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www.ildialogo.org Appello dalle chiese cristiane del Sud: perdonare i concittadini del nord,d Agenzia NEV del 26/01/2011

Sudan.
Appello dalle chiese cristiane del Sud: perdonare i concittadini del nord

d Agenzia NEV del 26/01/2011

Lo dice il segretario generale del Consiglio delle chiese cristiane Ramadan Chan Liol


Roma (NEV), 26 gennaio 2011 - I sudanesi del Sud perdonino i loro concittadini settentrionali per le morti e le atrocità di 21 anni di guerra civile. E’ questa l’esortazione lanciata dal presidente del Sud Sudan, Salva Kiir Mayardit, e ripresa dal segretario generale del Consiglio delle chiese del Sudan (CCS), il pastore battista Ramadan Chan Liol. “La nostra fede è basata sul perdono. Senza perdono non ci sarà pace”, ha detto Chan Liol, informando che nello stesso giorno in cui il presidente Kiir lanciava il suo appello, il CCS ne stava inviando uno simile a tutte le chiese - cattolica, ortodosse e protestanti - che compongono l’organismo ecumenico sudanese. Una parola necessaria, quella del perdono, sebbene difficile: la guerra civile combattuta tra il nord e il sud del paese è infatti durata dal 1983 al 2005, provocando più di due milioni di morti. Nonostante le tante sofferenze, “i tanti fratelli e le tante sorelle morte nella lotta” è tuttavia tempo che “i cristiani e i fedeli delle religioni tradizionali smettano di guardare con amarezza chi appartiene al nord arabo e musulmano. Perdonare il passato è l’unico modo per costruire un nuovo futuro”, ha insistito Chan Liol ricordando che ora la priorità è “affrontare le nuove sfide che verranno dalla creazione di uno stato del Sud Sudan”.
I primi risultati del referendum sulla secessione del Sudan meridionale, tenutosi dal 9 al 15 gennaio scorso nel sud del paese, indicano che il 99% dei votanti ha scelto la via della separazione. Questo significa che, dopo l’ufficializzazione dei risultati il prossimo 14 febbraio, potrà iniziare l’iter per la creazione di uno stato indipendente del Sud Sudan. Il primo passo in questa direzione consisterà in un periodo di interim di sei mesi per risolvere alcune questioni ancora aperte, tra cui, la precisa definizione dei confini, il nome della nuova nazione, e, soprattutto, lo status della regione petrolifera di Abeyi posta al confine tra nord e sud.
Il referendum del 9-15 gennaio fa parte degli accordi di pace che nel 2005 misero fine alla guerra civile.


Giovedì 27 Gennaio,2011 Ore: 15:21
 
 
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