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www.ildialogo.org Tradizioni religiose e diritti umani. Leader religiosi europei firmano una Dichiarazione,di Agenzia NEV del 06/07/2011

Tradizioni religiose e diritti umani. Leader religiosi europei firmano una Dichiarazione

di Agenzia NEV del 06/07/2011

Gianni Long presente al meeting: Un documento "equilibrato e per taluni versi innovativo"


Roma (NEV), 6 luglio 2011 - Quale rapporto tra diritti umani e valori religiosi tradizionali? Un tema di non facile soluzione soprattutto quando affrontato in un contesto interreligioso, eppure a Mosca, lo scorso 23 giugno, una trentina di leader religiosi europei appartenenti a numerose comunità di fede e raccolti nel Consiglio europeo dei leader religiosi (European Council of Religious Leaders-ECRL), hanno trovato un minimo denominatore comune basandosi sul valore della dignità umana che va rispettata sempre, indipendentemente dalle posizioni religiose o morali. Frutto del loro lavoro al meeting annuale ospitato dal Patriarcato della chiesa ortodossa russa è la "Dichiarazione di Mosca" dal titolo "Difendere la dignità umana attraverso i diritti umani e i valori tradizionali" (vedi Documentazione).
Un documento "equilibrato e per taluni versi innovativo" è stato il commento del giurista Gianni Long, già presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), valdese e unico esponente di un protestantesimo "di minoranza" all'interno dell'ECRL, nel quale siede a nome della Conferenza delle chiese europee (KEK). "Un tema spinoso se si pensa che in ambito 'separatista' i diritti umani sono visti come garanzia a difesa dell'individuo dalle religioni, mentre per le organizzazioni ecclesiastiche vengono da Dio e vanno bene in quanto interpretati dalle istituzioni religiose stesse. A maggior ragione mi sembra molto positivo che un'organizzazione interreligiosa come l'ECRL abbia affrontato questo tema", ha dichiarato Long all'agenzia NEV. Nell'illustrare il documento ha sottolineato i seguenti punti: l'espressa accettazione della Dichiarazione Universale dei diritti umani e della Convenzione europea dei diritti umani, come formulazioni in cui ogni religione si riconosce; la presa di distanza "da quelle pratiche tradizionali che danneggiano la dignità umana e sono spesso in contrasto con i veri valori e principi religiosi"; l'affermazione che la dignità umana "deve essere rispettata, indipendentemente dalla posizione religiosa o morale o da ogni altra qualità, anche se segnata, ad esempio, da delitti o da convinzioni inumane o immorali". "Mi sembra che ciò porti ad attenuare la posizione che quasi tutte le religioni hanno avuto, in qualche momento storico, per cui il peccatore è fuori dal consorzio umano", ha affermato Long.
Solo luci dunque, o anche qualche ombra? "Personalmente mi dispiace molto che sia stata abbandonata l'affermazione esplicita, contenuta nella prima bozza del documento, che ogni essere umano ha diritto di avere o di non avere una religione e di cambiare di religione. Salutai con grande gioia nel 2001 la comparsa di questa affermazione nella Carta Ecumenica. Evidentemente, nel dialogo interreligioso, è ancora troppo presto per una affermazione così esplicita", ha concluso Long.
Il Consiglio europeo dei leader religiosi (European Council of Religious Leaders) nacque negli anni '90 in concomitanza con le guerre balcaniche dai rilevanti aspetti di conflitto tra religioni. L'iniziativa fu assunta dal Patriarcato di Mosca, dalla Chiesa anglicana, dai luterani scandinavi e da musulmani ed ebrei dell'ex Jugoslavia e dell'ex Unione Sovietica. Successivamente si sono aggiunti esponenti di altre aree protestanti, ma anche buddisti, induisti, sikh e zoroastriani. Dal 2005 si registrano anche significative presenze cattoliche. Quest'anno è stato eletto nel Consiglio il cardinale Angelo Scola, che però non era presente a Mosca. Dall'Italia vi partecipa anche Mariangela Falà, già presidente dell'Unione buddista italiana e ora presidente dei buddisti europei. Il Consiglio si occupa di dialogo interreligioso, di cultura della pace, di libertà religiosa e tolleranza. Costituisce la branca europea dell'organizzazione mondiale Religions for Peace. (gc)


Giovedì 07 Luglio,2011 Ore: 16:25
 
 
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