Roma, 28 giugno 2010 (NEV-CS26) – Il pastore luterano Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) con sede a Ginevra (CH), incontra oggi a Mosca il Patriarca Kirill I, leader della Chiesa ortodossa russa.

“L'incontro con sua Santità e con la Chiesa ortodossa russa, ma anche con la società russa, è un incontro importante – ha dichiarato il pastore Tveit prima del suo viaggio a Mosca -. Mi auguro di imparare di più sulla missione e la visione della Chiesa ortodossa russa, e in particolare sul suo contributo al movimento ecumenico in quanto membro quasi cinquantennale del CEC”.

La Chiesa ortodossa russa è la più grande delle 349 chiese membro del CEC (che raccoglie chiese anglicane, protestanti, vecchio cattoliche e ortodosse in tutto il mondo), e vi aderì nel 1961. Attualmente ha 5 rappresentanti che siedono nel Comitato Centrale del CEC composto da 150 delegati di chiese.

Lo stesso Kirill I è un veterano del movimento ecumenico mondiale. Prima di essere eletto nel dicembre del 2008 a Patriarca in seguito alla morte di Alessio II, Kirill è stato per due decenni a capo dell'ufficio per le relazioni estere del Patriarcato, mentre già a 22 anni, nel 1968, partecipò alla IV Assemblea generale del CEC di Uppsala (Svezia). Nei primi anni '70 fu membro del Comitato Centrale del CEC, e dal 1975 al 1998 sedette nel Comitato Esecutivo del CEC.

Tra le priorità di Tveit, nuovo segretario generale del CEC da gennaio 2010, figurano proprio le relazioni con le chiese ortodosse e il loro rapporto con le chiese protestanti. Sul tappeto sarà quella che in febbraio Kirill aveva definito una “polarizzazione dei cristiani tra una lettura liberale e tradizionale del messaggio cristiano”.

“E' vero che la chiesa ortodossa russa muove delle critiche esplicite alle chiese protestanti occidentali, soprattutto sul piano dell'etica e della morale – aveva spiegato qualche settimana fa all'Agenzia stampa NEV il pastore Tveit -. Ma penso che queste spinte vadano inquadrate in un contesto più ampio che comprende l'evoluzione negli ultimi decenni della chiesa ortodossa russa verso una chiesa nazionale espressione stessa dell'identità russa. Credo sia incauto limitare l'analisi dei rapporti tra chiesa ortodossa russa e chiese evangeliche occidentali alle sole questioni discordanti sul piano etico e morale”.

Lunedì 28 Giugno,2010 Ore: 14:36