Roma (NEV), 8 giugno 2011 - Si è concluso domenica 5 giugno a Prali (TO), nelle Valli valdesi del Piemonte, il XVIII Congresso della Federazione giovanile evangelica italiana (FGEI). Ospitato dal Centro ecumenico Agape, il Congresso ha visto la partecipazione di oltre cinquanta giovani da tutta Italia che, tra gli altri adempimenti, hanno eletto Claudio Paravati nuovo segretario del Consiglio nazionale della FGEI.

Appartenente alla chiesa metodista di Milano, dottorando in filosofia presso l'università di Verona, Paravati succede a Ilaria Valenzi che ha concluso il suo settennio nel Consiglio nazionale, prima come consigliera poi, negli ultimi trenta mesi, come segretaria. “Il Congresso ha visto il contributo attivo di tutti i partecipanti nell'approfondimento sia di temi che sono da tempo al centro della riflessione della FGEI, sia su altri che intendiamo avviare”, ha voluto precisare Paravati. Nei quattro giorni di incontro i giovani evangelici hanno discusso di formazione, precarietà, omofobia, con una particolare attenzione alla questione dei nuovi linguaggi della comunicazione. “E' un tema che la FGEI ha affrontato anche in passato - ha spiegato Paravati - ma che oggi assume contorni diversi grazie alla grande diffusione nelle giovani generazioni dei linguaggi digitali di twitter o facebook”. Al tema è stata dedicata la serata di venerdì 3 giugno alla quale sono intervenuti Luca Negro, direttore del settimanale delle chiese battiste, metodiste e valdesi “Riforma”; Matteo Scali, coordinatore dell'emittente Radio Beckwith Evangelica, ed Enrico Benedetto, professore eletto di teologia pratica alla Facoltà valdese di teologia di Roma.

Le mozioni e gli ordini del giorno hanno poi individuato nella lotta all'illegalità e alle mafie, nelle tematiche di genere e nella riflessione su beni comuni e bellezza del creato le questioni che occuperanno la riflessione dei prossimi due anni e mezzo (lo spazio temporale tra un congresso e l'altro). “Un compito del Consiglio - ha concluso Paravati - sarà certamente quello di creare maggiori connessioni tra i gruppi FGEI locali con il potenziamento della figura dei referenti di zona. Nei gruppi c'è poi una crescente volontà di testimonianza e di dialogo con altre realtà che si occupano degli stessi nostri temi. Anche questo è un aspetto che il Consiglio nazionale dovrà curare e potenziare”. Tra gli ospiti del Congresso, da segnalare la pastora presbiteriana ghanese Salomé Twum. La FGEI ha infatti una intensa collaborazione con gruppi di giovani evangelici ghanesi in Italia; la presenza della pastora Twum, che svolge in suo ministero in Ghana, ha arricchito questa relazione con uno scambio di esperienze su cosa significhi essere evangelici in Ghana e su quali siano le aspettative dei giovani africani verso le chiese evangeliche italiane. (lb)

Venerdì 10 Giugno,2011 Ore: 16:34