(NEV) - "Il Governo dia via libera alle Intese": Lo ha dichiarato il sen. Lucio Malan (PdL), primo firmatario dei primi disegni di legge per l'approvazione di Intese con cinque confessioni religiose. Con un comunicato stampa diramato lo scorso 2 febbraio Malan si associa alla richiesta fatta al Governo dal vicepresidente del Senato Vannino Chiti, dal sen. Stefano Ceccanti e dall'on. Roberto Zaccaria affinché "dia l'autorizzazione alla sede legislativa per i disegni di legge in discussione, alcuni alla Camera e alcuni al Senato, dopo averlo già fatto personalmente a dicembre con il ministro per i rapporti con il Parlamento Giarda. Sull'argomento c'è l'assenso dei gruppi, e del resto, si tratta davvero di una questione trasversale. Le Intese sono state a suo tempo firmate dai vari governi, sia di centro destra, sia di centro sinistra". Per Malan - che nel comunicato auspica una rapida approvazione delle Intese pendenti - i nuovi ministri hanno avuto “tutto il tempo per esaminare la questione e dovrebbero sapere che si tratta di un adempimento costituzionale”.

(NEV/WCC) - Quale presenza dei cristiani nel mondo arabo? Ne hanno parlato leader religiosi, accademici e giovani attivisti nel corso di una consultazione cristiana islamica svoltasi ad Antelias (Libano) dal 24 al 28 gennaio e organizzata dal Programma per le chiese nel Medioriente e per il dialogo e la cooperazione interreligiosa del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) in collaborazione con il Consiglio delle chiese cristiane del Medioriente (MECC). Particolare importanza è stata riservata al ruolo che hanno avuto e continuano ad avere le giovani generazioni nelle trasformazioni in atto nei paesi arabi, e le rivendicazioni di uguaglianza per tutti, a cominciare dai diritti di libertà politica e religiosa, dalla dignità umana e dalla giustizia sociale ed economica e dai diritti di cittadinanza. Sul fronte del dialogo tra le due religioni è stata sottolineata la necessità di offrire materiale mediatico ed educativo per promuovere la mutua conoscenza, nella consapevolezza che unico viatico verso una cultura della pace sia per l'appunto il dialogo.

(NEV) - Il premio Guido Fubini (1924-2010) - giurista e studioso del diritto, che si è a lungo occupato della libertà religiosa in Italia e della tutela delle minoranze - è stato assegnato quest'anno a Stefano Gagliano, di confessione evangelica e già allievo di Giorgio Spini, per la sua tesi di dottorato discussa alla Scuola Normale Superiore di Pisa sul tema: "Egualmente liberi? Libertà religiosa e Chiese Evangeliche in Italia (1943-1955)". Il Premio, promosso dall'Unione delle Comunità ebraiche italiane, la Comunità ebraica di Torino, il Gruppo di Studi ebraici, l'Istituto di studi storici Gaetano Salvemini, il Centro Studi Piero Gobetti, il Movimento d'Azione Giustizia e Libertà, in collaborazione con i familiari di Guido Fubini e con l'Università degli studi di Torino, sarà assegnato ufficialmente il 26 febbraio 2012 presso la comunità ebraica di Torino.

(NEV/AsiaNews) - Al termine di una lunga battaglia politica e legale, i cristiani pachistani hanno ottenuto il primo via libera alla modifica della norma che regolamenta matrimoni e divorzi e che risale al 1869. In prima fila nella lotta per il cambiamento un movimento cristiano trasversale composto da cattolici, anglicani, metodisti, luterani, presbiteriani, riformati, pentecostali e la sezione locale dell'Esercito per la Salvezza. Dopo anni di lavoro hanno proposto una serie di emendamenti che sono ora sul tavolo del ministero per i Diritti umani, uniti nel garantire maggiori tutele e diritti anche alla minoranza cristiana, discriminata in tema di unioni legali. L'emendamento alla legge, che presto verrà presentato all'Assemblea nazionale e porterà "sostanziali modifiche", disciplina in modo più chiaro e articolato le possibilità di scioglimento dell'unione, finora limitata ai casi di adulterio e che richiedevano fino a otto anni per essere accettate.

(NEV/ENI) – Lo scorso 31 gennaio in Inghilterra i metodisti, i battisti, i riformati uniti e i quaccheri hanno rivolto un appello al parlamento in relazione ad una proposta di legge che limiterebbe l'accesso al sussidio statale a molte famiglie disagiate. Se questa proposta diventasse legge, non verrebbe erogato alcun sussidio a tutte le famiglie che denuncino un introito annuo superiore a 26.000 sterline. Secondo le chiese, la determinazione di questo tetto non terrebbe conto del numero di persone che compongono il nucleo familiare e di fatto andrebbe ad aumentare il rischio di povertà delle categorie più deboli. Si legge nell'appello “capiamo l'esigenza del governo di fare dei tagli, ma ci opponiamo al fatto che siano i soggetti più vulnerabili e coloro che sono impossibilitati a lavorare a farne le spese”.

(NEV/EPNN) – Eurodiaconia, una federazione di organizzazioni, istituzioni e chiese che fornisce servizi sociali ed educativi in oltre 20 paesi europei con sede a Bruxelles, ha redatto un documento con dei suggerimenti sui modi in cui è possibile intervenire sul disagio e l'indebitamento delle famiglie e dei single in Europa. Secondo dati statistici ufficiali, infatti, nel 2007 nell’Unione europea, dunque ben prima dello scoppio della crisi economica, sempre più persone hanno contratto debiti per far fronte alle proprie esigenze basilari. Il documento, rivolto ai decisori politici europei, offre dodici raccomandazioni da osservare, tra cui la necessità di monitorare maggiormente le proposte delle agenzie di finanziamento a credito e a debito, di rinforzare la protezione sociale assicurando un reddito minimo garantito e di rendere meno complessi i meccanismi di sicurezza sociale.

Venerdì 10 Febbraio,2012 Ore: 19:39