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www.ildialogo.org Accolta con gioia la nascita del nuovo Stato dai leader cristiani di tutto il mondo,di Agenzia NEV del 13/07/2011

Sud Sudan.
Accolta con gioia la nascita del nuovo Stato dai leader cristiani di tutto il mondo

di Agenzia NEV del 13/07/2011

Tveit: rinnoviamo il nostro sostegno e la nostra solidarietà per un “futuro pacifico e brillante”


Roma (NEV), 13 luglio 2011 - Leader cristiani di tutto il mondo hanno salutato con gioia la nascita del Sud Sudan, rinnovando il loro impegno a sostenere il neo costituito stato africano la cui indipendenza è stata dichiarata lo scorso 9 luglio. “La strada che ha portato a questo giorno è stata difficile e ha richiesto il sacrificio di molti – ha ricordato il pastore Setri Nyomi, segretario generale della Comunione mondiale delle chiese riformate (CMCR), in una lettera indirizzata al presidente Salva Kiir Mayardit -. E' la nostra preghiera che il Sud Sudan possa avere un buon inizio verso la pace, la riconciliazione, la giustizia e il benessere per tutti”. L'indipendenza del Sud Sudan conclude quattro decenni di guerra civile tra la parte meridionale del Paese, in maggioranza cristiana e animista, e quella settentrionale, in maggioranza musulmana. Scontri che sono costati la vita a oltre due milioni di persone e hanno inoltre portato alla distruzione di gran parte delle infrastrutture della regione e hanno minato le risorse necessarie per una sana economia. Solo nel 2005 si è arrivati, anche grazie a un processo nel quale le chiese e gli organismi ecumenici hanno giocato un ruolo fondamentale, alla definizione di una accordo di pace che ha permesso l'indipendenza del Sud Sudan. A fronte di tanto dolore, “vi auguriamo un futuro pacifico e brillante”, ha scritto il pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), ribadendo l'impegno del movimento ecumenico di continuare ad accompagnare la popolazione del nuovo stato attraverso le sfide che dovrà affrontare: “la riconciliazione tra i nemici in conflitto, la guarigione di persone traumatizzate dalla guerra, il rispetto della legalità e dei diritti umani, il miglioramento delle condizioni di vita”. La lettera di Tveit è stata letta a Juba, capitale del Sud Sudan, durante la cerimonia inaugurale del nuovo stato dal pastore Samuel Kobia, già segretario generale del CEC e inviato speciale in Sudan della Conferenza delle chiese di tutta l'Africa (CETA). Una parola di solidarietà e di sostegno è venuta anche dal pastore Martin Junge, segretario generale della Federazione luterana mondiale (FLM): “Siamo onorati di poter condividere con voi la gioia di questo giorno tanto atteso. Continueremo a sostenervi nel vostro desiderio di riconciliazione e di pace”. Nonostante l'entusiasmo della giornata di festa, i leader cristiani del Sudan hanno comunque espresso preoccupazione per la situazione di crisi creatasi negli stati petroliferi che stanno alla frontiera tra il nord e il sud del paese, teatro proprio nei mesi e nelle settimane scorse di sanguinosi scontri che hanno già provocato 17mila profughi. “Siamo pronti a fare la nostra parte e sostenere il nuovo governo nelle pesanti responsabilità che dovrà assumersi”, ha a questo proposito dichiarato l'arcivescovo anglicano sudanese Daniel Deng Bul.



Giovedì 14 Luglio,2011 Ore: 07:10
 
 
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