Roma (NEV), 10 novembre 2010 - Le chiese devono reagire all'ingiusta distribuzione del benessere e al conseguente aumento della povertà. E' quanto ha sostenuto il metropolita Emmanuel di Francia, presidente della Conferenza delle chiese europee (KEK), nel discorso inaugurale della consultazione “Povertà, benessere ed ecologia in Europa” in corso a Budapest (Ungheria) dall'8 al 12 novembre. Organizzata dalla Commissione Chiesa e società della KEK e dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC); in collaborazione con le chiese ungheresi, la consultazione vede la partecipazione di circa 80 partecipanti da tutta Europa, oltreché numerosi ospiti da altri continenti. Scopo dell'incontro è sottolineare la stretta relazione che esiste tra i tre termini del titolo e verificarne l'impatto a livello continentale. Nel suo discorso Emmanuel di Francia ha sottolineato come le chiese debbano farsi promotrici di un diverso stile di vita e di un'etica della responsabilità che sappia liberarci dalla pressione del consumismo e condurci a uno sviluppo realmente sostenibile. Nei primi due giorni di lavoro sono intervenuti, tra gli altri, Tamas Szucz, capo della rappresentanza dell'Unione europea in Ungheria, e l'ex ministro dell'ambiente svedese Lena Sommestad. Quest'ultima ha sottolineato come ciò che a lungo termine produce crescita sia soprattutto l'attenzione alla più grande delle risorse economiche disponibili: le persone umane. Tra gli esperti di teologia è intervenuto Heinrich Bedford-Strohm, dell'Università di Bamberg (Germania), che ha ribadito quale scopo dell'economia la giusta partecipazione alla ricchezza che essa produce da parte di tutti i membri della società.

Venerdì 12 Novembre,2010 Ore: 16:29