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www.ildialogo.org TELEGRAFO,di Agenzia NEV del 1-12-2010

TELEGRAFO

di Agenzia NEV del 1-12-2010

(NEV) – Il comune di Fiesole (FI) dedicherà una via allo storico Giorgio Spini. E' quanto afferma un ordine del giorno, votato ieri all'unanimità dal Consiglio comunale della cittadina toscana, che impegna il Sindaco e la Giunta a individuare “una via pubblica di particolare rilevanza e significato”. Spini (1916-2006), studioso di fama internazionale, membro attivo della chiesa metodista, è stato cittadino di Fiesole nel cui consiglio comunale ha seduto come capogruppo del Partito socialista. L'ordine del giorno, dopo aver ricordato la figura accademica di Spini - professore ordinario di storia moderna alle Università di Messina e di Firenze, con un curriculum che include periodi di docenza presso le università statunitensi di Harvard, Berkeley e Madison -, richiama “il suo contributo alla vita democratica e civile del nostro paese, espressosi anche come ufficiale italiano partecipante alla guerra di Liberazione distaccato presso l’VIII Armata Britannica”. L'occasione di una via dedicata a Spini viene collegata “alla celebrazione dell’anno 150esimo dell’unità nazionale, in considerazione anche delle molte opere da Lui dedicate al Risorgimento”, tra cui “Incontri europei ed americani col Risorgimento”, “Risorgimento e Protestanti”, “Una testimone della verità: Eleonora de Fonseca Pimentel”.
 
(NEV/ENI) – Un significativo dialogo tra cristiani e musulmani nel vecchio continente potrà iniziare solo quando emergerà un islam europeo. Lo ha affermato il pastore Nikolaus Schneider, presidente della Chiesa evangelica tedesca, in un'intervista rilasciata all'agenzia stampa Ecumenical News International (ENI). “Siamo solo agli inizi di un serio dibattito teologico interreligioso soprattutto perché abbiamo problemi a trovare una controparte”, ha aggiunto Schneider. L'esponente protestante ha salutato con favore la costituzione di facoltà di teologia musulmana presso tre università tedesche: “Abbiamo bisogno di imam che si formino qui in Germania a contatto con la società e il mondo accademico europeo”. Secondo Schneider, uno dei problemi per il dialogo è che gli imam che giungono in Germania dalla Turchia spesso non conoscono la lingua, né l'ambiente sociale e culturale tedesco, “mancando così di esprimere un insegnamento che orienti i fedeli nella società in cui sono venuti a vivere. Piuttosto continuano a predicare come se i fedeli ancora vivessero in Turchia”.
 
(NEV) – L'Alleanza evangelica mondiale (AEM) ha indetto per domenica 5 dicembre una giornata mondiale di preghiera per il Sudan. L'iniziativa è stata presentata lo scorso 11 novembre in una conferenza stampa tenuta congiuntamente dal segretario generale dell'AEM, Geoff Tunnicliffe, e dal segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), Olav Fykse Tveit. L'iniziativa è motivata dalla crescente preoccupazione per il referendum che il prossimo 9 gennaio dovrebbe definire la secessione del sud Sudan, a maggioranza cristiana ed animista, dalla parte nord del paese, a maggioranza musulmana. Previsto dal trattato di pace che nel 2005 ha messo fine a una ventennale guerra civile che ha visto oltre 2 milioni di vittime, il referendum rischia di mettere in una situazione difficile i sudanesi del sud che da anni vivono nel nord della nazione africana. Ciò che l'AEM auspica è lo svolgimento pacifico e corretto del referendum, l'accettazione del risultato del voto da parte del governo sudanese e della comunità internazionale, il rispetto e la salvaguardia della libertà religiosa per tutti, la ricostruzione materiale, civile e spirituale del Sudan post-referendum. Sull'iniziativa della giornata di preghiera dell'AEM, il segretario generale del CEC Tveit si era così espresso. “Si tratta di un'iniziativa lodevole alla quale invito le chiese membro del CEC a prendere parte”.
 
