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www.ildialogo.org “Colazione interreligiosa” in occasione del vertice ONU,di Agenzia NEV del 08/06/2011

AIDS/HIV.
“Colazione interreligiosa” in occasione del vertice ONU

di Agenzia NEV del 08/06/2011

Roma (NEV), 8 giugno 2011 – Iniziano oggi i lavori del vertice ONU sull'AIDS a New York che si protrarranno fino al 10 giugno. A trent'anni dai primi referti medici che parlavano di una “nuova malattia” e a dieci anni dalla dichiarazione dell'ONU che si esprimeva sulla necessità dell'impegno contro l'AIDS, qualcosa è stato fatto ma non è ancora abbastanza. Al fine di riflettere e sensibilizzare su queste tematiche, l'“Alleanza ecumenica in difesa dei diritti” (EAA) con sede a Ginevra e “Religions for Peace” hanno organizzato a New York una “colazione interreligiosa” venerdì 10 giugno. In quest'occasione si raduneranno decine di leader religiosi e governativi e rappresentanti della società civile, al fine di riaffermare la necessità di un'azione decisa contro il virus dell'HIV, a cominciare dalla solidarietà nei confronti dei sieropositivi. William Vendley, segretario generale di “Religions for Peace” ha sottolineato che “i leader religiosi devono continuare nel loro lavoro per trovare le partnership adeguate per assicurare le cure a chi ne ha bisogno. Attraverso questo importante contributo è possibile raggiungere più persone e aiutare la ricerca”. Si ravvisa ancora la mancanza di una corretta informazione circa l'AIDS, nonché l'inaccessibilità per milioni di persone alle cure e ai trattamenti preventivi; per questo, ha dichiarato Julie Schonfeld, rabbina, vice presidente esecutiva della Rabbinical Assembly e co-moderatrice della colazione interreligiosa, “la voce delle persone che hanno contratto il virus e quella delle organizzazioni e leader religiosi devono essere rispettate perché il loro impegno serve ad abbattere le barriere che ancora sono presenti nella nostra società e che ancora contribuiscono alla stigmatizzazione, alla discriminizzazione e al silenzio che portano alla morte”.
Anche il Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), riunitosi ieri, ha sottolineato come l'AIDS sia ancora oggi correlato alla povertà e al disagio sociale e che “tutte le chiese cristiane dovrebbero riconoscere le proprie responsabilità e che la lotta all'AIDS dovrebbe essere una preoccupazione di tutte le comunità, che dovrebbero impegnarsi con spirito unitario”. Il Consiglio, ha inoltre espresso l'auspicio affinché i governi del mondo investano in una puntuale informazione e prevenzione (invitando ad esempio all'uso del preservativo), che permetta anche ai paesi in via di sviluppo un equo accesso alle risorse necessarie per prevenire e debellare l'epidemia. (mil)


Venerdě 10 Giugno,2011 Ore: 16:28
 
 
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