Roma (NEV), 6 luglio 2011 - ''La testimonianza cristiana in un mondo multi-religioso. Raccomandazioni di condotta''. E' questo il titolo di un documento presentato al Centro ecumenico di Ginevra lo scorso 28 giugno nel quale si definiscono i principi della missione cristiana nell'orizzonte di un mondo in cui i rapporti tra le religioni sono spesso causa di tensioni. Le raccomandazioni sono il frutto di cinque anni di consultazioni tra il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso (PCDI) e l'Alleanza evangelica mondiale (AEM), tre organismi che, messi insieme, rappresentano il 90% dei cristiani di tutto il mondo.

"Questo è un giorno di riconoscenza e di celebrazione, ma anche di riflessione", ha voluto sottolineare il pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del CEC, riferendosi alla collaborazione tra i tre organismi ecclesiastici e auspicando che le raccomandazioni contenute nel documento possano essere per le chiese "un'ispirazione per sviluppare dei propri codici di condotta, adatti ai loro contesti particolari". C'è soddisfazione anche da parte del segretario generale dell'AEM, pastore Geoff Tunnicliffe, che ha definito la pubblicazione del testo "un momento storico" nella ricerca dell'unità dei cristiani sia perché il documento rappresenta un accordo formale sull'essenza della missione cristiana, sia perché ha mostrato come diversi organi cristiani possano lavorare e discutere insieme. Da parte sua il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del PCDI, ha ribadito come i leader delle chiese abbiano oggi "il dovere di proclamare la fede", ma anche quello "di proporre una più grande visione del dialogo".

Le cinque pagine del documento iniziano con un preambolo nel quale si afferma che "proclamare la Parola di Dio e testimoniare al mondo è essenziale per ogni cristiano. Allo stesso tempo, è necessario agire secondo i principi dell'evangelo, con pieno rispetto e amore per ogni essere umano". In questo senso, il testo afferma che in un mondo multi-religioso il dialogo con altre fedi fa parte integrante della testimonianza cristiana. Il testo indica tra i principi fondamentali della missione l'agire nell'amore di Dio; seguire l'esempio di Cristo; mostrare le virtù cristiane della carità, della compassione e dell'umiltà; mettersi al servizio dell'altro; respingere la violenza.

Le raccomandazioni che seguono sono un invito alle chiese di studiare il documento, di costruire relazioni di rispetto e fiducia con comunità e persone di altre fedi; incoraggiare i cristiani a rafforzare la propria identità ma al tempo stesso approfondire la conoscenza delle altre religioni evitando di darne una scorretta rappresentazione; cooperare con le altre religioni per affermare la giustizia e il bene comune; agire sui governi perché riconoscano la piena libertà religiosa; pregare per il benessere del nostro prossimo. (gc)