(NEV/WCC/ENI) - “La forza militare non risolverà alcun problema. Nell'interesse dei popoli della Corea del Nord e del Sud, nonché delle nazioni vicine, è importante ritornare a dei negoziati di pace che portino a una coesistenza pacifica e a un mutuo rispetto”. E' quanto ha affermato il pastore Olav Fykse Tveit all'indomani del bombardamento dell'isola sudcoreana di Yeonpyeong da parte dell'esercito nordcoreano, avvenuto lo scorso 23 novembre. Lo stesso ammonimento è giunto dal segretario generale del Consiglio per la missione mondiale (CWM), Des van der Water. “Siamo rattristati per la perdita di vite umane, per le ferite e il terrore sperimentato dagli abitanti dell'isola. Uniamo la nostra voce a quella di tutti coloro che si uniscono in preghiera affinché quest'ultimo incidente non degeneri in un conflitto e in una guerra nella regione”. Il segretario generale della Conferenza cristiana dell'Asia, Henriette Hutabarat Lebang, ha inviato una lettera pastorale alle proprie chiese membro nella quale esprime la speranza che “ci sarà una soluzione pacifica a queste tensioni che permetta alle popolazioni del sud e del nord della Corea di vivere senza paura”.
 
(NEV/WCC) – Inizia oggi la visita nelle Filippine di una delegazione internazionale organizzata dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) per incontrare esponenti ecclesiastici, di organizzazioni ecumeniche e di movimenti della società civile del paese asiatico. Si tratta dell'ultimo gruppo del programma “Lettere viventi” che ha previsto visite di solidarietà nelle zone calde del mondo per accompagnare persone e chiese che anelano alla pace e alla riconciliazione nel mezzo di conflitti e violenze. La delegazione nelle Filippine avrà modo di rendersi conto del rispetto dei diritti umani nel paese messi a rischio da esecuzioni extragiudiziali, arresti illegali, sparizioni forzate e rapimenti. Pratiche che il CEC ha già denunciato in passato, esprimendo la propria preoccupazione per la sempre maggiore militarizzazione della nazione. La visita si concluderà domenica 5 dicembre e concluderà l'esperienza delle “Lettere viventi”, pensata in vista della Convocazione ecumenica internazionale per la pace che si terrà a Kingston (Giamaica) nel prossimo maggio su iniziativa del CEC.
 
(NEV/Asia News) - Si è aperto lo scorso 28 novembre a Larbaa Nath Irathen, in Algeria, il processo a quattro algerini convertiti al cristianesimo e accusati dell'apertura di un luogo di culto "non autorizzato". Lo ha annunciato uno dei legali dei quattro imputati. Mohamed Ben Belkacem ha precisato che i quattro, tutti tra i 35 e i 45 anni "sono accusati di aver aperto un tempio protestante senza l'autorizzazione delle autorità", la Commissione nazionale dei culti non musulmani. Tra loro in particolare uno è accusato di aver ospitato illegalmente un pastore protestante francese. Molte polemiche sono sorte nel paese maghrebino dopo i tre rinvii del processo. La chiesa protestante d'Algeria (EPA) ha denunciato "il clima da inquisizione" di questo ennesimo processo contro i cristiani. Per la legge algerina, entrata in vigore nel 2006, chi "pratica una religione diversa da quella islamica deve costituire un'associazione a carattere religioso". Dunque la prassi prevede la richiesta di permessi anche per la celebrazione di cerimonie e culti che devono tenersi in "luoghi autorizzati". L'apostasia è considerata un reato - sotto accusa vengono messi tutti coloro che tentino di convertire un musulmano ad un altra religione - e prevede la reclusione fino a cinque anni e multe fino a diecimila euro.
 
(NEV) - La ricerca sulle cellule staminali suscita grandi speranze per le possibilità terapeutiche che potrebbe dischiudere, ossia combattere patologie al momento giudicate incurabili. La medesima ricerca solleva tuttavia quesiti teologici, antropologici, etici ed economico-sociali di grande complessità: libertà di ricerca, tutela della salute, equità nell'assegnazione delle risorse, salvaguardia dell'embrione sono infatti valori egualmente difendibili che entrano in aperto conflitto. Sono queste le problematiche che affronta il volume “Cellule staminali. Aspetti scientifici e questioni etiche” (ed. Claudiana, pagg. 144, euro 12), a cura di Anna Rollier e Luca Savarino. A partire dal documento sulle staminali della Commissione bioetica della Chiesa valdese, e in continuità con larga parte delle riflessioni etiche e teologiche del protestantesimo storico europeo su temi quali la responsabilità individuale e la laicità dello Stato, il libro avvia un dialogo interdisciplinare con intellettuali laici e credenti, protestanti e cattolici. Nell'indice, oltre ai curatori, saggi di Alberto Bondolfi, Donald Bruce, Elena Cattaneo, Paolo Cattorini, Elvio Fassone, Giulio Giorello, Demetrio Neri, Amedeo Santosuosso, Paolo Vineis. Claudiana, via S. Pio V 15, 10125 Torino; www.claudiana.it


Venerd́ 03 Dicembre,2010 Ore: 19:36
 
 
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