Roma (NEV), 28 settembre 2011 - "Il nostro cuore chiede di più": questo a caldo il commento del pastore Nikolaus Schneider, presidente della Chiesa evangelica tedesca (EKD), a conclusione dell'incontro con papa Benedetto XVI, svoltosi lo scorso 23 settembre a Erfurt nell'ex convento degli Agostiniani. Un luogo carico di storia e simbologia: è qui che nel 1507 Martin Lutero (1483-1546) fu ordinato sacerdote, mentre solo dieci anni più tardi, con l'affissione delle 95 tesi sul portone della Schlosskirche di Wittenberg, ruppe col papato e dette avvio alla Riforma.

Al termine dell'incontro, a cui ha partecipato una delegazione della EKD composta da una ventina di esponenti del protestantesimo tedesco, Schneider ha affermato che continuano ad essere auspicabili ulteriori progressi nel dialogo tra le chiese cristiane. Durante l'incontro, che secondo Schneider si è svolto in un'atmosfera di fratellanza e di sincero ascolto, il papa ha sottolineato le somiglianze tra le due confessioni e ha lodato la passione per Dio del riformatore Martin Lutero evidenziandone la portata teologica. Tuttavia, secondo quanto riferito dall'Agenzia evangelica tedesca EPD, il rappresentante di più di 24 milioni di luterani e riformati tedeschi ritiene che alcune domande importanti siano rimaste in sospeso, in particolare quelle riferite alle coppie interconfessionali o all'intercomunione. Nella sua allocuzione nella sala capitale del convento Schneider ha voluto ricordare come le differenze tra le due tradizioni confessionali vadano intese non come "deficitarie", bensì come "doni comuni". Schneider ha proposto di continuare a costruire insieme a partire dal reciproco riconoscimento del battesimo, "per osare ulteriori passi concreti verso una maggiore comunione".

Particolare importanza per il dialogo ecumenico riveste per Schneider il 2017, quando il 31 ottobre verrà celebrato il Cinquecentenario della Riforma. In vista di questo evento per il presidente della EKD è giunta l'ora di guarire le memorie dalle ferite reciproche della Riforma e di percorrere finalmente "delle vie concrete di riconciliazione". E' con questo spirito che Schneider ha invitato il papa in quanto "fratello in Cristo" a celebrare "insieme alle chiese della Riforma" il 31 ottobre del 2017, inteso come "Festa della Confessione in Cristo". E citando il Vangelo di Giovanni 17:21, "perché il mondo creda", Schneider ha auspicato che questo momento possa configurarsi come un'autentica comunione ecumenica in cui tutti confessino insieme la loro fede in Cristo.

Al termine dell'incontro si è tenuta una celebrazione ecumenica della Parola nella Klosterkirche di Erfurt alla presenza di 300 invitati. Il saluto è stato affidato alla presidente del Sinodo della EKD, Katrin Göring-Eckhartd, mentre la predicazione è stata tenuta da Benedetto XVI.

Venerdì 30 Settembre,2011 Ore: 15:56