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www.ildialogo.org A Novara la convention dei ghanesi delle chiese valdesi e metodiste,di Agenzia NEV del 20/04/2011

Essere chiesa insieme.
A Novara la convention dei ghanesi delle chiese valdesi e metodiste

di Agenzia NEV del 20/04/2011

Roma (NEV), 20 aprile 2011 - “Un appuntamento importante per la vita di tutta la nostra chiesa che accoglie al suo interno un numero sempre più alto di fratelli e sorelle immigrati. Un appuntamento che assume un significato importante nei giorni in cui a Lampedusa sbarcano migliaia di persone per le quali abbiamo un dovere di accoglienza e di accompagnamento”. Così la pastora Maria Bonafede, moderatora della Tavola valdese, commenta la “convention” degli evangelici ghanesi che il 17 aprile, domenica delle Palme, si sono incontrati a Novara per un culto che si è protratto per quattro ore. Oltre quattrocento i partecipanti, provenienti soprattutto dalle chiese valdesi e metodiste del Nord est. Erano presenti anche pastori e responsabili delle chiese evangeliche italiane: tra gli altri, oltre alla moderatora Bonafede, la diacona Alessandra Trotta, presidente dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste (OPCEMI) che nel suo intervento ha sottolineato la “grande gioia nell’Evangelo” che si respira in queste occasioni ed ha ricordato come, proprio a Novara, la crescita della comunità locale seguita all’arrivo di numerosi fratelli e sorelle immigrati abbia imposto l’acquisto di un nuovo locale di culto che si spera di inaugurare a breve.

Il tema dei diritti alla cittadinanza, all’integrazione, all’istruzione è stato richiamato nella predicazione del pastore George Ennin, della chiesa presbiteriana-metodista di Pordenone; la presidenza della giornata è stata invece assicurata da Richard Ampofo, anziano della chiesa metodista di Bologna: “La convention è ormai una tradizione che sta entrando nel calendario di tanti nostri fratelli e di tante sorelle – ha affermato -. Dobbiamo farne un appuntamento sempre più aperto ed integrato in cui non celebriamo una tradizione etnica ma la pluralità di doni e di tradizioni che convivono nell’unica Chiesa di Cristo”.

“La convention esprime il bisogno della comunità ghanese di spazi e appuntamenti costruiti e vissuti secondo la propria tradizione – commenta Paolo Naso, politologo e coordinatore del programma Essere chiesa insieme della FCEI -; d’altra parte l’uso di diverse lingue tra cui l’italiano, la presenza di italiani e dei rappresentanti della Chiesa a livello nazionale, così come la partecipazione di tanti immigrati alla vita e ai programmi di chiese integrate, indica in che direzione stanno andando le chiese valdesi e metodiste italiane: comunità sempre più multietniche e interculturali”.



Giovedì 21 Aprile,2011 Ore: 16:51
 
 
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