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www.ildialogo.org TELEGRAFO,di Agenzia NEV del 07/07/2010

TELEGRAFO

di Agenzia NEV del 07/07/2010

(NEV/LWI) – Oltre 120 giovani luterani provenienti da tutto il mondo si ritroveranno dall'11 al 17 luglio prossimo a Dresda (Germania) per un incontro preparatorio alla XI Assemblea generale della Federazione luterana mondiale (FLM), prevista nella città tedesca di Stoccarda dal 20 al 27. L'incontro di Dresda permetterà ai giovani luterani di preparare la loro partecipazione e definire le loro priorità in vista dei lavori dell'Assemblea della FLM che avrà come tema generale “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”, un versetto del Padre nostro che rimanda non solo alla questione della sicurezza alimentare, ma anche ad altri importanti problemi religiosi e sociali quali la pandemia dell'HIV/AIDS, il debito illegittimo e il cambiamento climatico. “Per molti giovani sarà l'occasione di incontrare loro coetanei di paesi diversi, instaurare nuovi e solidi contatti, e cercare insieme di avere una voce da far udire nell'Assemblea generale”, ha spiegato il pastore Roger Schmidt, segretario per i giovani del Dipartimento per la missione e lo sviluppo della FLM. La pre-assemblea giovanile prevede riunioni in plenaria, laboratori e incontri con le chiese e i giovani luterani dell'area di Dresda (www.lutheranworld.org).
 
(NEV) - Il consueto Seminario di dialogo tra le chiese europee e la Commissione europea si svolgerà il prossimo 9 luglio a Bruxelles. Lo annunciano in un comunicato stampa congiunto la Commissione chiesa e società della Conferenza delle chiese europee (KEK) e la Commissione delle Conferenze episcopali della Comunità europea (COMECE). L'incontro sarà dedicato al tema dell'Anno Europeo: lotta alla povertà e all'esclusione sociale. Sarà un'occasione per i rappresentanti di chiese e per quelli delle istituzioni europee per confrontarsi sulle politiche sociali dell'Unione europea (UE). In particolare le chiese metteranno al centro dell'attenzione dei politici UE la dignità della persona umana. Tra gli altri interverrà il Commissario UE László Andor.
I Seminari di dialogo sono sin dai primi anni '90 un elemento importante del dialogo aperto, trasparente e regolare tra la Commissione UE e le chiese europee (www.ceceurope.org).
 
(NEV) – Il nuovo presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani, mons. Kurt Koch, in un'intervista rilasciata al programma in tedesco di Radio Vaticana ha espresso il suo punto di vista sul dialogo con le chiese protestanti. Secondo quanto riportato dal quotidiano “Avvenire”, Koch ha messo in evidenza come “la condizione fondamentale per un dialogo fruttuoso” sia “di discutere su che cosa sia la chiesa dal punto di vista cattolico e da quello della chiesa riformata”. Questo dialogo, afferma Koch, “non è stato ancora approfondito e si deve discutere di cosa comprendano i riformati, i cattolici e gli ortodossi della chiesa”. Rispetto alla veduta sacramentale della chiesa e alla successione apostolica, la Riforma “ha dato un altro fondamento” alla comprensione della chiesa: “ecco perché il dialogo ecumenico sulla chiesa deve essere approfondito”. Riguardo al suo nuovo incarico al Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani Koch ha dichiarato che “l'ecumenismo non è per la chiesa un optional di lusso, ma un suo elemento costitutivo, uno dei suoi obbiettivi principali, e lo stesso vale per i rapporti religiosi con l'ebraismo”.
 
(NEV) – E' un giudizio favorevole, quello espresso dal pastore della chiesa valdese di Torino Paolo Ribet, sulla delibera del Consiglio comunale del capoluogo piemontese che riconosce le coppie di fatto. La delibera è frutto di una iniziativa popolare ed ha effetti limitatamente alle competenze comunali. “Il Consiglio comunale ha agito bene – ha dichiarato il pastore Ribet – accogliendo un'istanza che arrivava dalla società civile e va nel senso della non discriminazione delle scelte dei cittadini”. Secondo Ribet è tuttavia necessaria una riflessione che coinvolga tutti, credenti e non, sul “disagio che la nostra società e le nostre famiglie esprimono proprio sul matrimonio, un istituto in crisi ormai da tempo”. Nella storia il matrimonio ha avuto forme diverse: forse “è venuto il momento di rimetterlo in discussione, perché sempre più spesso assistiamo al rifiuto dei giovani, che talora ci risulta incomprensibile, di seguire questa strada. Dobbiamo capire perché e trarre nuove conclusioni”, ha concluso Ribet.
 
