma il numero dei morti causati dagli scontri sarebbe considerevole, tanto da far definire quella presente come la più grave crisi finora verificatasi tra i due Stati. In un comunicato congiunto reso noto ieri, Tveit e Karamaga hanno fatto appello “ad entrambe le parti affinché desistano dall'irrigidire le proprie posizioni e invece accettino di risolvere la questione dei confini contesi con negoziati simili a quelli che hanno portato al trattato di pace che nel 2005 ha messo fine a una pluridecennale guerra civile”. I due esponenti religiosi hanno espresso la necessità di un mutuo rispetto dell'integrità territoriale da parte di entrambi gli Stati, ben consapevoli che l'appartenenza geografica delle zone petrolifere è una questione ancora aperta e incerta. Ciò che invece è sicuro è il fatto che una guerra tra il Sudan e il Sud Sudan “avrebbe ripercussioni devastanti sull'intera regione”, facendola precipitare in un immane disastro umanitario. Per questo “un conflitto deve essere evitato ad ogni costo”. Tveit e Karamaga auspicano e sollecitano un intervento della comunità internazionale, in particolare del governo del Kenya, dell'Autorità intergovernativa sullo sviluppo, e dell'Unione africana. Un particolare ruolo nel promuovere la pace e la riconciliazione e, quindi, nel salvare molte vite umane, è stato riconosciuto alle chiese sudanesi operanti sia nel Nord che nel Sud del Paese.



Giovedì 19 Aprile,2012 Ore: 15:48
 
 
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