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www.ildialogo.org Anna Maffei: " Dobbiamo avere il coraggio della speranza",a cura di Luca Baratto

INTERVISTA
Anna Maffei: " Dobbiamo avere il coraggio della speranza"

a cura di Luca Baratto

Roma (NEV), 20 ottobre 2010 - Dal 29 ottobre al 1° novembre si svolge la 41° Assemblea dell'Unione delle chiese cristiane battista d'Italia (UCEBI) sul tema "Fatevi coraggio: io ho vinto il mondo" (Gv 16,33b). Sull'Assemblea l'Agenzia NEV ha rivolto alcune domande ad Anna Maffei, presidente uscente dell'UCEBI.
Quale sarà il tema principale dell'Assemblea?
Il tema scelto per l'Assemblea è il versetto del Vangelo di Giovanni: "Abbiate coraggio, io ho vinto il mondo". La sfida è quella di guardare al futuro della nostra testimonianza con il coraggio che viene dalla fede, senza farsi confondere o intimidire dalle idolatrie dominanti. Quando Gesù esortava i suoi discepoli a farsi coraggio lo faceva alla vigilia della grande crisi del suo arresto e della sua morte. Proprio in quel momento Egli fu capace di guardare oltre, considerando il momento buio che insieme ai suoi discepoli stava vivendo alla stregua del travaglio di un parto. Anche noi viviamo in un tempo confuso e tormentato, soltanto la fede può aiutarci ad immaginare un tempo nuovo in cui la dignità delle persone non dipenderà dal loro conto in banca e il rispetto dei loro diritti attraverserà finalmente tutte le frontiere. Questo tempo nuovo va preparato dentro di noi e fuori di noi con pazienza e perseveranza. Dobbiamo avere il coraggio della speranza.
In relazione all'ordine dei lavori quali questioni principali dovrà affrontare l'Assemblea?
Quest'anno uno dei focus sarà sul lavoro del Dipartimento Chiese internazionali al quale sono state affidate tutte le liturgie dei culti dell'Assemblea. Continuiamo a ricevere in ogni assemblea nuove richieste di stabilire relazioni con chiese dell'immigrazione e il tema di come interagire di più e meglio con esse continua a stimolare la nostra riflessione. Il recente importante incontro a Castel Volturno - cui ha collaborato anche il programma "Essere chiesa insieme" della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) -, svoltosi fra chiese africane e chiese italiane sia membro dell'UCEBI, sia della Federazione chiese pentecostali, è un segno di questa attenzione che vorremmo tenere alta. La nostra Assemblea si svolgerà inoltre alla vigilia di alcune date importanti, la prima delle quali è l'imminente celebrazione dell'Unità d'Italia. Tale celebrazione ha una valenza esterna e una interna. Con l'Unità d'Italia inizia la libera predicazione dell'Evangelo su tutto il territorio nazionale, la diffusione della Bibbia, il pluralismo delle confessioni cristiane fra le quali si afferma anche la testimonianza battista. L'altra data è il ventennale dell'incontro congiunto tra l'Assemblea UCEBI e il Sinodo valdese che nel 1990 stilarono ed approvarono il documento sul reciproco riconoscimento fra membri e ministri delle chiese battiste, metodiste e valdesi. Quella assise diede inizio ad alcune importanti collaborazioni in molti campi, da quello pastorale a quello editoriale con la nascita del settimanale Riforma e l'intensificarsi del lavoro comune in varie commissioni di studio e nell'editrice Claudiana. Il ventennale, che cade proprio durante l'assemblea UCEBI, sarà ricordato con un culto speciale il 1° novembre al quale parteciperanno la moderatora valdese Maria Bonafede e la presidente dell'Opera delle chiese metodiste Alessandra Trotta.
Con questa assemblea si conclude il suo mandato quale presidente dell'UCEBI. Qual è la sua valutazione di questi anni, quali i momenti più significativi e quelli più difficili?
Per me sono stati anni molto intensi, ma la valutazione non spetta a me. Potrei individuare tre linee guida per la mia presidenza: la lotta alla povertà e al razzismo, la valorizzazione dei giovani e la vocazione della chiesa come luogo d'incontro fra le generazioni, oltre all'impegno verso il risanamento economico della gestione interna, secondo il principio della sostenibilità. Fra i momenti più significativi il progetto biennale sulla figura e il messaggio di Martin Luther King e la Conferenza mondiale dei battisti per la pace che abbiamo avuto l'onore di ospitare. Importante anche il varo del programma di gemellaggio e di sostegno alle chiese dello Zimbabwe. Sono invece stati difficili tutti quei momenti in cui come Comitato esecutivo abbiamo dovuto prendere decisioni anche drastiche che sapevamo avrebbero avuto un impatto sulla vita delle persone. Per questo sono state necessarie preghiera, senso di responsabilità e misericordia, prima di tutto verso noi stessi.
L'Assemblea sarà preceduta da un Convegno che affronterà quelle che sembrano essere le parole chiave per il futuro delle chiese dell'Unione battista: sostenibilità, missione e solidarietà. Concretamente di cosa si discuterà?
Nella giornata di convegno si completa un'ampia consultazione che ha coinvolto tutte le chiese su come immaginiamo la nostra missione per i prossimi anni. Alla fine del percorso sono state stilate alcune tesi la cui rielaborazione costituirà l'ossatura della mozione di programma per l'Assemblea. Fra le tesi da discutere c'è quella di coniugare il sostegno economico alle chiese più piccole con progetti di crescita in cui coinvolgere anche altre comunità. Un'altra proposta è quella di una maggiore valorizzazione del ruolo delle Associazioni regionali come luoghi di coordinamento e consultazione. Si fanno poi alcune proposte concrete sia nel campo della formazione dei ministeri locali e sia in quello che pone al centro della vita delle chiese la missione nel suo carattere integrale, quale annuncio fatto di parola e prassi di liberazione. Non manca infine l'attenzione a declinare la sostenibilità anche nei più ampi termini ambientali.


Giovedì 21 Ottobre,2010 Ore: 16:45
 
 
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