(NEV/ENI) – La chiesa metodista di Gran Bretagna ha deciso di boicottare i prodotti provenienti dagli insediamenti israeliani nei territori palestinesi. La decisione è stata presa durante l'annuale Conferenza metodista tenutasi a Plymouth, (Inghilterra), dal 26 giugno al 1° luglio scorso. “Non è stata una decisione presa con leggerezza, bensì dopo mesi di ricerca, di attente considerazioni e, infine, di un partecipato dibattito assembleare - spiega Christine Elliott, segretario per le relazioni esterne dei metodisti britannici -. L'intento del boicottaggio è mettere fine a un'ingiustizia esistente. Riflette la sfida che gli insediamenti di coloni pongono al raggiungimento di una pace durevole nella regione”. La Conferenza impegna inoltre i metodisti del Regno Unito a fare pressione sulle maggiori catene di supermercati affinché, in base alle linee guida definite dal governo di Londra, inseriscano etichette che specifichino quali prodotti provengono dagli insediamenti israeliani e quali da produttori palestinesi. La Conferenza metodista britannica ha inoltre incoraggiato i propri membri a visitare la Palestina, a coinvolgere i parlamentari della propria circoscrizione e a impegnarsi in un dialogo rispettoso con ebrei e musulmani.
 
(NEV) – Continuano in Marocco le espulsioni di cristiani, in maggioranza protestanti, accusati di proselitismo. Dallo scorso marzo sono 130 le persone colpite da provvedimenti del Ministero degli interni di Rabat: Gli ultimi episodi risalgono alla scorsa settimana, quando una donna svizzera e una libanese, sposate a marocchini da tempo convertitisi al protestantesimo, sono state invitate verbalmente dalla polizia a lasciare il paese entro 48 ore. Altre otto persone hanno subito la stessa sorte; tra queste Sara Domence, insegnante di spagnolo a Rabat, sostenuta nell'opera di un centro per bambini disabili da una chiesa evangelica di Barcellona. Domence non ha potuto contestare il provvedimento in tribunale perché questo è avvenuto in forma orale e quindi nulla poteva essere esibito al giudice. Il Marocco è uno dei paesi islamici più aperti per quanto riguarda la presenza di persone di altre fedi nel proprio territorio, ma punisce ogni azione che possa in qualche modo configurarsi come evangelizzazione o proselitismo. “Il Marocco non ha bisogno che i credenti di una religione vengano convertiti a un'altra”, ha recentemente dichiarato Ahmed Toufiq, ministro per le donazioni religiose e gli affari islamici.
 
(NEV/ENI) - “Trovare una soluzione per il conflitto in Darfur è vitale per la pace dell'intero Sudan”. Così si è espresso il pastore Ramadan Chan Liol, segretario generale del Consiglio delle chiese sudanesi, un raggruppamento ecumenico che comprende chiese ortodosse, protestanti e cattolica del paese africano. L'intervento di Liol è motivato dal riacutizzarsi delle violenze nella regione sudanese e segue il rapimento di due operatori umanitari tedeschi avvenuto lo scorso 23 giugno. “La guerra in Darfur, oltre ad essere una fonte di continue violenze verso la popolazione civile, può avere delle pesanti conseguenze sul referendum dell'anno prossimo per la costituzione di uno stato autonomo del Sud Sudan”. Quest'ultimo è in effetti l'evento più atteso dai cristiani sudanesi, concentrati proprio nel sud del paese, tanto che un suo eventuale posticipo è visto con grande preoccupazione. “Ogni sforzo dovrebbe essere fatto per raggiungere un accordo politico sulla crisi del Darfur prima del referendum del 2011”.
 
(NEV) – L'editrice Claudiana presenta al pubblico italiano il “Dizionario di teologie femministe” (pagg. 544, euro 47), un testo ormai divenuto classico nei paesi di lingua inglese per la conoscenza e la comprensione della pluralità del pensiero teologico femminista. Con le sue 313 voci, affidate a un gruppo di 120 teologhe prevalentemente nordamericane, il volume è un contributo essenziale alla comprensione delle teologie contemporanee in cui trovano spazio, in un approccio pluralistico, molte altre fedi e visioni del mondo. Ogni voce presenta una definizione del termine, lo sviluppo nella tradizione e l'ampliamento di senso secondo una prospettiva femminista. “Il Dizionario – scrive la teologa Elizabeth Schlüssel Fiorenza - è una risorsa intellettuale di valore inestimabile per chiunque si interessi alle tematiche religiose e teologiche. È un'importante fonte di conoscenze sia per chi studia sia per chi insegna”. L'edizione originale del 1996 è stata curata dalle teologhe Letty M. Russell e J. Shannon Clarckson; l'edizione italiana è invece a cura di Gabriella Lettini, docente di etica teologica presso la Graduate Theological Union di Berkeley, California, e di Gianluigi Gugliermetto, docente di teologia presso l'European Institute of Christian Studies di Firenze.


Mercoledì 07 Luglio,2010 Ore: 21:48
 
 
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